
Quello dei gruppi in Facebook sta diventando una piaga virtuale.
Se non si capisce come arginarla si viene sommersi dalle notifiche piu’ disparate, sulla stessa schermata puoi venire informata di una nidiata di canarini da adottare e assistere ad una disquisizione tra vegani, veri o farlocchi, in questi casi molto farlocchi, se allattare e’ concesso dalla dieta o no, infondo si parla sempre di latte animale, o, e qui e’ veramente d’interesse antropologico leggere tutto, se dopo aver fatto sesso orale l’ingoio e’ consentito, visto che la fidanzata appena convertita al dio del tofu si rifiuta.
Il problema e’ che spesso nei gruppi ti ci infilano a forza.
Senza chiedere, e soprattutto, rendendoti difficilissimo allontanartene.
Possiamo fare i cinici fin che vogliamo ma se un’amica ci iscrive a Facciamolo col Das pare brutto rispondere, no scusami, mi sono convertita a carta igienica e colla vinilica, non tradisco il mio credo sono una coerente, non vorrei lo venisse a scoprire Muciaccia e somatizzasse.
Se poi ad inserirci non e’ un amico ma una persona che conosciamo per lavoro diventa veramente complicato.
Preso atto che Mr Facebook la sa lunga e ci ha dotato del comando, non voglio ricevere notifiche, e quindi, a meno che chi vi ha inserito sia bastardissimo e vi faccia domande a trabocchetto, dovreste essere a posto, forse vale la pena essere a conoscenza delle varie tipologie di gruppi.
C’e’ il gruppo Toppa per te: ti ci aggiungono di default, cosi’ a tradimento, sono gruppi spesso numerosissimi, sfruttando la pigrizia dell’annesso a tradimento che togliera’ le notifiche e lascera’ l’icona in fila con le altre. C’e’ pero’ un sottoinsieme del toppa per te, e’ il Toppa per te adesso stai sotto, dopo averti aggiunto ti presentano al gruppo e tu, pena l’ostracismo sociale non puoi che presentarti a tua volta.
Il Avanti c’e’ posto: accettano tutti, ma proprio chiunque, ad ogni adepto in piu’ pare che gli amministratori stappino lo spumante. Che tu abbia il tuo nome e cognome, che ti presenti con uno pseudonimo, che tu sia un fake e dietro al nome di Genoveffa Gianfredi occhio azzurro e taglia quaranta ci sia un camionista ucraino di 120 kg, poco importa. Dai Lucciola Splendente ai Mario Rossi son tutti accolti a braccia aperte. Terreno fertile per i troll digitali, che ci sguazzano, creando zizzania e fomentando gli animi.
Il Ocio che ti curo: l’accesso e’ consentito a quasi tutti, ma la vigilanza e’ stretta, al primo segno di post intollerante o intollerabile, risposta offensiva o caduta di stile, partono i cartellini gialli che in un amen diventano rossi e parte il defenestramento virtuale. Per gli amministratori e’ un lavoro a tempo pieno, devono monitorare tutto…na’ faticaccia.
Ci sono i gruppi, Adesso ci penso: sono tutelativi, prima di accettare controllano i profili. Se il gruppo e’ Divertiti con la lana e sul profilo non c’e’ neanche l’ombra di un lavoro a maglia, tentennano, se il profilo e’ blindato mandano messaggi privati per essere certi.
Si arriva alla fine al gruppo dei gruppo, quasi un circolo privato, il gruppo: Sei all’altezza? Adesso vediamo
Non vogliono nickname, controllano il tuo profilo facebook, istagram, twitter, la fedina penale, il diploma di terza media, hanno agganci alla CIA, Mi6 e Fbi, la Digos gli spiccia casa, se passi tutti questi step puoi allegramente sentirti una di loro e pubblicare…i tuoi lavori ad uncinetto.
Lo so che pensate che io stia esagerando.
Allora sara’ meglio che vi specifichi che:
-le conversazioni tra vegani, mi perdonino i vegani veri, le ho lette io, non vi dico cosa non era quella sul pompino…un delirio, una cosa che a inventarla non ci si riusciva neanche dopo quattro mojti e tre gin tonic.
-sui troll viruali non credo sia il caso di dire nulla, ma se devo: ho assistito a conversazioni e purtroppo mi ci sono fatta trascinare, al limite del folle, e quindi mi sento di suggerire, non rispondete mai, muro di gomma dovra’ essere il vostro credo
-il gruppo di Crochet che passa i protocolli di controllo al Pentagono esiste sul serio, non hanno accettato un’amica, sociologa di quelle serie, nonostante avesse lavori e uncinetti sul profilo chiaramente reale solo perche’ non e’ in fb con il suo nome.
