Amenità Varie... ma anche no
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Amenita' varie...
​ME, MCSTEF , I and fiftynani

McSTEF: BREAKING NEWS

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LA BETTY NON SI è MAI DIVERTITA COSì TANTO
Parte fondamentale della FiftyNani è sicuramente la McStef.
Lo so sto cominciando a parlare in terza persona come un Mago Otelma qualsiasi, ma non è, in questo caso, un delirio di onnipotenza, è proprio un tripolarismo destabilizzante, una cosa che, se l'anno non passa in fretta, mi ritrovo con più personalità di James McAvory in Glass.
Comunque sono giorni che la McStef mi tira l'angolo del maglione, anzi dire mesi.
Per lavoro ho scoperto una cosa che ha del mistico: le notizie di Virgilio.
Ora credo che scavando a fondo, sotto la scrivania di uno dei redattori, potremmo trovare un tunnel che sbuca comodamente nel terzo bagno da sinistra dell'ala ovest di Buckingham Palace.
Mamma mia se piacciono gli intrighi di corte a Virgilio.
Che poi se vogliamo è sempre stato un pochino il suo mestiere, qualche annetto fa spingeva Dante a scoprire le nefandezze di guelfi ghibellini e corti sparse per lo stivale, adesso ovviamente ripiega sull'unica casata degna di gossip.
Per anni i fratelli Ranieri ci han fatto sognare, per poi imborghesirsi e figliare con nuotatrici a caso.
Ma loro no, loro non mollano, su di loro si sogna sempre.
E così, a poco dalla nascita delle, si dice, due gemelle del rosso e l'americana, la Mc mi spinge per darvi notizie a caso.
E quindi la parola a lei.  CONTINUA QUI
TAG MCSTEF


fifty nani, buona la prima

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E siamo al primo post dell'anno, l'anno dei 50, preparatevi che con 'sta storia vi faccio due palle che non ne avete un'idea.
Non per esorcizzare, che cosa c'è da esorcizzare, i 50 non sono un demone recuperato in uno scavo in Iraq e io non sono sicuramente Linda Blair.
I 50 mi fan sorridere, mi fanno tenerezza, mi mettono allegria.
Un po' perché coi geni che ho, arrivarci senza intoppi, è già un bel traguardo, un po' perché mi sdoganano un sacco di cose.
Io sono sempre stata per la battuta a qualunque costo, ma faceva strano, prima ero incasellata come bambina che non sa stare al suo posto, poi come ragazza con la lingua troppo lunga, dopo come una che vuol far la brillantona, adesso, finalmente, posso archiviare la cosa sotto molteplici caselle:
rincoglionimento precoce, menopausa latente, filtri cerebrali impolverati che drenano qualsiasi cosa.
Uno spettacolo. continua



senza speranza

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Se c'è una cosa che ho capito dal matrimonio dei duchi del Sussex è che noi donne siamo delle pazze votate al sacrificio.
Delle mentecatte proprio.
Senza speranza e senza assoluzione.
Questa settimana la bandiera davanti al corteo la porta quella disgraziata di Chelsy, l'ex del rosso.
Ora sia chiaro a tutte, una volta per tutte, al matrimonio dell'ex non si va, mai, a meno che non ti sia sposata prima tu, abbia un marito da sballo, non sia ingrassata neanche di un etto e la mattina ti svegli ancora come quella gran culo di Cenerentola, il giorno dopo aver detto sì e buttato fuori a calci matrigna e sorellastre. continua qui
tag amenità...forse


H&M: YOU'RE AMAZING...AMAZING

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"Sei bellissima...bellissima"
In fondo non ci vuole tanto, bastano 4 parole, in italiano ancora meno, per trasformare un banale Duca del Sussex, titolo che già vantano due pub nella sola Londra, nel più sfavillante dei principi azzurri.
Dopo il principe indifferente e la principessa triste, dopo i principi belli, responsabili e consapevoli (cara Kate) é il loro momento, il duca e la duchessa innamorati.
Che lui lo sia è palese, lo capirebbe anche un sasso sordo cieco e muto, quando ha sentito la marcia nuziale ho temuto che gli venisse un infarto, cosa che avrebbe gettato ombre sulla sorte degli uomini vicini alla bella Meghan.
Harry prima ha deglutito, poi boccheggiato, infine tremato.
E il mio cuore Harmony ha avuto un sussulto. CONTINUA QUI
TAG McStef


MEGHAN, DOLCE MEGHAN.

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Va detto, sono pazza di Meghan Markle.
E come potrebbe essere altrimenti.

Come puoi non amare alla follia una che sabato si sposa con un vestitino da 300 mila sterline, penny più penny meno, mille mila invitati, di cui parleremo più avanti e che, nel curriculum vitae, prima di conoscere il rosso vantava tra le abilità: dj, spogliarellista, massaggiatrice?
Vuoi che non serva una dj, ad allietare gli Winsor, nelle lunghe serate invernali?



Ma non è solo per questo che mi sta simpatica, mi piace perché è come la bella del paese, quella che ha vinto miss Lurate Caccivio nel '99, quella che se avessi voluto me la sarei fatta, quella che era mia amica ma poi si è montata la testa, che quando ha una botta di culo e si sposa bene, le si rivolta contro anche il cane del vicino, il parroco e la panettiera. CONTINUA QUI  tag McStef



one, two, three...prince!!!!

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Sì sa, three is the magic number.
La mia dolce Kate ha così sgravato per la terza volta.
Pare che la duchessa fosse in travaglio da ore, ma l'idea che nascesse lo stesso giorno della Queen, che God deve Save, non piaceva ai più.


Non piaceva a lei, Betty, che è arrivata a 92 anni sopportando una corona, un marito ornamentale, quattro figli con il carisma di un pudding fuori stagione e due nuore da cui non sarebbe uscita viva nessuna suocera, a parte lei, è certa di essersi meritata one fucking day tutto per sé.
Non piaceva a George per problemi legati al calcolo delle probabilità, non voglia il cielo che il piccolo erediti la longevità della nonna e la possibilità che succeda a lui e alla nana.
Anzi Baby G. spingeva perché nascesse oggi, festa di San Giorgio, vuoi mettere la pressione psicologica sul piccolo sapendo che ad ogni compleanno ci sarà un regalo, legittimo, anche per fratellone e che comunque prima di lui festeggiavano già la bandiera?
Ovviamente per ora il neonato è “ehi tu numero 3” o, come lo chiama George, essendo l'infante il quinto in linea di successione, Chanel.
continua qui

