L'ho fatto di nuovo, ebbene sì, nonostante non ne fossi per niente convinta, nonostante sapessi a cosa andavo incontro, non ho resistito e l'ho rifatto.
Devo dire che la colpa è anche della mia fiducia incondizionata per i segnali.
Li vedo ovunque e se non li vedo li cerco, son fatta così, baro.
Lui che mi propone un cinema a San Valentino, ecco a ben vedere questo avrebbe dovuto essere un segnale avverso, ma tant'è, unico film papabile un musical, che avrebbe condannato il mio matrimonio ad una fine prematura e a un divorzio per colpa, e le parole della cassiera: abbiamo solo posti in terza fila partendo dallo schermo.
Praticamente in braccio a Mr.Grey e con una visione nitida delle mutande di Anastasia.
Esattamente come per le sfumature di grigio, vuoi non vederci un segno del destino?
E allora che Nero sia.
Ma andiamo con ordine.
Li avevamo lasciati ognuno per gli affari suoi, con lei che all'ultima scudisciata sul culo dice no, non tanto per la scudisciata ma perché lui era parso divertirsi assai.
Titoli di testa e interno notte.
Come mi pare nel libro, sì li ho letti tutti, partiamo con gli incubi di Grey.
Casa squallida, percosse alla madre biologica, un bruto che lo strattona e chissà altro, perché sia chiaro a tutti fin sa subito che lui ha le sue belle attenuanti.
Mica si diventa sadici, per sua stessa ammissione, ci si diverte a picchiare e scopare donne che somigliano a tua madre morta da bambino così...gratis.
...ecco il film dovrebbe finire qui con un T.S.O. per il ragazzo e un allontanamento coatto da Seattle per lei.
E invece no, lui, che lei accusa da 300 pagine e un film di essere un maniaco del controllo, va alla mostra fotografica dell'amico sfigato, innamorato da sempre di Anastasia, e compra tutte e 6 le foto 3x2 di lei, giustificandosi dicendo di non volere che gli altri la guardino, segno lampante che la lontananza l'ha portato a pentirsi e a riflettere sui propri errori.
Lei accetta di andare a cena con lui, solo perché ha fame, non certo perché lui sia figo, ricchissimo, perversamente malato e lei una “legamisfustamisonotua” senza speranza.
Lui ordina per entrambi, ma lei gli fa capire che è cambiata la situazione e decide di prendere un'insalata, che sia ben chiaro chi comanda!
Lui propone un cambio di accordi, lei dice che non ci saranno accordi, lui accetta, lei annuisce e lui le restituisci pc, iphone7 e chiavi dell'auto, tutti ovviamente perfettamente rintracciabili: il kit dello dello stalker 2.0.
E da qui in poi tutto slegato, scene girate un poco a caso, montate ad minchiam (e se vi pare un'affermazione maliziosa è perché lo è), lei che provoca e lui che non se lo fa ripetere due volte.
Ma proviamoci lo stesso.
C'è il capo di lei, ha trovato lavoro come stagista editor, che si capisce al volo che ci proverà.
Grandiosa la scena al bar in cui dopo essersi guardati per 22 centesimi di secondo lui e Mr Grey, che imperterrito continua a presentarsi come il fidanzato, incurante delle centinaia di donne in sala che dopo 10 anni sono ancora definite amiche con benefit, dimostrano che la Seattle coi soldi non è poi distante dalla Quartoggiaro che non sbarca il lunario e iniziano a fare a chi piscia più lontano.
Mancano giusto due spallate e un le vuoi cattare per farmi tornare nel cortile delle medie Bonomelli tra la pausa pranzo e l'ora di religione.
Lei che s'incazza con lui perché è stato sgarbato col capo, unica volta nel film in cui io gli avrei dato ragione, ma, dopo una prima reazione stizzita, accetta senza batter ciglio il fatto che Grey acquisti la casa editrice, faccia fuori, per colpa ci mancherebbe, il capo pirla e, grazie alle di lei infinite capacità la mettano a dirigere il cucuzzaro.
Qui il colpo di genio, perché voglio sperare sia un tributo, altrimenti sarebbe clamoroso, il discorso alla segretaria è lo stesso della madre Melanie alla sua, nella scena finale di Una donna in carriera, dammi del tu il caffè me lo porti solo se lo fai anche per te e per il resto vedremo strada facendo...troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo, che io il mio l'ho già trovato, dovrebbe aggiungere ma non è così spiritosa.
Dall'inizio poi, nelle immagini in prospettiva, là in un angolo, c'è sempre la faccina smunta di una che la guarda, vistose bende sui polsi sporche di sangue e la sindrome di Ulisse, io sono Nessuno, aleggiando allegra come una piatto di verdure bollite.