Chiudo con storie di vita vissuta, con la sociologa e un’altra amica, sono l’amministratrice di un adorabile gruppo Sei UnA Runner se…, bene, abbiamo visto cose che voi umani…
Uomini che rifiutati chiedevano come mai….
Valanghe di donne con il nome da porno diva e il finto profilo da zoccola domani che paiono tanto, ma veramente tanto, interessate ad avvicinarsi alla corsa…
Altre che entrano per sponsorizzare: tabelle, diete, pubblicazioni e vengono prima ammonite e poi al limite accompagnate alla porta…
Uomini con profili femminili che entrano e contattano in privato componenti del gruppo con fare equivoco.
E se devo dire questi sono, oltre ai peggiori, anche i piu’ fessi.
Partono dal presupposto che le donne tra loro non si parlino e non facciano comunella, che sara’ anche vero, quando si e’ in gruppi misti, ma quando siamo certe di essere sole tra noi la solfa cambia.
Confidenze, confronti, risate e commozione non hanno limiti e barriere, siamo noi stesse, e non ci vergogniamo di dimostrarlo.
Io sono in altri gruppi runner e spesso le foto delle ragazze sono in pose ammiccanti, in runner style ma un po’ fighette, sul nostro facce stremate e sorrisi meravigliosi, sbuffi da io odio le ripetute e occhi da ok uscire sono uscita alle 6 del mattino, ma mi devo davvero svegliare?.
Si parla di tutto, cose che solo tra ragazze escono senza problemi, e’ quindi ovvio che se un’amministratrice si prende la briga di chiedere se davvero sei una donna e una runner, non puoi che sentirti tutelata e protetta…se ti inalberi e ti offendi…per esperienza ci sono ottime possibilita’ che tu abbia il cromosoma misto…
E vi lascio con una rivelazione, il gruppo Facciamolo col Das non esiste!!! Qualcuno interessato? Ho giusto giusto imparato ieri a fare dei fiocchi di neve con das e cotton fioc deliziosi!!!
Se non si capisce come arginarla si viene sommersi dalle notifiche piu’ disparate, sulla stessa schermata puoi venire informata di una nidiata di canarini da adottare e assistere ad una disquisizione tra vegani, veri o farlocchi, in questi casi molto farlocchi, se allattare e’ concesso dalla dieta o no, infondo si parla sempre di latte animale, o, e qui e’ veramente d’interesse antropologico leggere tutto, se dopo aver fatto sesso orale l’ingoio e’ consentito, visto che la fidanzata appena convertita al dio del tofu si rifiuta.
Il problema e’ che spesso nei gruppi ti ci infilano a forza.
Senza chiedere, e soprattutto, rendendoti difficilissimo allontanartene.
Possiamo fare i cinici fin che vogliamo ma se un’amica ci iscrive a Facciamolo col Das pare brutto rispondere, no scusami, mi sono convertita a carta igienica e colla vinilica, non tradisco il mio credo sono una coerente, non vorrei lo venisse a scoprire Muciaccia e somatizzasse.
Se poi ad inserirci non e’ un amico ma una persona che conosciamo per lavoro diventa veramente complicato.
Preso atto che Mr Facebook la sa lunga e ci ha dotato del comando, non voglio ricevere notifiche, e quindi, a meno che chi vi ha inserito sia bastardissimo e vi faccia domande a trabocchetto, dovreste essere a posto, forse vale la pena essere a conoscenza delle varie tipologie di gruppi.
C’e’ il gruppo Toppa per te: ti ci aggiungono di default, cosi’ a tradimento, sono gruppi spesso numerosissimi, sfruttando la pigrizia dell’annesso a tradimento che togliera’ le notifiche e lascera’ l’icona in fila con le altre. C’e’ pero’ un sottoinsieme del toppa per te, e’ il Toppa per te adesso stai sotto, dopo averti aggiunto ti presentano al gruppo e tu, pena l’ostracismo sociale non puoi che presentarti a tua volta.