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LA SINDROME DI MATRIX

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Io vado per sostituzioni.
Funziono così, passano gli anni e sostituisco una cosa con l'altra.
Genere musicale, maglione feticcio, rito propiziatorio, psicosi.
Prima mi chiedevo se quello che stavo per mangiare potesse essere, in un mondo parallelo in cui truccavo leggi e mischiavo carte, in qualche modo considerato dietetico, adesso mi accontento che sia senza lattosio.
Ho praticamente rimpiazzato la ritenzione idrica con la fermentazione addominale.
Ma la sostituzione più eclatante è essere passata da ammorbare, Lui e i figli, chiedendo allarmata: ma sono più grassa o più magra di quella lì? A domandare, inorridita: 
ma quella lì ha due anni meno di me? Dimmi che non sono così, perché non esco più di casa!
Visto che, come sempre, per capire le cose devo scriverle, la prima conclusione a cui sono arrivata rileggendo, è che devo chiedere scusa, possibilmente inginocchiata sui ceci, che comunque son fonte di proteine vitamine, alla mia famiglia.
Terrorismo psicologico.
Ecco a cosa vi sottopongo: terrorismo psicologico. CONTINUA QUI
tag amenità varie

COME TI GESTISCO LO SMOLLO

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Ci sono dimenticanze che diventano un segno.
Un segno per farti capire che non è una storia che puoi liquidare in 10 righe, perché trascende la notizia, la amplifica, la fa diventare quello che è destinata ad essere: un occasione d'insegnamento profondo.
Non per noi, per carità, noi abbiamo già ampiamente dato, ma per le nostre figlie, amiche giovani, nipoti, ma anche zie con velleità da gossip girl, nonne che non hanno mai imparato la lezione, ma quel centro anziani lì, dove vanno a giocare a bingo e ballare il liscio, può nascondere delle insidie.
 E' quindi per questo che, incoscientemente, non ho inserito la notizia nel post di 2 giorni fa, adesso l'ho capito e rimedio... continua qui
tag amenità...forse

cara libel

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Avete presente quelle persone che vi ispirano, che vi stimolano la creatività?
Tipo che voi state alla cucina come Sgarbi alla diplomazia, ma quando arriva lui o lei, Benedetta Parodi scansati, che ti faccio vedere io come si cucinano 18 portate in 25 minuti.
Perché sapete che sarà contento, che sicuramente, anche se risultasse tutto una merda immonda, vi gratificherà dicendo che i colori son proprio belli e come esperimento d'avanguardia visiva è il massimo, e inizierà a cercare il numero del Moma di New York perché è inconcepibile che l'umanità si possa perdere cotanta bellezza.
Ecco io son fortunata, di persone che mi stimolano ne ho molte, che chiamerebbero il Moma, ma anche solo il Maga di Gallarate, una. continua qui
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DI SEGNI, GINECOLOGI E PRESE PER IL CULO

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Ci son cose che non si possono spiegare.
Non si possono spiegare perché vanno oltre ogni logica terrena.
I cerchi nel grano, l'amore per i cavolini di bruxelles, perdonare ad libitum il fidanzato traditore, le diete a cui ci sottoponiamo per perdere 5 chili, facendoci venire un umore di merda e una tristezza atavica, e il tifo calcistico.
Come si possa essere così incredibilmente devote a una bandiera e a undici uomini in mutande, ha a che fare più con la fede che con la ragione.
Perché se usassimo la ragione dopo 12 minuti altaleneremmo tra lo schifato e il divertito passando per la compassione.
Partiamo dallo schifato. CONTINUA QUI



oops! i did it again

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L'ho fatto di nuovo, ebbene sì, nonostante non ne fossi per niente convinta, nonostante sapessi a cosa andavo incontro, non ho resistito e l'ho rifatto.
Devo dire che la colpa è anche della mia fiducia incondizionata per i segnali.
Li vedo ovunque e se non li vedo li cerco, son fatta così, baro.
Lui che mi propone un cinema a San Valentino, ecco a ben vedere questo avrebbe dovuto essere un segnale avverso, ma tant'è, unico film papabile un musical, che avrebbe condannato il mio matrimonio ad una fine prematura e a un divorzio per colpa, e le parole della cassiera: abbiamo solo posti in terza fila partendo dallo schermo.
Praticamente in braccio a Mr.Grey e con una visione nitida delle mutande di Anastasia.
Esattamente come per le sfumature di grigio, vuoi non vederci un segno del destino?
E allora che Nero sia.
Ma andiamo con ordine.
Li avevamo lasciati ognuno per gli affari suoi, con lei che all'ultima scudisciata sul culo dice no, non tanto per la scudisciata ma perché lui era parso divertirsi assai.
Titoli di testa e interno notte.
Come mi pare nel libro, sì li ho letti tutti, partiamo con gli incubi di Grey.
Casa squallida, percosse alla madre biologica, un bruto che lo strattona e chissà altro, perché sia chiaro a tutti fin sa subito che lui ha le sue belle attenuanti.
Mica si diventa sadici, per sua stessa ammissione, ci si diverte a picchiare e scopare donne che somigliano a tua madre morta da bambino così...gratis.
...ecco il film dovrebbe finire qui con un T.S.O. per il ragazzo e un'allontanamento coatto da Seattle per lei. continua qui

ADOLESCENTI VS LAVATRICE 

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Lo so ci sono insegnamenti più importanti da dare.

Cose esistenziali che possano formare lo spessore etico e morale, dare una connotazione sociologica e un aiuto per una corretta collocazione sociale...
Anche se...in effetti potrebbe rientrare nell'ultimo campo: collocazione sociale.
Intesa più che altro come capacità di relazionarsi con gli altri e soprattutto preservare la propria esistenza, perché dagli e dagli , prima o poi, non è detto che un flacone di Dixan non arrivi tra capo e collo, e si sa che noi donne preferiamo le confezioni famiglia.
Quindi poche pratiche indicazioni per figli adolescenti e pre adolescenti, se siete fighe anche tarda infanzia, su come fare in modo che ogni carico di lavatrice non provochi un travaso di bile, e conseguente desiderio inconsulto di occultare il vostro maglione preferito, alla genitrice.


1- lo so tesori carissimi, siete molto impegnati, non è facile per nulla riuscire nella stessa giornata a: rendere permanente la lesione a falangi trapezio e scafoide a furia di doppi clic frenetici sulle foto di Instagram; CONTINUA QUI

pokémon go? ma anche sì!

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Partiamo da un assioma insindacabile.
Se uno è diventato deficiente e gira come un ebete per ore cercando Pokémon, partiva sicuramente avvantaggiato e Pikachu e compagnia bella non ne hanno colpa alcuna.
I fenomeni come questo mi incuriosiscono tutti.
Sarà che non ho la presunzione di pensare di essere più furba di milioni di persone che han deciso di scaricare un app, sarà che hanno sempre un fondo di antropologico che è alla base della evoluzione o involuzione della specie o semplicemente perché devo capire, fatto sta che non prendo mai posizioni a prescindere.
Avendo il telefono più performante della famiglia e, fino a qualche giorno fa, l'unico in grado di supportare l'applicazione, ho scaricato Pokémon go.
Infondo, che sia per la prova costume piuttosto che per trovare un modo di abbandonare un gruppo whatssapp con minime ripercussioni sociali, son qui per rendermi utile e darvi la mia, non richiesta, versione dei fatti.
Ecco, adesso che ho capito come funziona, vorrei che qualcuno di quelli che dà allegramente del coglione a chi caccia animaletti virtuali, mi esponesse le motivazioni.
Anche perché credo si possa definire tempo speso a cazzo, quel tempo che altrimenti sarebbe usato per qualcosa di costruttivo. continua qui
tag Amenità....forse




la squeeze e la nana

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Cronaca dell'inizio di una convivenza: aspettative, umori e interpretazioni ad minchiam...

