“Lascia giudicare le donne agli uomini, quello che per voi e’ bello spesso non lo e’ per noi” queste sono le sagge parole del mio papa’, figo vero?
Ecco forse ci avrei creduto un po’ di piu’ se non me le avesse dette, nei lontani anni 80, mentre infido decretava che era inutile che io e mia mamma sbavassimo sul televisore, tanto i modelli della pubblicita’ di Cerruti 1881 erano tutti gay.
Ditemi che qualcuna di voi la ricorda, era una sfilata in passerella, tutti vestiti di bianco, tutti vestiti da uomini, ai tempi si poteva ancora e non erano obbligati all’ambiguita’, tutti con il Borsalino candido e dei denti da reclame della Durban’s.
Comunque la verita’ di base resta: uomini e donne hanno canoni completamente differenti per giudicare l’aspetto fisico.
Storica l’affermazione di mio marito quando, nel momento per me piu’ glorioso fisicamente parlando, allungo’ una mano a letto e, mettendomela sul fianco, la ritiro’al volo dicendo: che senso! Le ossa!.
In effetti gli uomini non sono come noi, loro non giudicano gli altri uomini…oddio non tutto degli altri uomini, ma su qualcosina han da dire…
Ad esempio, noi ragazze, guardiamo la faccia, le gambe, l’abbigliamento…raramente facciamo commenti sulle tette, devono essere proprio enormi o assenti ingiustificate per spingerci a prendere una posizione e comunque anche li’…se non sono esposte con arroganza ci interessa poco.
Gli uomini…beh….
L’altro giorno un’amica, fine provocatrice, commento’ il clamore sullo spogliarello di Rocco Siffredi all’isola dei Famosi, scrivendo su facebook alle donne.
Il post era piu’ o meno questo: ragazze tranquille tanto ce l’ha esattamente come quello dei vostri mariti/amanti/fidanzati interinali, quindi rilassiamoci.
E da li’ il delirio.
Tanti, ma tanti davvero, uomini a disquisir di misure.
Meglio lungo, no largo, non troppo, non poco,bisogna saperlo usare, bisogna usarlo sapendo e via cosi’ di centimetri in circonferenze, con una padronanza dell’argomento che ha fatto sorger dei dubbi.
E da qui l’esigenza di far un poco di chiarezza.
Tanto ormai son venuta ai patti col fatto che posso parlar di sentimenti finche’ voglio, ma piaccio assai di piu’ quando li mando a farsi una tisana e lascio che scendano i calzoni.
Quindi cari uomini parliamo un pochino.
Parliamo di aspettative.
Non che io sia una’esperta in materia si contano sulle dita di una mano e avanzano anche, ma noi donne un pochino tra noi ci confessiamo, certo non lo facciamo al bar e selezioniamo con chi farlo, ma sappiate, la prossima volta che state raccontando particolari spinti, che potrebbe esserci qualcuno che parla delle vostre defalliance opportunamente tralasciate, ovviamente senza malizia ma solo per un calo di fosforo che voi non mentireste mai su una cosa del genere, e’ chiaro.
Partiamo dicendo che per case diverse servono arredamenti differenti e quindi una regola non c’e’.
Detto questo, pero’, quella storiella che vi raccontiamo, quando vi vediamo tristi e un po’ abbattuti, che le dimensioni non contano e che l’importante e’ saper cosa fare e che comunque quando c’e’ il sentimento c’e’ tutto, e’ pari a quando, uscite dal camerino, vi chiediamo come stiamo e voi fate due conti su cosa sia meglio dirci: la verita’ con conseguente crisi isterica nostra, o una pietosa bugia cosi’ da poter andare tranquillamente a casa che tra mezzora inizia il derby.
Quindi, ricapitolando, a parte una misura che abbia, almeno sindacalmente, un perche’ non ci sono regole fisse e quindi tana liberi tutti, e la scelta del detto ovviamente non e’ a caso.
Adesso pero’ anche voi, voi che avete dimensioni di tutto rispetto e lo sapete, visto che son anni che guardate sotto le docce dopo il calcetto e conoscete esattamente gli standard anatomici base, non sentitevi cosi’ tranquilli.
Perche’ l’altra cosa, quella che bisogna sapere cosa farsene, anche quella e’ vera.
Storica la reazione di un amante a progetto di un’amica che, dopo averlo occasionalmente provato per una notte in giovane eta’ si dimentico’ completamente di lui.
Dopo anni accorgendosi di cio’ lui non si offese per questo, ma bensi’ per interposta appendice, come avesse lei potuto dimenticare tali dimensioni proprio non lo concepiva.