Lei ne parla a lui, lui capisce chi è, e immediatamente tutti gli spostamenti diventano un corteo presidenziale con l' Audi che paga un terzo del budget del film, mentre si assiste al riciclo dei costumi di Men in Black e tu speri che tirino fuori anche l'azzera memoria e lobotomizzino la ragazza liberandola per sempre.
La presenza è sempre più inquietante, lei la vede anche ai piedi del letto come fosse la vestaglia appesa, fino alla resa dei conti.
Ana va a casa a prendere “un po' delle sue cose”, perché Grey l'ha invitata a vivere con lui, e dalla quarta fila parte rumor di zuffa e tu non vuoi neanche che lasci l'ombrello, e raccatta spazzolino e dentifricio.
Che dico, li ho io di scorta se arriva qualcuno, e questo che ci tiene a sottolineare che guadagna 24 mila dollari ogni starnuto di Eolo pare di no, comunque lei si gira e la presenza è lì, pistola munita. È una ex sottomessa, facendo un bigino le recriminazioni sono: cos'hai tu che io non ho, il padrone ti lascia dormire con lui, e puoi chiamarlo per nome.
Cose a ben vedere non così distanti da quello che almeno una volta abbiam pensato tutte: non sarò mica più cessa di quella, perché a me sbatteva fuori casa anche se erano le 5 e tre quarti e per questa esce in ciabatte a recuperare i cornetti.
Le punta la pistola, Ana fine psicologa la rassicura che lui si stuferà anche di lei, lui entra, ordina a quella che in effetti è la meno disturbata del gruppo, di puntare la pistola a lui, poi gliela sfila e alla fine le dice giù, e lei si mette in ginocchio...sarò poco romantica, mi mancherà il pathos essenziale, ma se a quel punto avesse tirato l'arma dicendo fufi riporta avrei sicuramente apprezzato.
Devo dire che la colpa è anche della mia fiducia incondizionata per i segnali.
Li vedo ovunque e se non li vedo li cerco, son fatta così, baro.
Lui che mi propone un cinema a San Valentino, ecco a ben vedere questo avrebbe dovuto essere un segnale avverso, ma tant'è, unico film papabile un musical, che avrebbe condannato il mio matrimonio ad una fine prematura e a un divorzio per colpa, e le parole della cassiera: abbiamo solo posti in terza fila partendo dallo schermo.
Praticamente in braccio a Mr.Grey e con una visione nitida delle mutande di Anastasia.
Esattamente come per le sfumature di grigio, vuoi non vederci un segno del destino?
E allora che Nero sia.
Ma andiamo con ordine.
Li avevamo lasciati ognuno per gli affari suoi, con lei che all'ultima scudisciata sul culo dice no, non tanto per la scudisciata ma perché lui era parso divertirsi assai.
Titoli di testa e interno notte.
Come mi pare nel libro, sì li ho letti tutti, partiamo con gli incubi di Grey.
Casa squallida, percosse alla madre biologica, un bruto che lo strattona e chissà altro, perché sia chiaro a tutti fin sa subito che lui ha le sue belle attenuanti.
Mica si diventa sadici, per sua stessa ammissione, ci si diverte a picchiare e scopare donne che somigliano a tua madre morta da bambino così...gratis.
...ecco il film dovrebbe finire qui con un T.S.O. per il ragazzo e un allontanamento coatto da Seattle per lei.
E invece no, lui, che lei accusa da 300 pagine e un film di essere un maniaco del controllo, va alla mostra fotografica dell'amico sfigato, innamorato da sempre di Anastasia, e compra tutte e 6 le foto 3x2 di lei, giustificandosi dicendo di non volere che gli altri la guardino, segno lampante che la lontananza l'ha portato a pentirsi e a riflettere sui propri errori.
Lei accetta di andare a cena con lui, solo perché ha fame, non certo perché lui sia figo, ricchissimo, perversamente malato e lei una “legamisfustamisonotua” senza speranza.
Lui ordina per entrambi, ma lei gli fa capire che è cambiata la situazione e decide di prendere un'insalata, che sia ben chiaro chi comanda!
Lui propone un cambio di accordi, lei dice che non ci saranno accordi, lui accetta, lei annuisce e lui le restituisci pc, iphone7 e chiavi dell'auto, tutti ovviamente perfettamente rintracciabili: il kit dello dello stalker 2.0.
E da qui in poi tutto slegato, scene girate un poco a caso, montate ad minchiam (e se vi pare un'affermazione maliziosa è perché lo è), lei che provoca e lui che non se lo fa ripetere due volte.
Ma proviamoci lo stesso.
C'è il capo di lei, ha trovato lavoro come stagista editor, che si capisce al volo che ci proverà.
