
Perché non mi piace Morgan?
Troppo spocchioso, troppo arrogante, troppo so tutto io? Forse..
Fino a giovedì scorso sapevo solo che mi irritava profondamente, mi indisponeva e mi stimolava l’esternazione polemica.
E adesso forse ho capito come mai.
Morgan non mi piace perché a mio umile e ignorante parere, in fondo faccio parte del pubblico che si merita merda perché non capisce le sue scelte, è un falso anticonformista.
Mi pare uno che nel sistema ci starebbe eccome se solo il sistema se lo cagasse un pochino di più.
Nulla da eccepire sulla cultura.
Un pozzo senza fondo di nozioni, una conoscenza musicale infinita e una capacità di collegamento tra arte e musica da inchino profondo.
E devo anche ammettere che a volte sa essere affascinante.
Ma io son strana e non riesco a scindere le potenzialità dalla persona.
Sono una per la quale Maradona è stato un gran giocatore ma non potrà mai essere il più grande calciatore del mondo: troppo brutta la persona per esaltare la bravura.
E Morgan, che velatamente è fiero del suo essere di nicchia, del suo essere per intenditori, è bizzarro come si trovi bene nei confronti della grande popolarità, grande popolarità data esclusivamente dalla sua partecipazione come giudice al programma più azzeccato del decennio.
Avrà anche fatto cose pregevoli al di fuori di questo e si potrà anche asserire che non siano state giustamente promosse perché non considerate di massa, ma fatto sta che la massa è quella che decide.
Ma torniamo a lui e al suo ego strabordante.
Non sto a sindacare le assegnazioni fatte ai suoi cantati, credo più frutto della sua personalità alla ricerca della ribalta che della sua cura verso i ragazzi, che ha già evidenziato benissimo Fedez, ma mi voglio soffermare su due episodi accaduti giovedì che ho trovato illuminanti.
Il primo durante i commenti al brano, affidato a Lorenzo da Fedez, Un blasfemo di De Andrè.
Morgan inizia dicendo che conosce bene la canzone perché LUI ne ha fatto una cover, anzi l’ha fatta dell’album al completo qualche anno fa.
E potrebbe anche passare se non fosse che a questo punto una mano da fuori allunga verso di lui i citato album, e lui come a scacciare una mosca minimizzi, assì…te lo regalo.
Ora io non so quante copie dell’album siano state vendute, mettiamo anche che si tratti di un milione, quante probabilità ci sono che qualcuno abbia proprio quel cd in mano nel momento in cui lui fa un commento che non dovrebbe avere copione? Quindi non mi pare azzardato pensare che tutto fosse programmato, anche la finta noncuranza con cui viene regalato. (che poi se lo regali è tuo e quindi perché l’aveva lui da mostrarti? Mah, non capisco. Che sia vero che il pubblico è imbecille?)
L’altro momento topico è stata la presentazione dei Komminuet e del brano di Gainsbourg.
Attacca parlando di censura e del suo essere stato licenziato e bannato da Sanremo, altra cosa un pochino troppo nazional popolare se vogliamo accostarla alla sua lungimiranza artistica, per le dichiarazioni fatte a Vanity Fair.
«Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) perché non ho voglia di tirare su l'intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura».
Dice che dopo questo l’hanno catalogato un cattivo maestro, chissà come mai, mentre esprimeva un’opinione e sottolinea che quel cattivo maestro vorrebbe aprire una scuola di musica.
Di nuovo LUI in primo piano, non si sa se a chiedere sovvenzioni per la scuola, sarò cattiva ma l’ho pensato, o a dimostrare di non essere un cattivo maestro.
Come se aprire una scuola di musica fosse di per sé una garanzia di bontà d’intenti.
Non so, sarò retrograda, bigotta, conformista e noiosa ma credo che in tutte le scuole non si vada solo per imparare una materia, ma per crescere e mi chiedo come si possa crescere con qualcuno che dà per scontato di avere il verbo in mano e chi non capisce è pirla.
Ma in fondo già l’anno scorso aveva fatto un mezzo scivolone col raffinatissimo Mika che, sentendosi accusare di amare musica da festa adolescenziale, aveva risposto nel suo meraviglioso italiano Ma como se continui a chiedermi di fare disco con te.
Certo è che in questa stagione il caro Morgan era già parso un po’ teso, è stato per anni il giudice più amato e vedersi insediare dal talentuoso ragazzino tatuato è stato un duro colpo e così ha sbroccato e offeso il pubblico reo di non aver avuto uno svenimento mistico per l’orgasmo musicale dei Komminuet dopo l’affronto alla canzone del cavallo a dondolo, costata l’eliminazione ai bravissimi Spritz.
Ma il pubblico e la massa se la insulti ti cazzia e via anche il duo a rischio eliminazione.
E qui il colpo di genio, elimina gli Spritz, su cui non puntava più da settimane, e come un tronista qualunque lascia la giuria sbattendo la porta.
Purtroppo credo che tornerà anche stavolta e che il pubblico per almeno un paio di puntate potrebbe scegliere di salvare i suoi ragazzi, bravi ma non da vittoria finale.
Forse…
Perché come ha giustamente fatto notare la signora Maionchi con un’azzeccata citazione, bisogna sempre essere un passo davanti al pubblico e non due, anche perché aggiungo io, che a finezza con Mara ci si spiccia casa a vicenda, se sei due passi avanti fanno in tempo a metterti a fuoco bene e così tanta gente alle spalle…beh potrebbe fare male…
Troppo spocchioso, troppo arrogante, troppo so tutto io? Forse..
