Ho risolto misteri per anni nelle campagne inglesi, tra vecchie signore sferruzzanti, gomitoli vaporosi di lana rosa, supponenti quanto geniali investigatori belgi e risibili capitani in pensioni.
Sono stata in prima linea con i vietcong, ho visto atterrare l'uomo sulla luna, sono andata con Penelope alla guerra e scritto lettere a bambini mai nati.
C'ero quando Virgilio con un poderoso calcio nelle terga scaraventò il timoroso Dante oltre la porta, quella che conduce alla città dolente, all'eterno dolore, tra la perduta gente.
Ero con Achille mentre vedeva Patroclo trucidato e soffriva di tutte le pene che l'amore può infliggere ed ero lì mentre si vendicava su Ettore il giusto.
Soffrivo con il mio adorato poeta mentre per nascondere il suo amore era costretto a cambiare il nome di Teresa Fattorini in Silvia, per poterne piangere la prematura perdita, magari lanciando uno sguardo oltre l'infinito.
Non potendo sopportare lo strazio sono tornata in Inghilterra ho vissuto in ambienti bucolici, quando le donne erano ornamentali, ma non tutte, ho visto chi con orgoglio riusciva a spezzare i pregiudizi, chi oscura e senza dote alcuna si ergeva fino a diventare una creatura rara e celestiale, sono stata testimone di donne che le convenzioni volevano da salvare e che diventavano salvatrici.
Per un periodo sono volata oltre oceano diventando un avvocato alle prese con studi legali copertura di ricicli mafiosi, ho vissuto momenti di vivere e momenti di uccidere, sono stata un cliente, sono stata un uomo della pioggia.
Nel frattempo ho incominciato ad amare la medicina legale e l'obitorio è stato per anni la mia seconda casa.
Tutta questa violenza mi ha profondamente turbato e mi ha fatto prendere un aereo per il Giappone, dove la grazia dei gesti, la profondità dei sentimenti e il peso dell'onore hanno riempito il mio cuore e la mia mente prima di poesia e poi di angoscia fino a farmi capire che la violenza può essere celata in tutto anche in silenzi profondi e senza spazio, senza speranza.
Ho volato allora nello spazio, in navicelle, capendo che alle proprie piccolezze non si sfugge neanche andando oltre l'atmosfera e che forse la pace si può ritrovare, magari dopo aver visto un caleidoscopio di colori e diventando una stella cadente che , attraversando l'atmosfera, racchiuderà in se i sogni di un bambino.
Sono diventata grande tra i corridoi di un vecchio castello, tra incantesimi, scale a cui piace cambiare, elfi domestici per cui piangere e ideali per cui vale la pena di lottare e morire.
Ho capito cos'era un' anima pura e la vera amicizia incrociando un mendicante di nome Fermin, dopo aver visitato il cimitero dei libri dimenticati e averne preso uno che sarà pesante come una condanna e avventuroso come la vita, scritto da una creatura tormentata che vende il proprio talento all'unica persona a cui vendere qualcosa presuppone perdere se stessi.
Sono stata in tanti altri posti ho visto tante cose, ho storpiato nomi perché la fretta di vivere un'avventura era troppa per stare attenta a quelli veri.
Sono stata su barche, in laboratori di genetica, agente e ladra, amante e prigioniera, cattivissima o amorevole, sono sopravvissuta e sono morta, sono nata artificialmente solo per capire che non lo volevo perché avere una data di scadenza non è vivere.
E la cosa meravigliosa è che tutte queste cose, queste cose che mi hanno fatto crescere, fatto compagnia, fatto cultura, fatto memoria, le posso ritrovare quando voglio, senza andare da nessuna parte, senza spostarmi dal divano di casa mia, non saranno intatte, non lo sono mai, l'emozione della prima volta che ti innamori di qualcosa è una e irripetibile.
Sarà diverso, sarà come aprire una scatola di fotografie piene di persone care, il momento in cui sono state scattate è stato magico è vero, ma un po' di magia è rimasta sicuramente attaccata a loro.
N.d.A.
Gli autori e i libri citati sono solo un piccolo angolo del mio mondo di carta e parole, mi scuso con gli altri con cui ho un enorme debito, ma questi li voglio elencare:
Aghata Christie, Oriana Fallaci, Dante e la sua Divina commedia, Omero e l'Iliade, Giacomo Leopardi, Jane Austin,Charlotte Bronte,John Grisham, Patricia Cornwell, Kathy Reichs, Banana Yoshimoto, J.K. Rowling, Carlos Ruiz Zafon e il sua magnifica Ombra del Vento, Philip K. Dick e il suo Cacciatore di androidi che altri non è che il Blade Runner di Ridley Scott.
Ho lasciato per ultimo Ray Bradbury noto per il suo geniale Fahrenheit 451 qui con un racconto, il meraviglioso Caleidoscopio. Ve lo consiglio, è molto breve ma è veramente una gemma, una cosa che resta dentro..