Grandiosa la scena al bar in cui dopo essersi guardati per 22 centesimi di secondo lui e Mr Grey, che imperterrito continua a presentarsi come il fidanzato, incurante delle centinaia di donne in sala che dopo 10 anni sono ancora definite amiche con benefit, dimostrano che la Seattle coi soldi non è poi distante dalla Quartoggiaro che non sbarca il lunario e iniziano a fare a chi piscia più lontano.
Mancano giusto due spallate e un le vuoi cattare per farmi tornare nel cortile delle medie Bonomelli tra la pausa pranzo e l'ora di religione.
Lei che s'incazza con lui perché è stato sgarbato col capo, unica volta nel film in cui io gli avrei dato ragione, ma, dopo una prima reazione stizzita, accetta senza batter ciglio il fatto che Grey acquisti la casa editrice, faccia fuori, per colpa ci mancherebbe, il capo pirla e, grazie alle di lei infinite capacità la mettano a dirigere il cucuzzaro.
Qui il colpo di genio, perché voglio sperare sia un tributo, altrimenti sarebbe clamoroso, il discorso alla segretaria è lo stesso della madre Melanie alla sua, nella scena finale di Una donna in carriera, dammi del tu il caffè me lo porti solo se lo fai anche per te e per il resto vedremo strada facendo...troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo, che io il mio l'ho già trovato, dovrebbe aggiungere ma non è così spiritosa.
Dall'inizio poi, nelle immagini in prospettiva, là in un angolo, c'è sempre la faccina smunta di una che la guarda, vistose bende sui polsi sporche di sangue e la sindrome di Ulisse, io sono Nessuno, aleggiando allegra come una piatto di verdure bollite.
Lei ne parla a lui, lui capisce chi è, e immediatamente tutti gli spostamenti diventano un corteo presidenziale con l' Audi che paga un terzo del budget del film, mentre si assiste al riciclo dei costumi di Men in Black e tu speri che tirino fuori anche l'azzera memoria e lobotomizzino la ragazza liberandola per sempre.
La presenza è sempre più inquietante, lei la vede anche ai piedi del letto come fosse la vestaglia appesa, fino alla resa dei conti.
Ana va a casa a prendere “un po' delle sue cose”, perché Grey l'ha invitata a vivere con lui, e dalla quarta fila parte rumor di zuffa e tu non vuoi neanche che lasci l'ombrello, e raccatta spazzolino e dentifricio.
Che dico, li ho io di scorta se arriva qualcuno, e questo che ci tiene a sottolineare che guadagna 24 mila dollari ogni starnuto di Eolo pare di no, comunque lei si gira e la presenza è lì, pistola munita. È una ex sottomessa, facendo un bigino le recriminazioni sono: cos'hai tu che io non ho, il padrone ti lascia dormire con lui, e puoi chiamarlo per nome.
Cose a ben vedere non così distanti da quello che almeno una volta abbiam pensato tutte: non sarò mica più cessa di quella, perché a me sbatteva fuori casa anche se erano le 5 e tre quarti e per questa esce in ciabatte a recuperare i cornetti.
Le punta la pistola, Ana fine psicologa la rassicura che lui si stuferà anche di lei, lui entra, ordina a quella che in effetti è la meno disturbata del gruppo, di puntare la pistola a lui, poi gliela sfila e alla fine le dice giù, e lei si mette in ginocchio...sarò poco romantica, mi mancherà il pathos essenziale, ma se a quel punto avesse tirato l'arma dicendo fufi riporta avrei sicuramente apprezzato.

Archiviata anche lei, c'è una serata di gala a cui pensare, in realtà ce n'è già stata un'altra, in maschera, dove lei restituisce a lui dei soldi, mentre ha i clic clac infilati ovunque, ma era per far volume e in effetti l'importate era il prodromo: Ana conosce finalmente mrs Robinson aka Helena, aka Kim 9 settimane e mezza Basinger, la donna, amica della madre, che lo ha iniziato al masochismo e al sadismo.
E la conosce perché gli uomini, tutti gli uomini, anche i 26enni miliardari filantropi, sono degli approssimativi privi di prospettiva sul futuro.
Ma puoi portare la tua fidanzata nel salone di bellezza della donna, che lei sa averti fatto le peggio cose dai 17 anni in poi, e sperare di non prendere del coglione? Ovviamente alla festa poi la tardona ha l'ardire di affrontare la ragazzina, in piena sindrome io lo salverò, e avvisarla di essere una delle tante e che lui malato è e malato resta, così perché il plot Beautiful sia completo.