Giorno 1:
LA NANI: Ommadonnaoddioossignore, in stiva, come si fa, povera tesoro, cara lei, chissà come è spaventata e tutto questo traffico, se non arriviamo in tempo e si sente rifiutata? Esce dagli arrivi e non c'è nessuno per lei? E magari dice, va che culo, m'han portato via dalla terra più bella del mondo per venire in sto posto puzzolente e poi arrivano quando cazzo gli pare?
Dai sembra si sia sbloccata la tangenziale, lo dico alla Barbara che sta in ansia, no che poi me ne fa salire di più a me, la chiamo dopo. Oddio ommamma ossignore la stiva!!!!


SQUEEZE: però buona quella roba che mi han dato....nooooo ladydoggggg noooo cryyyyyy...finalmente han capito che sono una star, mica un boiler come Fusilla, quella casinara del rifugio, e mi han dato un mezzo di locomozione alla mia altezza, l'aereo! in fondo  ho uno stacco di coscia che la Cambell se lo sogna e se ne sono accorti, mi mandano a Milano, happyhour, sfilate, afterdinner...certo che iniziare subito a sballarmi mi pare un filo troppo metodo Stanislavskij....nooo ladydooogggg  no cryyyy  continua qui

tag Su di me su di noi  



PSYCHIATRIC PERSONAL SHOPPING

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“ma capita solo a me che ci son giorni che comprerei anche la commessa e giorni in cui mi crea problemi acquistare anche le calze da jogging?”


Questa può sembrare una semplice domanda, invece è la domanda. È una richiesta di sorellanza, un grido disperato lanciato da una naufraga seduta su una catasta di t-shirt e vestitini a fiori, che non sa se comprare tutto, sperando di alzarsi domani sentendosi Belen inside o chiedere scusa alla commessa per il devasto e infilarsi nel bar davanti per un caffè triplo amaro con una montagna di panna montata, che resta sempre un'ottima scelta tra virtù e peccato.
Ecco il mio consiglio spassionato è quello di urlare Caffèèèèèè direttamente dal negozio mentre scappate, chiedendo pietà alla malcapitata che sappiate vi odia e dovrà risistemare tutto, firmadole al volo un non tornerò mai più lo giuro col sangue.
Perché mai, dico mai, fare acquisti sotto l'onda dei sentimenti.  continua qui

va dove ti porta la cistifellea

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Ho bisogno dell'aiuto di una scrittrice, nonché donna che stimo a manetta, non che conoscitrice ed estimatrice dell'animo umano!
Ci sono tante persone che penso possano rispondermi in modo interessante, ma forse solo tu sei così "scema" (!) da capire che è una domanda seria!
Mi chiedevo...
Noi diciamo che si ragiona con il cervello!! Ma è vero, anche da un punto di vista... (Non so che aggettivo usare... Anatomico, scientifico, medico...) direi... Fisico!!
Ma perché diciamo che si ama con il cuore?
Perché batte più forte???
E allora quando facciamo le ripetute amiamo l'asfalto moooolto più di nostro marito e dei nostri figli???
Noooo, proprio non lo capisco perché è con il cuore che si ama, e non con lo stomaco, il fegato o la cistifellea!
"ha il cuore grande"... Fide, ma un cardiologo probabilmente ti direbbe che non è una gran bella cosa!!! Boh!
Aiutamiiiiiiiii
Notte cara, che la notte porta consiglio!


Che dire, non so se ringraziarti di più per lo “scrittrice”, per la “stima a manetta” accrescitivo, a manetta intendo, che non sentivo dall'86', o per il così “scema”, anche se devo che “donna” è già una bella iniezione di fiducia.
Ovviamente, tu che mi conosci bene, sai che quello che mi spinge da dentro è guadagnarmi lo “scema” e quindi andiamo. continua qui 
tag Dedicato a te



QUEL FETENTE DI INSTAGRAM

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È ufficiale lo sanno tutti...o almeno lo sanno quelli dai 18 anni in giù e quelli veramente social dai 18 in su: Facebook è un paese per vecchi.
Il veri ponti tra società e tecnologia sono Twitter e Instagram.
Anche lì un distinguo: più giovane Instagram, anche perché Twitter è abbastanza trasversale.
Perfetto... io odio profondamente Instagram e credo di aver capito perché non è terra d'adulti.
Certo potrei fare un'analisi antropologica anche un filino sensata parlando dell'inadeguatezza giovanile verso i contenuti scritti in favore delle immagini.
Perché, nonostante mia figlia tenti in tutti i modi di convincermi che su Instagram ci siano anche quelli, è assolutamente palese che i praticanti facciano doppi click ad michiam sulle foto con la stessa frenesia con cui il mangiavo le ciliege seduta sull'albero nel '79.
Si potrebbe parlare anche dell'apparire nei confronti dell'essere, le foto sono quasi tutte visibilmente ritoccate come a voler dare agli altri non la nostra realtà ma una Matrixoniana immagine residua che abbiamo di noi stessi.
Perché a furia di spianarci i fianchi, filtrarci, e sfuocarci ad arte ci convinciamo di essere esattamente quelli che propiniamo agli altri. CONTINUA QUI    
TAG Amenità...forse


un bacio in fronte e uno sulle labbra

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Si stava asciugando il viso, che già guidare con il riverbero del primo sole di maggio negli occhi non era impresa da poco, ci mancavano anche le lacrime.
Ma non è che ci potesse fare molto, ormai era rassegnata.
Le sue tracimazioni idriche oculari, sempre state copiose, con l'età stavano peggiorando, arrivando a sprofondare in abissi imbarazzanti.
La situazione precipitava se veniva a contatto con arti varie, leggere alcuni brani diventava impossibile senza lunghe pause, spese a deglutire, ma era la musica a fregarla su tutti i fronti.
Non servivano cose eccelse, bastava riconoscersi in un passaggio, in un sentimento, in un dolore, ed era il disastro.
Questa canzone poi era orologio: le note partivano e lei piangeva.
Era bellissima, ma soprattutto era “loro”.
Probabilmente era stata scritta per un amore tra adulti, ma vuoi mettere quanto era più persempre se riferita a lei e sua figlia?
C'era tutto. continua qui
tag Su di me..su di noi



la prego passi oltre...io l'ho fatto...