Fino a giovedì scorso sapevo solo che mi irritava profondamente, mi indisponeva e mi stimolava l’esternazione polemica.
E adesso forse ho capito come mai.
Morgan non mi piace perché a mio umile e ignorante parere, in fondo faccio parte del pubblico che si merita merda perché non capisce le sue scelte, è un falso anticonformista.
Mi pare uno che nel sistema ci starebbe eccome se solo il sistema se lo cagasse un pochino di più.
Nulla da eccepire sulla cultura.
Un pozzo senza fondo di nozioni, una conoscenza musicale infinita e una capacità di collegamento tra arte e musica da inchino profondo.
E devo anche ammettere che a volte sa essere affascinante.
Ma io son strana e non riesco a scindere le potenzialità dalla persona.
Sono una per la quale Maradona è stato un gran giocatore ma non potrà mai essere il più grande calciatore del mondo: troppo brutta la persona per esaltare la bravura.
E Morgan, che velatamente è fiero del suo essere di nicchia, del suo essere per intenditori, è bizzarro come si trovi bene nei confronti della grande popolarità, grande popolarità data esclusivamente dalla sua partecipazione come giudice al programma più azzeccato del decennio.
Avrà anche fatto cose pregevoli al di fuori di questo e si potrà anche asserire che non siano state giustamente promosse perché non considerate di massa, ma fatto sta che la massa è quella che decide.
Ma torniamo a lui e al suo ego strabordante.
Non sto a sindacare le assegnazioni fatte ai suoi cantati, credo più frutto della sua personalità alla ricerca della ribalta che della sua cura verso i ragazzi, che ha già evidenziato benissimo Fedez, ma mi voglio soffermare su due episodi accaduti giovedì che ho trovato illuminanti.
Il primo durante i commenti al brano, affidato a Lorenzo da Fedez, Un blasfemo di De Andrè.
Morgan inizia dicendo che conosce bene la canzone perché LUI ne ha fatto una cover, anzi l’ha fatta dell’album al completo qualche anno fa.
E potrebbe anche passare se non fosse che a questo punto una mano da fuori allunga verso di lui i citato album, e lui come a scacciare una mosca minimizzi, assì…te lo regalo.
Ora io non so quante copie dell’album siano state vendute, mettiamo anche che si tratti di un milione, quante probabilità ci sono che qualcuno abbia proprio quel cd in mano nel momento in cui lui fa un commento che non dovrebbe avere copione? Quindi non mi pare azzardato pensare che tutto fosse programmato, anche la finta noncuranza con cui viene regalato. (che poi se lo regali è tuo e quindi perché l’aveva lui da mostrarti? Mah, non capisco. Che sia vero che il pubblico è imbecille?)
L’altro momento topico è stata la presentazione dei Komminuet e del brano di Gainsbourg.
Attacca parlando di censura e del suo essere stato licenziato e bannato da Sanremo, altra cosa un pochino troppo nazional popolare se vogliamo accostarla alla sua lungimiranza artistica, per le dichiarazioni fatte a Vanity Fair.
«Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) perché non ho voglia di tirare su l'intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura».
Dice che dopo questo l’hanno catalogato un cattivo maestro, chissà come mai, mentre esprimeva un’opinione e sottolinea che quel cattivo maestro vorrebbe aprire una scuola di musica.
Di nuovo LUI in primo piano, non si sa se a chiedere sovvenzioni per la scuola, sarò cattiva ma l’ho pensato, o a dimostrare di non essere un cattivo maestro.
Come se aprire una scuola di musica fosse di per sé una garanzia di bontà d’intenti.
Non so, sarò retrograda, bigotta, conformista e noiosa ma credo che in tutte le scuole non si vada solo per imparare una materia, ma per crescere e mi chiedo come si possa crescere con qualcuno che dà per scontato di avere il verbo in mano e chi non capisce è pirla.
Ma in fondo già l’anno scorso aveva fatto un mezzo scivolone col raffinatissimo Mika che, sentendosi accusare di amare musica da festa adolescenziale, aveva risposto nel suo meraviglioso italiano Ma como se continui a chiedermi di fare disco con te.
Certo è che in questa stagione il caro Morgan era già parso un po’ teso, è stato per anni il giudice più amato e vedersi insediare dal talentuoso ragazzino tatuato è stato un duro colpo e così ha sbroccato e offeso il pubblico reo di non aver avuto uno svenimento mistico per l’orgasmo musicale dei Komminuet dopo l’affronto alla canzone del cavallo a dondolo, costata l’eliminazione ai bravissimi Spritz.
Ma il pubblico e la massa se la insulti ti cazzia e via anche il duo a rischio eliminazione.
E qui il colpo di genio, elimina gli Spritz, su cui non puntava più da settimane, e come un tronista qualunque lascia la giuria sbattendo la porta.
Purtroppo credo che tornerà anche stavolta e che il pubblico per almeno un paio di puntate potrebbe scegliere di salvare i suoi ragazzi, bravi ma non da vittoria finale.
Forse…
Perché come ha giustamente fatto notare la signora Maionchi con un’azzeccata citazione, bisogna sempre essere un passo davanti al pubblico e non due, anche perché aggiungo io, che a finezza con Mara ci si spiccia casa a vicenda, se sei due passi avanti fanno in tempo a metterti a fuoco bene e così tanta gente alle spalle…beh potrebbe fare male…