Il Avanti c’e’ posto: accettano tutti, ma proprio chiunque, ad ogni adepto in piu’ pare che gli amministratori stappino lo spumante. Che tu abbia il tuo nome e cognome, che ti presenti con uno pseudonimo, che tu sia un fake e dietro al nome di Genoveffa Gianfredi occhio azzurro e taglia quaranta ci sia un camionista ucraino di 120 kg, poco importa. Dai Lucciola Splendente ai Mario Rossi son tutti accolti a braccia aperte. Terreno fertile per i troll digitali, che ci sguazzano, creando zizzania e fomentando gli animi.
Il Ocio che ti curo: l’accesso e’ consentito a quasi tutti, ma la vigilanza e’ stretta, al primo segno di post intollerante o intollerabile, risposta offensiva o caduta di stile, partono i cartellini gialli che in un amen diventano rossi e parte il defenestramento virtuale. Per gli amministratori e’ un lavoro a tempo pieno, devono monitorare tutto…na’ faticaccia.
Ci sono i gruppi, Adesso ci penso: sono tutelativi, prima di accettare controllano i profili. Se il gruppo e’ Divertiti con la lana e sul profilo non c’e’ neanche l’ombra di un lavoro a maglia, tentennano, se il profilo e’ blindato mandano messaggi privati per essere certi.
Si arriva alla fine al gruppo dei gruppo, quasi un circolo privato, il gruppo: Sei all’altezza? Adesso vediamo
Non vogliono nickname, controllano il tuo profilo facebook, istagram, twitter, la fedina penale, il diploma di terza media, hanno agganci alla CIA, Mi6 e Fbi, la Digos gli spiccia casa, se passi tutti questi step puoi allegramente sentirti una di loro e pubblicare…i tuoi lavori ad uncinetto.
Lo so che pensate che io stia esagerando.
Allora sara’ meglio che vi specifichi che:
-le conversazioni tra vegani, mi perdonino i vegani veri, le ho lette io, non vi dico cosa non era quella sul pompino…un delirio, una cosa che a inventarla non ci si riusciva neanche dopo quattro mojti e tre gin tonic.
-sui troll viruali non credo sia il caso di dire nulla, ma se devo: ho assistito a conversazioni e purtroppo mi ci sono fatta trascinare, al limite del folle, e quindi mi sento di suggerire, non rispondete mai, muro di gomma dovra’ essere il vostro credo
-il gruppo di Crochet che passa i protocolli di controllo al Pentagono esiste sul serio, non hanno accettato un’amica, sociologa di quelle serie, nonostante avesse lavori e uncinetti sul profilo chiaramente reale solo perche’ non e’ in fb con il suo nome.
Chiudo con storie di vita vissuta, con la sociologa e un’altra amica, sono l’amministratrice di un adorabile gruppo Sei UnA Runner se…, bene, abbiamo visto cose che voi umani…
Uomini che rifiutati chiedevano come mai….
Valanghe di donne con il nome da porno diva e il finto profilo da zoccola domani che paiono tanto, ma veramente tanto, interessate ad avvicinarsi alla corsa…
Altre che entrano per sponsorizzare: tabelle, diete, pubblicazioni e vengono prima ammonite e poi al limite accompagnate alla porta…
Uomini con profili femminili che entrano e contattano in privato componenti del gruppo con fare equivoco.
E se devo dire questi sono, oltre ai peggiori, anche i piu’ fessi.
Partono dal presupposto che le donne tra loro non si parlino e non facciano comunella, che sara’ anche vero, quando si e’ in gruppi misti, ma quando siamo certe di essere sole tra noi la solfa cambia.
Confidenze, confronti, risate e commozione non hanno limiti e barriere, siamo noi stesse, e non ci vergogniamo di dimostrarlo.
Io sono in altri gruppi runner e spesso le foto delle ragazze sono in pose ammiccanti, in runner style ma un po’ fighette, sul nostro facce stremate e sorrisi meravigliosi, sbuffi da io odio le ripetute e occhi da ok uscire sono uscita alle 6 del mattino, ma mi devo davvero svegliare?.
Si parla di tutto, cose che solo tra ragazze escono senza problemi, e’ quindi ovvio che se un’amministratrice si prende la briga di chiedere se davvero sei una donna e una runner, non puoi che sentirti tutelata e protetta…se ti inalberi e ti offendi…per esperienza ci sono ottime possibilita’ che tu abbia il cromosoma misto…
E vi lascio con una rivelazione, il gruppo Facciamolo col Das non esiste!!! Qualcuno interessato? Ho giusto giusto imparato ieri a fare dei fiocchi di neve con das e cotton fioc deliziosi!!!