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Caro sig. People,
la ringrazio per la sua premura e per la sua lusinghiera considerazione, ma credo che questa cosa della bellezza Le sia scappata di mano.
Anzi penso proprio che la soggettività dell'avvenenza sia sfuggita di mano a tutti.
Ora va benissimo e siamo tutti d'accordo credo, sul fatto che un bel involucro senza nulla dentro non sia da augurare a nessuno, ma se parliamo di canoni estetici, senza altri fattori aggiuntivi, lo spazio di manovra diminuisca drasticamente.
Per questo Le chiedo di ritornare sui suoi passi.
Che io sia bella non lo nega nessuno, anche molto bella, diciamo che sapientemente apparecchiata faccio ancora la mia porca figura, ma da qui a decretare che sia la più bella del mondo, anche con tutta la fantasia di cui, un'attrice come me dispone, mi pare un attimo una presa per il culo.
Sì può dire culo in una lettera?   continua qui
Tag Amenità....forse

god save the bond queen!

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Davvero...90 son tanti perdiana.
E non 90 passati a Lurate Caccivio, con il mercato il giovedì e il bingo in parrocchia la domenica pomeriggio.
90 partiti con l'handicap e costellati di delatori.
Partiamo dall'inizio.
Elizabeth Alexandra Mary è figlia di un re minore.
Il papà si ritrova sul trono perché lo zio, più figo, più glamour e più spigliato, ha avuto la bella idea di abdicare per amore.
Quindi al figo glamour e spigliato si aggiunge romantico e spavaldo.
Ma è spigliato il termine che ci interessa, infatti il papino non spiccica mezza parola senza balbettare manco se gliela musica Morricone e quindi dopo peripezie varie si decide che il primo discorso radiofonico Lizzie lo fa a 14 anni, si dice rivolgendosi ai ragazzini durante la guerra, ma l'idea che finalmente gli inglesi possano capire qualcosa senza avere un attacco di labirintite incombe perfida. continua qui...
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miracoli e sovraesposizione 

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Oggi un'amica ridendo mi scrive che si aspettava da me un post sulle trivelle per capirne un po' di più.
Ora io di trivelle, trivellazioni e referendum ho capito pochino, come credo fosse nelle intenzioni di tutti: far capire poco.
Quindi Tiziana ti ringrazio per la fiducia, molto mal riposta, il mio grado di impegno sociale nelle ultime ore è più virato verso una disquisizione antropologica su miracolo e scienza.
L'essere umano è più portato a credere nei miracoli che non comportano approfondimento che nella genetica che spiegherebbe un sacco di cose?
Infatti se Sant'Antonio da Padova in questi giorni è al rinnovamento della santità per il figlio del miracolo a Caserta servono fondi per ricostruire una sala operatoria.
Credo siano passati pochi giorni, se non ore dai due eventi. continua qui
tag Amenità...forse



QUELLO CHE MI MANCA NON SONO I RICORDI....

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Perché ormai che mi manca non più una parola di conforto, buttata in mezzo ad un discorso a caso e neanche una cesta di panni profumati e stirati raccattati al volo, insieme ad un caffè condiviso.
Il conforto ho imparato a cercarlo altrove, sono adattabile e creativa e i ragazzi han capito che se le felpe non sono stirate ci si mette un maglione e che le lenzuola messe nel letto direttamente dai fili della biancheria sul balcone, hanno un profumo di pulito e una ruvidità che sa di erba appena tagliata e braccia stropiccianti, in cui una volta trovato il posto si può restare in eterno.
Dopo tanti anni non mi interessa neanche più sapere se sei fiera di me: lo so.
Non potrebbe essere altrimenti e non perché io sia eccezionale, ma perché mi hai sempre amato a prescindere, incentivato a prescindere, esaltato a prescindere, anche quando mi sgridavi.
Delusione non è una parola che avrei mai potuto sentire da te.
Ti saresti fatte talmente tante domande prima di pronunciarla che alla fine avresti lasciato perdere.
Mi hai sempre attribuito le mie vittorie e fatta carico delle mie sconfitte.
Ecco oggi quello che mi manca è farti gli auguri.
E al primo che mi dice ancora che tu mi senti e sei con me, faccio tanto di quel male che gli passa la voglia di tirar fuori le frasi fatte dai cioccolatini.
Mi manca per una volta svegliarti io, con una rosa sul comodino, nel giorno del tuo compleanno.
Mi manca insegnarti ad usare lo smartphone.
continua qui
TAG Su di me...su di noi

AVETE GIA' PERSO

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Ci vuole convinzione, inutile continuare a parlare solo di assassini e terroristi, cose che certamente sono: per farsi saltare in aria ci vuole convinzione.
Ci vuole una fede, una motivazione forte, ci vuole il coraggio delle proprie idee.
Sbagliate, certo; fondamentaliste, sicuro; terroriste, senza dubbio.
Credono di poter vincere, ma non hanno calcolato che non c'è niente da vincere, che non c'è storia non c'è partita: hanno già perso.
Possono farsi saltare a dieci per volta, due volte al giorno, possono spaventarci, renderci inebetiti dal terrore, ma hanno comunque già perso.
Non importa quanti infedeli riusciranno ad uccidere.
Gli altri sopravviveranno e certamente non si faranno convertire o soggiogare.
Se l'europa ha un pregio è quello di conoscere perfettamente la dittatura, la tirannia, il condizionamento etnico e il tentativo di sottomissione.
Lo conosciamo perché abbiamo lasciato che proliferasse più volte.
Ci siamo già fatti soggiogare e poi ci siamo svegliati, abbiamo lottato e sovvertito la nostra sorte.
Certo sarebbe meglio ci svegliassimo prima, ma probabilmente è una nostra caratteristica quella di abbassare momentaneamente la testa per poi rialzarla.

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tag Amenità varie...ma a volte anche no

fai così, da bravo, soffri in silenzio

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E niente, come dicevo a Fabrizio oggi, più ascolto la canzone che ha vinto Sanremo e più mi fa incazzare.
Per fare il bigino, è un dialogo tra padre e figlia, o almeno il padre apre il suo cuore alla figlia.
Lui è un fedifrago di quelli da manuale che per anni ha propinato all'amante la storia che, con mia moglie siamo come fratelli, infatti a volte mi vien da sopprimerla; che sì che tu mi capisci; no che lei non me la da più, ma ti giuro non la vorrei neanche impacchettata nell'abbonamento tribuna dell'Inter; ahhh se non ci fossero i bambini le avrei già detto arrivederci a lei e a quell'arpia di sua mamma.
Poi, perché fortunatamente siamo sceme ma non per sempre, l'amante gli fa ciao ciao o lui si caga addosso, funziona lo stesso, e tutto rientra nei ranghi. continua qui
tag Amenità...forse


DonnA a chi?

