
QUESTO DELLA FOTO E' UN PRESERVATIVO FEMMINILE, VISTO MAI CHE PRENDANO PIEDE I DELIRI CHE SEGUIRANNO SAREBBE UTILE LA SUA DIFFUSIONE.
L’ex deputato Pd Mario Adinolfi, uno degli organizzatori del convegno sulla “famiglia tradizionale” che si è svolto sabato 17 gennaio. scatenato aLa Zanzara su Radio 24 parla di preservativi e dice: “Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento”. Quando i conduttore Giuseppe Cruciani eDavid Parenzo gli hanno notare che i condom salvano dall’Aids, lui risponde così: “No, è solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. I preservativi – prosegue Adinolfi - abbassano il piacere e interrompono il momento. Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato. Lo trovo capisco il valore. E ancora: “La malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare” Ma non bisognerebbe distribuire i condom nelle scuole, insistono i conduttori?: “Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo”. E poi scatenato sui rapporti tra uomo e donna: “La condizione ideale – dice ancora Adinolfi - è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità”. Non solo. Adinolfi aggiunge: “La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse”.
da liberoquotidiano.it
Una cosa a Mario Adinolfi va riconosciuta.
Ha del talento, smisurato direi.
Anche perche’ inanellare una cosi’ corposa quantita’ di minchiate in una manciata di righe non e’ per niente facile.
Mario Adinolfi, giornalista ed ex deputato pd organizzatore del convegno di famiglia tradizionale che fa affermazioni dalle quali avrebbe preso le distanze anche la Dc anni 80 e Rauti in tutte le sue stagioni.
Partiamo dalla crociata anti preservativo che trovo al limite del delinquenziale.
"Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento”
Mancherebbe giusto che dicesse che gli manca il fiato quando lo indossa e avrebbe fatto tombola.
Unica affermazione a cui mi sentirei di credere scientificamente, probabilmente quando si eccita gli cambia anche la taglia del Borsalino, ma lasciamo stare che non stiamo parlando di moda.
La sua marcia verso il sesso libero da barriere non si interrompe neanche quando la parola AIDS fa capolino nel discorso.
“No, è solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. I preservativi – prosegue Adinolfi - abbassano il piacere e interrompono il momento. Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato…” “La malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare”
E qui il deliro diventerebbe comico se non fosse tristissimo.
Neanche in un copione cinematografico scritto per una suora fondamentalista sarebbe accettabile.
A parte lo sproloquio sull’Africa e la sua promiscuita’ sessuale che andrebbe arginata a suon di catechismo e prese di coscienza mi par di capire, e all’affermazione per cui lui non lo avrebbe mai usato neanche quando era giovane e scapestrato, il top lo raggiunge con la malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare.
La domanda che gli farei e’ semplice ma ci credi Adinolfi? Ci credi davvero alle stronzate che dici o stai cercando un posto da iena a scherzi a parte?No perche’ se ci credi la patria potesta’ potrebbe essere a rischio o almeno dovrebbe.
Ma se ci sono camionate di mogli contagiate dai propri mariti e viceversa, se il tradimento e’ una pratica diffusa tanto quanto la tombola a Natale cosa proponi? Dei chip sottopelle che rivelino gli spostamenti? Dei kit in stile RIS che evidenzino dei pregressi coiti prima della copula?
E come la mettiamo con chi, convinto, si e’ fidato ed ha sbagliato? Giusta pena per non aver fatto le dovute ricerche approfondite?
A questo punto gli si para davanti il problema giovanile che senza nessun dubbio, come mi dan soddisfazione quelli che non dubitano mai, liquida cosi’
Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo
E qui dimostra che non so solo si puo’ vivere con le mitiche fette di salame sugli occhi ma che lui ha scoperto l’evoluzione della pratica e sugli occhi ci fa stare anche un paio d’etti di San Daniele, hai visto mai la santita’ aiuti le povere anime vittime dei piaceri carnali inadeguati.
E visto che l’importante negli articoli e’ la chiusa non puo’ esimersi e cala l’asso.
“La condizione ideale – dice ancora Adinolfi - è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità”. Non solo. Adinolfi aggiunge: “La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse”.
La condizione ideale e’ quella di avere un solo uomo e una sola donna tutta la vita.
E sticazzi no? E perche’ non un uomo e una donna che si amano con passione e dedizione per sempre…forever and ever, vivendo felici e contenti…
Dopo questa chicca degna dei fratelli Grimm parla di mogli cristiane sottomesse.