Ma torniamo alla festa finale, è il compleanno di Grey, che nel frattempo ha chiesto ad Anastasia di sposarlo, e il tentativo di impiccagione con le rotelle di liquirizia in sala è plurimo, e dopo un incidente in elicottero che ha mandato tutti nel panico, lei palesa il suo sì.
E qui la mia scena preferita.
Arrivano alla villa dei genitori di lui, lui annuncia le nozze e la produzione si accorge di non aver dato risalto alle quote orientali e con una carrellata sugli invitati inquadra mezza dozzina di nippo cino koreani, recuperando in corner il pubblico asiatico, e se non è classe questa.
A questo punto Mrs Robinson aspetta al varco la promessa sposa ribadendo il concetto del io sono io e tu non sei un cazzo, ma il principe azzurro arriva, non prima che Ana getti un millesimato sulla faccia sformata di una Kim Basinger con il botulino anche nelle gengive, lui le ricorda che lei gli avrà insegnato anche a scopare, come a tre quarti della popolazione mondiale verrebbe da dire, ma Ana è l'amore.
La mamma di lui però è sullo sfondo, sente, va dall'amica e le tira una sberla...piano, troppo piano, in effetti il pericolo che la faccia di Kim si involi sulla telecamera c'è e lei non resterebbe neanche con the hat on.
Depandance piena di fiori, anello milionario, fuochi d'artificio e ex capo licenziato che assiste allo spettacolo pirotecnico, grondante di rancore, dalla collina di fianco.
Fine.
Manca qualcosa vero...cos'è che mancherà...mhhhh...ahhh il sesso!
Tranquilli nella sala rossa ci vanno, certo con Anastasia scuote i dildo come fossero chiama angeli, ma ci vanno.
Ma non c'è più mordente.
Perché ragazze se a Ana togliamo le cinghiate punitive, il signorsì signore e la fidanziamo con lo scapolo più appetibile del pianeta ci diventa al volo quella granculo di Cenerentola.
Che in fondo c'è sempre stata un filo sulle balle.
p.s. Unica personale standing ovation per le le scarpe di lei dopo la debacle del primo film sono un delirio
E la conosce perché gli uomini, tutti gli uomini, anche i 26enni miliardari filantropi, sono degli approssimativi privi di prospettiva sul futuro.
Ma puoi portare la tua fidanzata nel salone di bellezza della donna, che lei sa averti fatto le peggio cose dai 17 anni in poi, e sperare di non prendere del coglione? Ovviamente alla festa poi la tardona ha l'ardire di affrontare la ragazzina, in piena sindrome io lo salverò, e avvisarla di essere una delle tante e che lui malato è e malato resta, così perché il plot Beautiful sia completo.
Ma torniamo alla festa finale, è il compleanno di Grey, che nel frattempo ha chiesto ad Anastasia di sposarlo, e il tentativo di impiccagione con le rotelle di liquirizia in sala è plurimo, e dopo un incidente in elicottero che ha mandato tutti nel panico, lei palesa il suo sì.
E qui la mia scena preferita.
Arrivano alla villa dei genitori di lui, lui annuncia le nozze e la produzione si accorge di non aver dato risalto alle quote orientali e con una carrellata sugli invitati inquadra mezza dozzina di nippo cino koreani, recuperando in corner il pubblico asiatico, e se non è classe questa.
A questo punto Mrs Robinson aspetta al varco la promessa sposa ribadendo il concetto del io sono io e tu non sei un cazzo, ma il principe azzurro arriva, non prima che Ana getti un millesimato sulla faccia sformata di una Kim Basinger con il botulino anche nelle gengive, lui le ricorda che lei gli avrà insegnato anche a scopare, come a tre quarti della popolazione mondiale verrebbe da dire, ma Ana è l'amore.
La mamma di lui però è sullo sfondo, sente, va dall'amica e le tira una sberla...piano, troppo piano, in effetti il pericolo che la faccia di Kim si involi sulla telecamera c'è e lei non resterebbe neanche con the hat on.
Depandance piena di fiori, anello milionario, fuochi d'artificio e ex capo licenziato che assiste allo spettacolo pirotecnico, grondante di rancore, dalla collina di fianco.
Fine.
Manca qualcosa vero...cos'è che mancherà...mhhhh...ahhh il sesso!
Tranquilli nella sala rossa ci vanno, certo con Anastasia scuote i dildo come fossero chiama angeli, ma ci vanno.
Ma non c'è più mordente.
Perché ragazze se a Ana togliamo le cinghiate punitive, il signorsì signore e la fidanziamo con lo scapolo più appetibile del pianeta ci diventa al volo quella granculo di Cenerentola.
Che in fondo c'è sempre stata un filo sulle balle.
p.s. Unica personale standing ovation per le le scarpe di lei dopo la debacle del primo film sono un delirio