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Trovo Donne una generalizzazione inaccettabile.
Esattamente come lo è Uomini.
Mi repelle l'idea che le donne siano da celebrare in quanto donne, non è un merito acquisito, è un genere.
Quindi io oggi celebro alcune donne.
Celebro le donne che si rispettano.
Celebro le donne che rispettano le altre donne.
Quelle che riescono a non provare invidia, quella cattiva, che invidiare il culo di Belen, se non le si augura del male, è cosa buona e giusta.
Quelle che però dopo averlo invidiato sanno accettarsi o tentano di migliorarsi senza affannarsi troppo.
Quelle solidali ma non faziose, che dopo averti ascoltato ti offrono una spalla ma anche un punto di vista obbiettivo, perché viste da fuori non abbiamo mica sempre ragione né. continua qui

di caprio...un mojto per tutti

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Grazie, grazie grazie, veramente non posso crederci.

A pensarci potevo arrivarci prima, in fondo ho solo sbagliato animale, in passato ho puntato su un lupo quando era sul'orso che dovevo scommettere, a questo proposito volevo tranquillizzarvi, è tornato da Masha e sta benissimo  continua qui
TAG Amenità...forse


pillole di blog: la malinconia di un sabato mattina...

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...certe cose arrivano così senza preavviso, e vai a sapere se è un profumo a farle nascere, con i ricordi è spesso un profumo, o se invece un gesto, una sensazione, la ricerca di qualcosa che non trovi...ecco oggi nel mezzo di una mattina normale di un sabato qualunque, in una giornata invernale dopo una falsa promessa di primavera, mi sono trovata ad aver malinconia di un tempo in cui il resto alla cassa erano caramelle di zucchero... 
​qui                               

tag Pillole di blog

questo sì e questo no...

Cosa sia contro natura è il tema caldo di queste ore.
Sicuramente non è naturale l'obbligo alla fedeltà, fosse per me non lo sarebbe neanche per i cani, ci son certi padroni che meriterebbero solo morsi sul sedere, e  vivaddio  è stato tolto dal disegno di legge sulle unioni civili.
Certo sarebbe carino sapere cosa è passato per la testa a chi ce l'ha preso in considerazione a monte, chissà...di solito son brava ad inventarmi conversazioni assurde per spiegare decisioni bizzarre, ma giuro che in questo caso mi pare tutto troppo astruso. continua qui
tag Amenità varie ma a volte anche no


perchè sanremo è sanremo

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E finalmente anche quest'anno è arrivata la settimana del Festival!
Sono a Sanremo accompagnata da Nany McStef , inviata in esclusiva per Nabikiblob e la Swiffer, che nella terra delle ugole d'oro racconterà gli outfit, il trucco e parrucco dei partecipanti, per Stylettissimo.
E che ci faccio con queste due io? Semplice, mi accerto che la McStef non soffochi Claudia con un cuscino e che Claudia non chiuda la Nany in un armadio. Si detestano cordialmente.
Unico punto in comune: il ph.
Minchia se son acide, quindi bando alle ciance, stando attenta a dividerle senza toccarle, partiamo con il resoconto della prima giornata sanremese.
Si inizia benissimo, una carrellata di tutti i vincitori, da dove si evince che:
le canzoni che han vinto Sanremo agli albori erano pazzesche, che gli anni 80 sono stati il top e che da allora in poi la voglia di farla finita ingozzandosi di trofie al pesto potrebbe prenderti all'improvviso.
Lo ammetto, arrivati a Povia che canta del piccione ho pensato di andare a vedere cosa succede guidando a fari spente nella notte per poi raccontarlo a Lucio, sempre sia lodato.  continua qui 
tag Amenità....forse

CARA MCSTEF:  sei piu' BATTITAPPETO o scopa?

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Cara McStef,
ci sono caduta. Ho resistito il più possibile ma non ce l'ho fatta, dopo il tunnel di Candy Crush, dal quale sono faticosamente risalita con l'aiuto di un gruppo di autoanalisi organizzato nello scantinato del palazzo e orchestrato dalla portinaia, adesso sono ossessionata dai test di Facebook, non mi interessa neanche cosa mi dirà ormai.
Puoi spiegarmi perché? Come posso fare per risorgere da questa dipendenza?
Tua affezionata
Cenerentola, Marylin Monrooe, Dalmata, Space Oddity, Colazione da Tiffany.....

Cara Cenerentola (per comodità ne uso solo uno, va bene?),
non essere troppo dura con te stessa, mi pare ci sia un test per stabilire quanto tu lo sia, i quiz di Facebook hanno preso il posto della cartomanzia, dell'oroscopo e delle sedute d'analisi.
Come resistere, con pochi click ci offrono un'immagine consapevole di noi stessi e, oroscopo a parte, a differenza di cartomanzia e analisi sono gratis, ma soprattutto, se il risultato non ci piace possiamo sempre rifarli.
Cadere nella trappola del quiz è estremamente semplice, tanto che alla fine diventiamo come Neo in Matrix.
“E' la domanda il vero tarlo”.
Chi sono gli amici che ci somigliano di più?
Con quali passeremo allegramente il tempo rubandoci la dentiera in casa di cura?
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tag Cara McStef


qualcuno me lo spiega con calma?

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Mi sfugge un punto e fin qui non ci sarebbe nulla di grave se non fosse che ho la sensazione che il punto sia nebuloso per tanti.
E non mi riferisco al punto G se pur c'entra o almeno vogliano farlo c'entrare di forza.
Ma il Family day che impronta ha?
A cosa vuole arrivare?
Stiamo parlano di famiglia composta da Madre Padre  e figli?
Di Madre Padre sposati e poi figli?
Madre Padre sposati in chiesa e poi figli?
No perché c'è la sua bella differenza e la sua bella confusione intorno.
​Perché se uno dei promotori è una sorta di suffragetta coi baffi che si appella a Dio e ai suoi insegnamenti, liberamente interpretati se mi si concede, e proclama l'astensione sessuale se non per la procreazione, perché il sesso non è fatto per il piacere,  allora stiamo parlando di famiglie benedette dal sacro vincolo del matrimonio con tanto di organo, incenso e prete benedicente. continua qui
​tag Amenità varie...ma a volte anche no 

tranquilli, non è colpa vostra...