Sono stata in prima linea con i vietcong, ho visto atterrare l'uomo sulla luna, sono andata con Penelope alla guerra e scritto lettere a bambini mai nati.
C'ero quando Virgilio con un poderoso calcio nelle terga scaraventò il timoroso Dante oltre la porta, quella che conduce alla città dolente, all'eterno dolore, tra la perduta gente.
Ero con Achille mentre vedeva Patroclo trucidato e soffriva di tutte le pene che l'amore può infliggere ed ero lì mentre si vendicava su Ettore il giusto.
Soffrivo con il mio adorato poeta mentre per nascondere il suo amore era costretto a cambiare il nome di Teresa Fattorini in Silvia, per poterne piangere la prematura perdita, magari lanciando uno sguardo oltre l'infinito.
Non potendo sopportare lo strazio sono tornata in Inghilterra ho vissuto in ambienti bucolici, quando le donne erano ornamentali, ma non tutte, ho visto chi con orgoglio riusciva a spezzare i pregiudizi, chi oscura e senza dote alcuna si ergeva fino a diventare una creatura rara e celestiale, sono stata testimone di donne che le convenzioni volevano da salvare e che diventavano salvatrici.
Per un periodo sono volata oltre oceano diventando un avvocato alle prese con studi legali copertura di ricicli mafiosi, ho vissuto momenti di vivere e momenti di uccidere, sono stata un cliente, sono stata un uomo della pioggia.
Nel frattempo ho incominciato ad amare la medicina legale e l'obitorio è stato per anni la mia seconda casa.
Tutta questa violenza mi ha profondamente turbato e mi ha fatto prendere un aereo per il Giappone, dove la grazia dei gesti, la profondità dei sentimenti e il peso dell'onore hanno riempito il mio cuore e la mia mente prima di poesia e poi di angoscia fino a farmi capire che la violenza può essere celata in tutto anche in silenzi profondi e senza spazio, senza speranza.
Ho volato allora nello spazio, in navicelle, capendo che alle proprie piccolezze non si sfugge neanche andando oltre l'atmosfera e che forse la pace si può ritrovare, magari dopo aver visto un caleidoscopio di colori e diventando una stella cadente che , attraversando l'atmosfera, racchiuderà in se i sogni di un bambino.
Sono diventata grande tra i corridoi di un vecchio castello, tra incantesimi, scale a cui piace cambiare, elfi domestici per cui piangere e ideali per cui vale la pena di lottare e morire.
Ho capito cos'era un' anima pura e la vera amicizia incrociando un mendicante di nome Fermin, dopo aver visitato il cimitero dei libri dimenticati e averne preso uno che sarà pesante come una condanna e avventuroso come la vita, scritto da una creatura tormentata che vende il proprio talento all'unica persona a cui vendere qualcosa presuppone perdere se stessi.
Sono stata in tanti altri posti ho visto tante cose, ho storpiato nomi perché la fretta di vivere un'avventura era troppa per stare attenta a quelli veri.
Sono stata su barche, in laboratori di genetica, agente e ladra, amante e prigioniera, cattivissima o amorevole, sono sopravvissuta e sono morta, sono nata artificialmente solo per capire che non lo volevo perché avere una data di scadenza non è vivere.
E la cosa meravigliosa è che tutte queste cose, queste cose che mi hanno fatto crescere, fatto compagnia, fatto cultura, fatto memoria, le posso ritrovare quando voglio, senza andare da nessuna parte, senza spostarmi dal divano di casa mia, non saranno intatte, non lo sono mai, l'emozione della prima volta che ti innamori di qualcosa è una e irripetibile.
Sarà diverso, sarà come aprire una scatola di fotografie piene di persone care, il momento in cui sono state scattate è stato magico è vero, ma un po' di magia è rimasta sicuramente attaccata a loro.
N.d.A.
Gli autori e i libri citati sono solo un piccolo angolo del mio mondo di carta e parole, mi scuso con gli altri con cui ho un enorme debito, ma questi li voglio elencare:
Aghata Christie, Oriana Fallaci, Dante e la sua Divina commedia, Omero e l'Iliade, Giacomo Leopardi, Jane Austin,Charlotte Bronte,John Grisham, Patricia Cornwell, Kathy Reichs, Banana Yoshimoto, J.K. Rowling, Carlos Ruiz Zafon e il sua magnifica Ombra del Vento, Philip K. Dick e il suo Cacciatore di androidi che altri non è che il Blade Runner di Ridley Scott.
Ho lasciato per ultimo Ray Bradbury noto per il suo geniale Fahrenheit 451 qui con un racconto, il meraviglioso Caleidoscopio. Ve lo consiglio, è molto breve ma è veramente una gemma, una cosa che resta dentro..
Feed RSS