Ricordo che non e’ un fondamentalista dell' opus dei a parlare ma un giornalista ex Pd, che pero’, non volendo sembrare eccessivo, tributa alla moglie sottomessa il ruolo di pietra fondamentale su cui edificare la famiglia.
E qui non si capisce bene, visto il tono dell’intervista, se sia da intendersi come un suggerimento alla calcificazione della stessa sotto il pavimento della cantina.
Caso mai ci fosse poco chiaro pero’ spiega proprio il termine e sottolinea che sottomessa significa messa sotto, condizio sine qua non per la riuscita del progetto famiglia.
L’ultima frase e’ sibillina, vuol un po’ destabilizzare, immagino, dice infatti che sottomessa e mite non e’ sinonimo di non uguaglianza….ma pensa, avevo capito il contrario, saro’ ignorante!
Ecco a questo punto non credo di aver piu’ nulla da dire su di lui, a parte che credo e spero abbia dei grossi problemi di comunicazione.
Quello che mi turba e’ il perche’, perche’ lasciare che certe cose vengano dette davanti ad un microfono, perche’ dar loro rilevanza e diffonderle? Che facciano scalpore e’ ovvio, che accenderanno gli animi ancor di piu’, che provocheranno sdegno e’ sicuro.
E allora perche’?
Io ho sempre pensato che i giornalisti manipolassero le notizie e le informazioni a loro piacimento per uno scopo preciso, adesso mi viene il dubbio che siano a loro volta pedine dei padroni della scacchiera che ci vogliono tutti contro tutti, con gli animi infiammati e distratti dal cumulo di notizie e posizioni inaccettabili che ci propinano.
Com’e’ che si dice divede et impera?
Chiuderei con un piccolo e molto personale consiglio per la figlia 19enne del sig. Adinolfi.
Tesoro se mai non ti riuscisse di arginare i tuoi impulsi e non ti fosse possibile mantenerti casta e pura per il tuo sposo, altrettanto casto e puro o in possesso di regolare test hiv negativo, mi raccomando, evita come la peste gli scapestrati come tuo padre che hanno il brutto vizio di lasciare alle buone ragazze cristiane miti e sottomesse tutte le responsabilita’ del caso.
L’ex deputato Pd Mario Adinolfi, uno degli organizzatori del convegno sulla “famiglia tradizionale” che si è svolto sabato 17 gennaio. scatenato aLa Zanzara su Radio 24 parla di preservativi e dice: “Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento”. Quando i conduttore Giuseppe Cruciani eDavid Parenzo gli hanno notare che i condom salvano dall’Aids, lui risponde così: “No, è solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. I preservativi – prosegue Adinolfi - abbassano il piacere e interrompono il momento. Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato. Lo trovo capisco il valore. E ancora: “La malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare” Ma non bisognerebbe distribuire i condom nelle scuole, insistono i conduttori?: “Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo”. E poi scatenato sui rapporti tra uomo e donna: “La condizione ideale – dice ancora Adinolfi - è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità”. Non solo. Adinolfi aggiunge: “La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse”.
da liberoquotidiano.it
Una cosa a Mario Adinolfi va riconosciuta.
Ha del talento, smisurato direi.
Anche perche’ inanellare una cosi’ corposa quantita’ di minchiate in una manciata di righe non e’ per niente facile.
Mario Adinolfi, giornalista ed ex deputato pd organizzatore del convegno di famiglia tradizionale che fa affermazioni dalle quali avrebbe preso le distanze anche la Dc anni 80 e Rauti in tutte le sue stagioni.
Partiamo dalla crociata anti preservativo che trovo al limite del delinquenziale.
"Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento”
Mancherebbe giusto che dicesse che gli manca il fiato quando lo indossa e avrebbe fatto tombola.
Unica affermazione a cui mi sentirei di credere scientificamente, probabilmente quando si eccita gli cambia anche la taglia del Borsalino, ma lasciamo stare che non stiamo parlando di moda.
La sua marcia verso il sesso libero da barriere non si interrompe neanche quando la parola AIDS fa capolino nel discorso.
“No, è solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. I preservativi – prosegue Adinolfi - abbassano il piacere e interrompono il momento. Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato…” “La malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare”
E qui il deliro diventerebbe comico se non fosse tristissimo.