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E niente....credo sia inutile stupirsi per i family day, per gli sguardi schifati a due uomini che si baciano, che due donne si sa fan venire voglia di buttarsi in mezzo e si accetta tutto di più.
Ho una sensazione che non riesco a scrollarmi di dosso... è fastidiosa... fà anche un po' paura: credo che ci siano ancora molte persone “normali” pronte a accettare e giustificare di più un figlio stupratore tirando in causa la lunghezza della gonna, l'atteggiamento zoccoleggiante e il no che sappiamo vuol dire spesso sì...che un figlio gay...perché nel primo caso la colpa è della società, della ragazza, del branco, del tracollo di piazza affari, dell'open bar e delle discoteche aperte tutta la notte, del lavoro che non c'è, dell'alimentazione ogm, del l'oscar che a Di Caprio non vogliono proprio darlo e dei calzoni coi risvoltini...nel secondo caso non voglia il cielo che i benpensanti credano che c'entrino qualcosa loro...
Tranquilli voi non c'entrate niente, lo so che vi credete onnipotenti, ma ancora sulla natura non avete nessun potere...

tag Amenità varie...ma a volte anche no


di figli, adozioni e diritti

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Su una cosa sono d'accordo con Bagnasco, e solo dirlo mi provoca un attacco repentino di orticaria.
I figli non sono un diritto.
Bisognerebbe meritarseli.
Uso il condizionale perché, purtroppo, nelle unioni così dette normali è una cosa che non si può fare.
E non per volere divino, ma per convenzione sociale.
La famiglia strutturata madre padre figli è una convenzione sociale, non data dall'evoluzione della specie.
C'è un sacco di confusione su questo.
C'è un sacco di confusione su tutto.
Quella che preferisco è l'asserzione che i figli cresciuti da coppie omosessuali abbiano più possibilità di diventare gay.
La trovo geniale nella sua imbecillità.
L'unica cosa che rischia di succedere ai figli educati dalle coppie civili sarà di essere molto tolleranti e liberi, e personalmente non mi sembra un gran male.
Certo ci saranno anche coppie civili eccessive, che potrebbero voler cambiare la natura del proprio figlio, perché no, in fondo sappiamo benissimo quante coppie etero tentano di farlo, e gli uomini son uomini, qualsiasi sia la loro inclinazione.
I coglioni son come gli angeli...non hanno sesso.  continua qui
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il MACBETH AI TEMPI DI FOX CRIME

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Al principio fu un uomo senza palle.
E sì , perché è ora di smetterla di dar la colpa alle dark lady, a quelle donne malvagie che pare abbiano tutta la responsabilità per la caduta all'inferno di uomini ignari, che altrimenti sarebbero degli agnellini.
Partiamo invece dal presupposto che non sarebbero mansueti senza una spinta, sarebbero codardi, tutti vorrei ma non me la sento, altroché bontà.
Troppo facile far passare Lady Macbeth come “capra espiatoria”, capaci tutti di tirare il sasso e dire è stata lei, puntando il dito.
È strano, inoltre, come questa cosa salti agli occhi più nella versione cinematografica che leggendo il testo.
Sarà che il bardo scrive così bene, sarà, che non riesci ad immaginarti le facce, sarà che nell'ultimo Macbeth c'è una lady che, con il suo musino da insulsa francese, la Cotillard, sempre un pochino schifata, rende così bene, tant'è, lui ne esce proprio male.
Il film stupendo, recitato divinamente, con una sceneggiatura fedelissima al testo originale, che ti fa sognare di poter parlare come loro anche solo una volta nella vita, ma Macbeth, se non fosse un Fassbender da delirio, alla terza scena meriterebbe di essere mandato da don Mazzi a intrecciare cestini.
La storia è sempre quella, una storia come il Gesù di Nazareth, che puoi aver visto 200 volte e a ogni replica speri vada diversamente. continua qui
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...e mi tocca dar ragione a mancini

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Sarà ma secondo me, il problema non è che Sarri abbia dato del frocio a Mancini.
Nel senso che è sicuramente un'uscita assurda e omofoba, che non dovrebbe esistere e non per un problema di evoluzione, ma di involuzione.
Nei tempi antichi era una cosa accettata e normalissima e quindi mi vien sempre più da pensare che sia stata una soppressione della natura umana, che non fa distinzioni di sorta, a favore di una morale religiosa, che, in quanto al clero, forse non dovrebbe proprio parlare, visto ai trascorsi e ai corsi e ricorsi, ma questa me la gioco meglio con family day, non divaghiamo oltre.
Il problema è il calcio.
Il calcio, che in nome del dio denaro, che lo finanzia, che ci mangia, lo rumina e lo risputa, decurtato del suo valore sportivo, si prende libertà di espressione, di maleducazione e di aperto disprezzo per i valori che lo sport dovrebbe incarnare.
Ha fatto bene Mancini, e chi mi conosce sa quanta fatica mi costi quest'ammissione, a non commentare la partita dicendo che l'attacco verbale del tecnico del Napoli azzerava tutto, risultato e vittoria compresa.
Di conseguenza trovo una pirlata il commento del cronista, che lo accusava così di passare dalla parte del torto. continua qui
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blue monday a chi????

Ci mancava anche il blue monday!
Perché non sappiamo complicarcela da soli l'esistenza, ci serviva uno psicologo con un sacco di tempo libero e delle idee del cazzo per far quadrare il cerchio.
Abbiate il coraggio di dirmi è un'idea geniale impegnarsi per coniare una formula matematica ad hoc che ci dica qual è il giorno più triste dell'anno.
Inserire variabili come la distanza dal Natale, le decorazioni da ritirare, gli estratti conti che arrivano, il clima, il debito pubblico, la muta del gatto e lo yogurt scaduto in frigo.
Vabbè qualcuno l'ho aggiunto io, ma il clima no, l'ha scelto lui, e, visto che tra il clima di Brunico e quello delle Ibiza ci son tre Mojti di mezzo, direi che non mi pare un fattore rilevante.
Che al ragazzo piaccia vincere facile si era capito con la scelta del giorno della settimana.
Un lunedì.
Sui 52 lunedì dell'anno, ad impegnarti, ne trovi decenti 7/8, se sei tifoso di una squadra che gioca la domenica e hai culo, magari qualcosa in più, ma giusto se lavori con qualcuno da pigliare per il sedere finché non ti offre il caffè, altrimenti i lunedì sono sempre comunque un devasto.
Il danno però ormai l'ha fatto, il terzo lunedì dell'anno è il giorno peggiore per il nostro umore.
E qui sta a noi. continua qui 
tag Amenità..forse



claudia swiffer: and the golden globes goes to..

Carissime lettrici e carissimi lettori, 
eccomi a voi dopo la trasferta Californiana che mi ha vista presente ai 73esimi Golden Globes, lo so non mi hanno inquadrata molto, per capirci è stato per evitare me che Lady Gaga, sta buzzicona, per passare ha con grazia divelto il braccio del divino Leonardo guarda qui.
Ero ovviamente la per conto di Amenità varie e Stylettissimo, che prese da sole me potevano giusto pagà er biglietto p'andà a Cisterna de Latina a trovà nonna.
Hanno dunque unito gli sforzi et voilà...
Ho preparato per voi una pagella degli outfit presenti alla premiazione, così per scaldarci in attesa del red carpet che conta: quello degli Oscar!

Pronte?
Via!
​continua qui
tag Claudia Swiffer 


la prima notte del mondo

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​Mammy mi ha dato tre indizi..4 con  la macchia e mi ha detto inventa...

