Amenità Varie... ma anche no
  • HOME
  • SU DI ME
  • ARCHIVIO
    • PILLOLE DI BLOG: LA MALINCONIA DI UN SABATO MATTINA... >
      • PILLOLE DI BLOG
    • CLAUDIA SWIFFER >
      • DI RAGAZZE, FANTASMI E LUCI COLORATE
    • RE-CYCLE
    • VI RACCONTO UNA STORIA...
    • DEDICATO A TE
    • SU DI ME...SU DI NOI >
      • COME IL PRIMO BACIO
    • AMENITA' VARIE...MA A VOLTE ANCHE NO
    • I MIEI PREFERITI
    • PODISTA PER CASO
    • AMENITA'...FORSE
  • IL MIO LIBRO
  • CONSIGLI PER SOGNARE
  • McStef
    • McStef: breaking news
    • Meghan, dolce Meghan
  • BLOG
  • LINK
  • DOLESCENTI VS LAVATRICE
  • Blog
  • FIFTY NANI
    • FIFTYNANI BUONA LA PRIMA

QUEL FETENTE DI INSTAGRAM

5/26/2016

0 Commenti

 
Immagine

È ufficiale lo sanno tutti...o almeno lo sanno quelli dai 18 anni in giù e quelli veramente social dai 18 in su: Facebook è un paese per vecchi.
Il veri ponti tra società e tecnologia sono Twitter e Instagram.
Anche lì un distinguo: più giovane Instagram, anche perché Twitter è abbastanza trasversale.
Perfetto... io odio profondamente Instagram e credo di aver capito perché non è terra d'adulti.
Certo potrei fare un'analisi antropologica anche un filino sensata parlando dell'inadeguatezza giovanile verso i contenuti scritti in favore delle immagini.
Perché, nonostante mia figlia tenti in tutti i modi di convincermi che su Instagram ci siano anche quelli, è assolutamente palese che i praticanti facciano doppi click ad michiam sulle foto con la stessa frenesia con cui il mangiavo le ciliegie, seduta sull'albero, nel '79.
Si potrebbe parlare anche dell'apparire nei confronti dell'essere, le foto sono quasi tutte visibilmente ritoccate come a voler dare agli altri non la nostra realtà ma una Matrixoniana immagine residua che abbiamo di noi stessi.
Perché a furia di spianarci i fianchi, filtrarci, e sfuocarci ad arte ci convinciamo di essere esattamente quelli che propiniamo agli altri.
Con Twitter ma soprattutto con Facebook questo non succede, certo ci proviamo, tentiamo di contenerci o di essere sfrontati, di non mostrare la nostra coda di paglia, ma sono tutti sforzi vani.
Chi siamo alla fine vien fuori, una parola qui, un cinguettio lì, un commento di fianco, un mi piace lanciato per sbaglio e magari tolto al volo, e il danno è fatto.
Perché il tuo ripensamento può essere veloce quanto vuoi, ma qualcuno collegato che lo nota c'è sempre, in fondo siamo lì per quello, siamo dei guardoni autorizzati da una password.
Ci sono acidità che nascondono cuori d'oro e ahahahah che puzzano di bile lontano un miglio.
Si potrebbe dire che gli importati tecnologici hanno bisogno di raccontarsi e farsi capire, spiegarsi e puntare il dito, mentre i tecnologici per diritto anagrafico pensano di mostrare chi sono con un selfie.
Certo si potrebbe dire questo...ma non pigliamoci per il culo, a noi over 40 Instagram sta sulle balle per altri motivi.
Innanzi tutto è solo per i cellulari, con i computer non credo si possa fare molto, ma soprattutto, è gestito da una lobby che coscientemente ha deciso di tagliarci fuori.
Dite che sono esagerata? Siete convinti? E allora perché le fotografie non si possono ingrandire?
Coincidenza? Non credo proprio!
E se non è un'azione ragionata cambiate al volo il CdA perché questi vi rovinano, ve lo dico, solo dei pressopochisti si giocherebbero una fetta del mercato che ha oggettivi impedimenti nel vedere particolari su uno schermo da 5 pollici!
Se ancora non siete persuasi guardatevi bene i testi sotto le fotografie, delle cose brutte davvero, parole lunghe 35 caratteri che neanche i tedeschi sotto acido si son mai sognati di inanellare, con hashtag buttati a culo nel mezzo.
Una cosa che per decifrarli serve la stele di Steve Jobs e noi, sì sa, al massimo arriviamo a quella di Rosetta.
Ma va bene così...tranquilli non cambiate niente, noi per ripicca correggeremo con acidità, ai vostri utenti che avranno l'ardire di sbarcare sul più umano Facebook o il veloce Twitter, la consecutio temporum e le h dimenticate, sperando di vivere a lungo.
Perché i decimi ormai saran quel che sono, ma la memoria ce l'abbiamo buona e tra 20 anni, quando i nostri nipoti piglieranno per il sedere quei figli infidi che ci ritroviamo, partiremo con la ola,  sapendo che le prese in giro secolari solo perché abbiamo cercato di ingrandire una fotografia sul catalogo cartaceo delle magliette Disney saranno finalmente vendicate!



0 Commenti

    Autore

    Scrivi qualcosa su di te. Non deve essere niente di ricercato, solo una descrizione generale.

    Archivi

    Maggio 2016

    Categorie

    Tutto

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.