Amenità Varie... ma anche no
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DAMMI SOLO UN MINUTO, UN SOFFIO DI FIATO UN ATTIMO ANCORA

12/9/2015

2 Commenti

 
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​Negli ultimi anni, ma soprattutto nell’ultimo periodo,  pare ci sia stata un’impennata drastica delle richieste di porto d’armi.
Come per la storia del crocifisso, leggi qui, non voglio sottovalutare le motivazioni e il senso di paura e d’impotenza che hanno portato a questo: non ci sentiamo abbastanza difesi, le leggi sono carenti e, quando non lo sono, ci sono vizi di forma e ritardi che non ci danno nessuna sicurezza.
Detto ciò penso che le armi siano il problema e non la cura.
Le armi sono criminogene per definizione.
Se hai un’arma spesso tendi ad usarla, se ce l’hai per paura ancora di più.
Senza contare chi si sente Burt Lancaster redivivo e crede che l’Ok Corral sia una periferia di Quartoggiaro.
Immagino che negli Stati Uniti, dove la liberalizzazione è sancita dal secondo emendamento, non esistano le riunioni di condominio.
Da noi sarebbe un grande problema in questo momento di stallo per il mercato immobiliare, appartamenti liberi come se piovesse, l’amministratore sarebbe un lavoro ad alto rischio con polizze sulla vita da pagare con mutui decennali.
Ma facciamo che non vi ho convinto, che volete difendere voi e la vostra progenie, come è giusto che sia, da chiunque si introduca in casa vostra con intenzioni, non dico solo delittuose ma anche solo delinquenziali.
Partiamo dalla casa.
Se abitate in una villa da 15 camere probabilmente avete un signor antifurto che scatta appena la nonna ha il singhiozzo, ma potremmo essere davanti a professionisti che han studiato il piano per bene, neutralizzato il chihuahua bellicoso e zittito le 25 sirene del costosissimo sistema d’allarme.
Ecco, se sono arrivati a tanto sappiate che probabilmente hanno una lista completa delle armi che possedete, quante ore d’addestramento al poligono avete e quanto eravate ubriachi ieri sera prima di andare a letto e quindi: ladri organizzati battano possidente battagliero e appena sveglio 1 a 0.
Per tutti gli altri, quelli che vivono in 2, ma anche 3, 4 camere e cucina mi permetto una simulazione.
Evitando i turni di sentinella con vostra moglie, che tanto di armi noi donne non ci capiamo un cazzo e figurati che ce le lascereste usare, diciamo che state dormendo.
Bene, secondo la legge italiana, perché a volte le sappiamo fare le leggi, c’è l’obbligo di tenere le armi sotto chiave chiuse in armadietti blindati.
Questo, immagino, oltre che per evitare furti occasionali, anche per difenderci da noi stessi, per far sì che i bambini, magari frugando negli armadi verso Natale in cerca dei regali occultati non incappino in una Beretta calibro nove e, pensando che sia loro, non facciano come con il walkman e provini a vedere se funziona.
Ma anche, che ne so, per scongiurare un epilogo apocalittico alla riunione di famiglia, al minestrone che fa schifo o alla sorella di vostro marito che vi sta sui maroni in maniera esponenziale fin dagli albori.
Ci sono 8000 cose che potrebbero far scattare il criminale insito in  noi, cose che il più delle volte bastano 40 secondi per ridimensionare, ovvero più o meno il tempo di cercare la chiave dell’armadietto.
Torniamo però alla simulazione.
Per citare Guccini e la sua Genesi, e se non sapete cosa sto dicendo andate su youtube, voi siete lì nel vostro candido lettino e dormite come un angioletto.
Siete stati accorti e l’armadietto blindato l’avete in camera da letto, se così non fosse giratevi da parte e fate finta di russare che è meglio.
Anzi forse non solo lo avete in camera, ci avete appoggiato sopra il centrino ad uncinetto, la lampada, il bicchier d’acqua e il rosario, unica cosa saggia, proviamo anche con Dio non si sa mai, e quindi l’arma è lì, di fianco a voi.
Bene sentite il rumore.
Sfanculate il vicino che, cazzo, pare vi voglia entrare in casa ogni volta che torna ubriaco.
Risentite il rumore.
Usti, stavolta è veramente entrato in casa.
Realizzate.
Ma siete fighi e vi concedo che ci mettiate solo 10 secondi dallo stupore, alla paura, all’audacia coraggiosa.
Accendete la luce.
Gli intrusi vi sgamano, arrivano in camera e vi prendono a mazzate: game over.
Ok rifacciamo.
Non accendete la luce.
Andate a tentoni, cercate la chiave delle cassaforte,  magari nello svuota tasche sul comodino, cosa non sicurissima ma lasciamo perdere. Diciamo che l’avete al collo.
Con una laccio lungo, rischiando l’impiccagione notte dopo notte, perché deve essere usata o tolta in fretta.
Ma potrebbe essere anche a combinazione l’apertura, tanto il film non cambia, anzi si complica, ma non divaghiamo.
Bene.
Raggiungete l’armadio.
A questo punto dovete fare una cosa che, lo sappiamo, raramente vi riesce così, di colpo, senza esitazione: dovete centrare la serratura, al buio, agitati, magari prima che si svegli vostra moglie, che poi ha sempre da ridire su come fate le cose.
Nel caso ci siano dei pulsantini da digitare oltre alla luce magari servirebbero anche gli occhiali che ‘ste tastierine le fan sempre più piccole, ma a voi che vi frega, dormite con la collo anche quelli e passa la paura.
Magari li avete presi con le lucine a lato occhi, quelli per leggere di notte senza svegliare il mondo, ecco forse non accendeteli, farebbero un po’ effetto “colpire qui”, che stiamo tentando di evitare.
Nel frattempo gli intrusi vi rassicurano di far con calma che stanno organizzandosi un spritz, anzi se cortesemente poteste dirgli dove tenete le patatine sarebbe carino.
Alla fine però avete aperto tutto, recuperato l’arma possibilmente non da caricare, altrimenti tombola, e dovete decidere: state fermi dove siete e li aspettate o andate a cercarli rischiando di scoprire vostro figlio in preda alla fame chimica che non aveva voglia di accendere la luce tanto quella del frigo gli basta?
Ma soprattutto…siete davvero sicuri di essere più svelti di uno che se ne fotte di tutto, non ha niente da perdere e si aggira per le case altrui a metà notte?
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    Scrivi qualcosa su di te. Non deve essere niente di ricercato, solo una descrizione generale.

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