Forse aveva messo troppa farina.
L'impasto giallo si sgretolava tra le mani in piccoli pezzi, sembravano coriandoli.
E dire che aveva seguito la ricetta pedissequamente, come dicevano quelli bravi, senza fare di testa sua, senza inventare, lei che viveva inventando storie si era affidata, per la prima sera della sua nuova vita, a cose scritte da altri.
Forse non era troppa la farina, la farina era giusta, forse erano le uova ad essere piccole.
Ne aggiunse un altro e ricominciò ad impastare, facendo attenzione che l'albume non rotolasse fuori dalla spianatoia, lavorando con la mano di taglio, arginando il rivolo gelatinoso.
Era inutile, non sarebbe mai stata capace di seguire le regole, andava a sensazioni lei, ad umore, ad amore.
Metteva amore in tutto quello che faceva, fosse stato pulire il bagno o preparare dei tagliolini non cambiava nulla, lei ci metteva passione, estro, fantasia.
La sua casa era un continuo lavori in corso, i mobili non dovevano mai mettersi troppo comodi, scegliersi un angolino sicuro.
In un pomeriggio annoiato, in una giornata di ristagno d'anima, avrebbero potuto ritrovarsi altrove senza riuscire nemmeno ad accorgersene.
Ecco ora andava meglio, la pasta era elastica, la sentiva sotto le dita, mentre la tirava, la ripiegava su se stessa, schiacciandola con il palmo della mano, in un movimento antico che ricordava d'aver visto tante volte, in piedi, sulla sedia di cucina, mentre sua nonna preparava i piatti delle feste. continua qui
tag Vi racconto una storia...

adele...saluta quanto ti pare

 Io finisco sempre l'anno postando in Facebook canzoni.
Metto quelle che negli ultimi 12 mesi mi hanno colpita, quelle che mi hanno tormentata, mi son piaciute e, non spesso, quelle che mi han rotto le balle.
lo faccio accompagnandole ad una breve didascalia, lo faccio per me, per riguardarmele l'anno dopo, per fare lo sforzo di ricordarmi la mia colonna sonora di quello passato, per farmi compagnia mentre cucino per il veglione...insomma un'accozzaglia  di note e parole per avere un  sottofondo.
Ma per Lei oggi, un misero post su un social qualsiasi, non basta.
Merita di più, per come è stata trattata meriterebbe che le portassi un kleenex e un gin tonic a casa.
E non per riprendersi dalle delusioni d'amore, ma dalla rottura di coglioni che è stato il popolo del web.
Sì, perché cari i miei denigratori da autoradio estraibile e musicassette attorcigliate, è con voi ce ce l'ho.

Voi che da settimane la pigliate a male parole perché ha avuto un attimo di défaillance e ha tirato su il telefono in un momento di sconforto. CONTINUA QUI
TAG Amenità...forse

la gioia della paternita'

Beh... Io pensavo che fosse uno scherzo, all'inizio, ma ho trovato questo su good morning America e nelle notizie, così vado a condividere il messaggio per una fetta.... Grazie, Mark Zuckerberg, per la sua visione di un futuro generoso! E congratulazioni per essere papà! Mark Zuckerberg ha annunciato che sta dando via $ 45 trilioni di azioni di Facebook. Quello che potresti non aver ascoltato è che ha intenzione di dare il 10 % a gente come te e come me! Tutto quello che devi fare è copiare e incollare questo messaggio sulla tua bacheca immediatamente. A mezzanotte pst, Facebook cercherà attraverso i messaggi del giorno e valore a 1000 persone con 4,5 milioni di dollari ciascuno come un modo di dire grazie per fare di Facebook un legame così potente per la connessione. Buona fortuna a tutti....... Io sto incrociando le dita!!! Bene, vediamo!!! (cit. Biancaneve, Cenerentola, Belle no perché è sveglia, Facebook)


E' inutile negarlo, quando si diventa papà si rincoglionisce all'istante.
Sarà che per la prima volta fanno una cosa dal niente, sarà che il team è ristretto e la gioia del risultato, l'acclamazione del popolo e i 10 minuti di pace e sbalordimento sono da dividere solo in due, ma sta di fatto che il momento è topico.
Tace la nonna, tace la suocera, le uniche parole proferite sono per cercare una somiglianza sputata sputata allo zio Enrico che sarà stato anche un'emerita testa di cazzo ma era bello da far paura e questo conta adesso.
E tu sei così preso, completamente estasiato,  davanti a quella creaturina che le lasci fare, che si contendano pure la mascella squadrata e l'occhio ceruleo, che molto probabilmente cambierà in un normalissimo color palta nel giro di 3 mesi, tu hai altro da fare. continua qui
tag Amenità... forse


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dammi solo un minuto, un soffio di fiato un attimo ancora

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Negli ultimi anni, ma soprattutto nell’ultimo periodo,  pare ci sia stata un’impennata drastica delle richieste di porto d’armi.
Come per la storia del crocifisso, leggi qui, non voglio sottovalutare le motivazioni e il senso di paura e d’impotenza che hanno portato a questo: non ci sentiamo abbastanza difesi, le leggi sono carenti e, quando non lo sono, ci sono vizi di forma e ritardi che non ci danno nessuna sicurezza.
Detto ciò penso che le armi siano il problema e non la cura.
Le armi sono criminogene per definizione.
Se hai un’arma spesso tendi ad usarla, se ce l’hai per paura ancora di più.
Senza contare chi si sente Burt Lancaster redivivo e crede che l’Ok Corral sia una periferia di Quartoggiaro.
Immagino che negli Stati Uniti, dove la liberalizzazione è sancita dal secondo emendamento, non esistano le riunioni di condominio.
Da noi sarebbe un grande problema in questo momento di stallo per il mercato immobiliare, appartamenti liberi come se piovesse, l’amministratore sarebbe un lavoro ad alto rischio con polizze sulla vita da pagare con mutui decen
​nali. continua qui
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e io non piango tie'

Mi da fastidio chi tenta di farmi piangere per forza.
Sarà perché piangere mi piace da matti.
Ma proprio tanto tanto, mi commuovo per le canzoni, per i film, per quello che leggo, piango a teatro come una fontana....riesco a farmi piangere da sola quando scrivo i post!
So perfettamente che cinema e pubblicità ci marciano, che costruiscono ad hoc situazioni per farmi magonare, ma quando il gioco è troppo palese, troppo dichiarato, ottengono l'effetto opposto.
Ovvero, magonare magono lo stesso, ma poi mi girano le balle.
Cose tipo la sequenza di note del tema sonoro del film Love story, bastardissimo e spudorato. Continua qui
Tag Amenità...forse


DI CROCIFISSI, FEDE E COERENZA

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Parto facendo una premessa, io credo.
Credo che ci sia un'entità superiore a cui abbiamo dato dei nomi differenti e che ci è stata raccontata da uomini differenti, e si sa che le storie raccontate alla fine non sono mai le stesse, ognuno ci aggiunge qualcosa, modifica a piacimento, a seconda della fuzionalità richiesta.
Anche se bisogna ammettere che quasi tutte le religioni o comunque quelle che si combattono tra loro, inconsapevoli di parlare delle stesse cose, un fondo di coerenza ce l'hanno.
Da qualsiasi parte le guardi le donne se va bene sono relegate ad un ruolo di comprimarie e salvate solo perché madri, se va male sono un premio becero.
Ma questa non è la parola di qualche dio, è la parola dell'uomo, son stati bravi. CONTINUA QUI
tag Amenità varie... ma a volte anche no


E' NATA PRIMA LA MOGLIE O LA CORNUTA? 