Neanche in un copione cinematografico scritto per una suora fondamentalista sarebbe accettabile.
A parte lo sproloquio sull’Africa e la sua promiscuita’ sessuale che andrebbe arginata a suon di catechismo e prese di coscienza mi par di capire, e all’affermazione per cui lui non lo avrebbe mai usato neanche quando era giovane e scapestrato, il top lo raggiunge con la malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare.
La domanda che gli farei e’ semplice ma ci credi Adinolfi? Ci credi davvero alle stronzate che dici o stai cercando un posto da iena a scherzi a parte?No perche’ se ci credi la patria potesta’ potrebbe essere a rischio o almeno dovrebbe.
Ma se ci sono camionate di mogli contagiate dai propri mariti e viceversa, se il tradimento e’ una pratica diffusa tanto quanto la tombola a Natale cosa proponi? Dei chip sottopelle che rivelino gli spostamenti? Dei kit in stile RIS che evidenzino dei pregressi coiti prima della copula?
E come la mettiamo con chi, convinto, si e’ fidato ed ha sbagliato? Giusta pena per non aver fatto le dovute ricerche approfondite?
A questo punto gli si para davanti il problema giovanile che senza nessun dubbio, come mi dan soddisfazione quelli che non dubitano mai, liquida cosi’
Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo
E qui dimostra che non so solo si puo’ vivere con le mitiche fette di salame sugli occhi ma che lui ha scoperto l’evoluzione della pratica e sugli occhi ci fa stare anche un paio d’etti di San Daniele, hai visto mai la santita’ aiuti le povere anime vittime dei piaceri carnali inadeguati.
E visto che l’importante negli articoli e’ la chiusa non puo’ esimersi e cala l’asso.
“La condizione ideale – dice ancora Adinolfi - è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità”. Non solo. Adinolfi aggiunge: “La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse”.
La condizione ideale e’ quella di avere un solo uomo e una sola donna tutta la vita.
E sticazzi no? E perche’ non un uomo e una donna che si amano con passione e dedizione per sempre…forever and ever, vivendo felici e contenti…
Dopo questa chicca degna dei fratelli Grimm parla di mogli cristiane sottomesse.
Ricordo che non e’ un fondamentalista dell' opus dei a parlare ma un giornalista ex Pd, che pero’, non volendo sembrare eccessivo, tributa alla moglie sottomessa il ruolo di pietra fondamentale su cui edificare la famiglia.
E qui non si capisce bene, visto il tono dell’intervista, se sia da intendersi come un suggerimento alla calcificazione della stessa sotto il pavimento della cantina.
Caso mai ci fosse poco chiaro pero’ spiega proprio il termine e sottolinea che sottomessa significa messa sotto, condizio sine qua non per la riuscita del progetto famiglia.
L’ultima frase e’ sibillina, vuol un po’ destabilizzare, immagino, dice infatti che sottomessa e mite non e’ sinonimo di non uguaglianza….ma pensa, avevo capito il contrario, saro’ ignorante!
Ecco a questo punto non credo di aver piu’ nulla da dire su di lui, a parte che credo e spero abbia dei grossi problemi di comunicazione.
Quello che mi turba e’ il perche’, perche’ lasciare che certe cose vengano dette davanti ad un microfono, perche’ dar loro rilevanza e diffonderle? Che facciano scalpore e’ ovvio, che accenderanno gli animi ancor di piu’, che provocheranno sdegno e’ sicuro.
E allora perche’?
Io ho sempre pensato che i giornalisti manipolassero le notizie e le informazioni a loro piacimento per uno scopo preciso, adesso mi viene il dubbio che siano a loro volta pedine dei padroni della scacchiera che ci vogliono tutti contro tutti, con gli animi infiammati e distratti dal cumulo di notizie e posizioni inaccettabili che ci propinano.
Com’e’ che si dice divede et impera?
Chiuderei con un piccolo e molto personale consiglio per la figlia 19enne del sig. Adinolfi.
Tesoro se mai non ti riuscisse di arginare i tuoi impulsi e non ti fosse possibile mantenerti casta e pura per il tuo sposo, altrettanto casto e puro o in possesso di regolare test hiv negativo, mi raccomando, evita come la peste gli scapestrati come tuo padre che hanno il brutto vizio di lasciare alle buone ragazze cristiane miti e sottomesse tutte le responsabilita’ del caso.