Quindi per concludere, parafrasando le guru Salerno Squillo….siate uomini, oltre i centimetri c’e’ di piu’….
Ecco forse ci avrei creduto un po’ di piu’ se non me le avesse dette, nei lontani anni 80, mentre infido decretava che era inutile che io e mia mamma sbavassimo sul televisore, tanto i modelli della pubblicita’ di Cerruti 1881 erano tutti gay.
Ditemi che qualcuna di voi la ricorda, era una sfilata in passerella, tutti vestiti di bianco, tutti vestiti da uomini, ai tempi si poteva ancora e non erano obbligati all’ambiguita’, tutti con il Borsalino candido e dei denti da reclame della Durban’s.
Comunque la verita’ di base resta: uomini e donne hanno canoni completamente differenti per giudicare l’aspetto fisico.
Storica l’affermazione di mio marito quando, nel momento per me piu’ glorioso fisicamente parlando, allungo’ una mano a letto e, mettendomela sul fianco, la ritiro’al volo dicendo: che senso! Le ossa!.
In effetti gli uomini non sono come noi, loro non giudicano gli altri uomini…oddio non tutto degli altri uomini, ma su qualcosina han da dire…
Ad esempio, noi ragazze, guardiamo la faccia, le gambe, l’abbigliamento…raramente facciamo commenti sulle tette, devono essere proprio enormi o assenti ingiustificate per spingerci a prendere una posizione e comunque anche li’…se non sono esposte con arroganza ci interessa poco.
Gli uomini…beh….
L’altro giorno un’amica, fine provocatrice, commento’ il clamore sullo spogliarello di Rocco Siffredi all’isola dei Famosi, scrivendo su facebook alle donne.
Il post era piu’ o meno questo: ragazze tranquille tanto ce l’ha esattamente come quello dei vostri mariti/amanti/fidanzati interinali, quindi rilassiamoci.
E da li’ il delirio.
Tanti, ma tanti davvero, uomini a disquisir di misure.
Meglio lungo, no largo, non troppo, non poco,bisogna saperlo usare, bisogna usarlo sapendo e via cosi’ di centimetri in circonferenze, con una padronanza dell’argomento che ha fatto sorger dei dubbi.
E da qui l’esigenza di far un poco di chiarezza.
Tanto ormai son venuta ai patti col fatto che posso parlar di sentimenti finche’ voglio, ma piaccio assai di piu’ quando li mando a farsi una tisana e lascio che scendano i calzoni.
Quindi cari uomini parliamo un pochino.
Parliamo di aspettative.
Non che io sia una’esperta in materia si contano sulle dita di una mano e avanzano anche, ma noi donne un pochino tra noi ci confessiamo, certo non lo facciamo al bar e selezioniamo con chi farlo, ma sappiate, la prossima volta che state raccontando particolari spinti, che potrebbe esserci qualcuno che parla delle vostre defalliance opportunamente tralasciate, ovviamente senza malizia ma solo per un calo di fosforo che voi non mentireste mai su una cosa del genere, e’ chiaro.
Partiamo dicendo che per case diverse servono arredamenti differenti e quindi una regola non c’e’.
Detto questo, pero’, quella storiella che vi raccontiamo, quando vi vediamo tristi e un po’ abbattuti, che le dimensioni non contano e che l’importante e’ saper cosa fare e che comunque quando c’e’ il sentimento c’e’ tutto, e’ pari a quando, uscite dal camerino, vi chiediamo come stiamo e voi fate due conti su cosa sia meglio dirci: la verita’ con conseguente crisi isterica nostra, o una pietosa bugia cosi’ da poter andare tranquillamente a casa che tra mezzora inizia il derby.
Quindi, ricapitolando, a parte una misura che abbia, almeno sindacalmente, un perche’ non ci sono regole fisse e quindi tana liberi tutti, e la scelta del detto ovviamente non e’ a caso.
Adesso pero’ anche voi, voi che avete dimensioni di tutto rispetto e lo sapete, visto che son anni che guardate sotto le docce dopo il calcetto e conoscete esattamente gli standard anatomici base, non sentitevi cosi’ tranquilli.
Perche’ l’altra cosa, quella che bisogna sapere cosa farsene, anche quella e’ vera.
Storica la reazione di un amante a progetto di un’amica che, dopo averlo occasionalmente provato per una notte in giovane eta’ si dimentico’ completamente di lui.
Dopo anni accorgendosi di cio’ lui non si offese per questo, ma bensi’ per interposta appendice, come avesse lei potuto dimenticare tali dimensioni proprio non lo concepiva.
Quindi per concludere, parafrasando le guru Salerno Squillo….siate uomini, oltre i centimetri c’e’ di piu’….
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