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E come capita spesso gli argomenti di dibattito arrivano così, per caso, con uno scambio di battute, magari sotto a una serie di fotografie.
Quelle qui sopra sono le 5 me che facebook mi propone.
Susanna commenta “Da Courtney Love a Jackie Kennedy, il tempo ti fa bella”.
Io chiedo pietà, tutte due molto fighe senza dubbio, ma accompagnate a uomini che sinceramente se ne farebbe meno volentieri e cito il buon Kurt Cobain e Onassis
Lei rilancia parlando di Kennedy e da qui il dibattito.
Le corna che la stilosissima Jackie ha accettato da Mr.Presindent erano accettate da moglie o da donna?
Continua qui
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noi del bar sport

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Si potrebbe partire dicendo che Facebook e i social network in generale sono per definizione una fucina di banalità, come un qualsiasi bar sport in un lunedì di post campionato.
Come potrebbe essere altrimenti un luogo dove tutti possono dire quel che pensano, credono di pensare o più semplicemente cadere nel buco del suggeritore di turno e fare proprie opinioni su situazioni di cui non hanno mai avuto il piacere di far conoscenza, non dico approfondita, ma anche solo ravvicinata.
Ovviamente al Bar Sport c’è il fazioso, quello che tutti ce l’hanno con la sua squadra e cazzo se non era rigore questo dimmi tu cosa deve fare uno per farsi espellere, ci sono quelli che si commuovono per ogni perdita perché una volta nell’82 al circo si erano tanto divertiti, quelli che non rompete le balle è un fallo di reazione e bisognerà pur difendersi.
Insomma quelli che reagiscono di pancia.
Ma al Bar Sport c’è anche quello che dice cose sensate, quello che vaglia, legge, s’informa, ascolta prima di parlare e magari cambia opinione e c’è quello che tace.
Tace perché sa che il bar sport non è il luogo, perché non puoi farti capire se non hai il tempo di spiegare, che al Bar Sport non si arriva a capo di nulla, che è buono per altro, per offrir da bere al compleanno, parlare magari di tutto…ma al tavolino con pochi amici scelti e non al bancone alzando la voce per farti sentire. continua qui
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urge un crossover

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Devo ammettere che ho avuto forti dubbi fin dall'inizio.

Vedi una fotografia così e, anche se sai che dovresti pensare ad altro, fosse solo a Banderas alle prese coi biscotti, non riesci proprio a distogliere lo sguardo.
Perché, se è vero che la bellezza incatena, anche le immagini di di merda non scherzano.
Quindi, visto che ho la fortuna di essere una portatrice sana e non pericolosa di personalità multiple, la prima cosa a cui ho pensato è stato: ok faccio parlare la McStef o Claudia Swiffer?
Infatti,  anche se per motivazioni differenti, potrebbe essere pane per i denti di tutte e due, anche di Tata Lucia a voler vedere, visto che 'sta disgraziata è anche incinta.

Alla fine però ho deciso che una sola non ce l'avrebbe fatta e che quindi un crossover da serie televisiva era d'obbligo, una cosa tipo Project Runway che incontra Mamma sei too much sul set di American Horror Story. continua qui  
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di libri, cadaveri e meritocrazia

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A volte succedono cose che ti riappacificano con il senso di giustizia, con la meritocrazia e con il riconoscimento del valore delle persone e del loro lavoro.
Perché non è un caso che il prestigioso premio Garfagnana in Giallo per la sezione e-book sia andato a te Sara e al tuo romanzo Se un cadavere chiede di te.
Non è un caso perché, vivaddio, il talento prima o poi paga, certo in mezzo ci sono anni e anni di lavoro duro, di cronaca nera, di giornali quelli veri, di giornalisti incredibili che ti insegnano un mestiere.
Mestiere che gente come Montanelli non si sarebbe mai sognato di passare a una che non valesse la pena.
Perché vedi Sara il tuo problema è sempre quello: non te la tiri abbastanza.
Tu arrivi, chiedi il permesso e dici per favore e lo fai in un mondo in cui bastano 200 pagine scritte per dar spazio all’ego a far credere di essere autori di pregio.
Ma questo premio è la prova che quelli bravi non devono cercare in patria i riscontri e gli onori.
Perché, per pur grande sia la patria, quando ci si conosce tutti, diventa una portineria, è sempre stato così e sempre sarà.
E in portineria come in famiglia solo le persone in gamba, e ce ne sono fortunatamente state, sanno  riconoscere il valore degli altri,  invece per alcuni equivale a sminuire il proprio.
Allora tu vai, vai e ritira il tuo meritatissimo premio e torna.
E se, anche se profetizzo un quando, il successo quello vero arriverà, sii benevola con chi a quel punto sgomiterà per attribuirsi un pezzo di te.
Che un sorriso dato dall’alto è la più grande soddisfazione possibile e se ti serve un tacco 15 non hai che da chiedere.  
Ma adesso parliamo di questo cadavere….
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tag Consigli per sognare


riflessioni di una e.t. (ex tettona)

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.                                                                  Il mitico TENERONE!

Oggi ho letto un bellissimo elenco delle cose che le senza tette si sentono dire e che non sopportano più, alcune paiono assurde, ma io so che non lo sono.
E come lo so?
Lo so perché sono una E.T., una ex tettona, una che quando le è cresciuto il seno i coetanei non sapevano cosa farsene e le coetanee rosicone la sfottevano a morte.
Una che l’ora di ginnastica era un dramma e la moda a cipolla la morte sociale.
Una che sognava la seconda scarsa, che le tavole c’han già i loro problemi, come fosse un 5 al superenalotto.
Così ho pensato alle cose che mi son sentita dire io in 30 anni di onoratissima carriera.
E a voi care piallate dico solo una cosa, siamo sorelle diverse, non è una lotta tra noi…ma una lotta con loro…gli imbecilli
Perché noi avremo anche problemi col davanzale, ma sistemare i muri portanti è così più difficile. continua qui
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Claudia Swiffer a XFactor: Per me è sì

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​Carissimi lettori di Amenità varie e Stylettissimo,
potevo forse mancare alla prima televisiva dello spettacolo italiano del momento?
Certamente no, non avrei mai rinunciato ad essere i vostri occhi e le vostre orecchie, e già che ce semo pure le chiappe visto come me sò procurata gli accrediti, alla prima di XFactor.
Molte le cose da raccontarvi.
Impressioni, emozioni e outfit, sia dei protagonisti che del pubblico in sala che, come ben sappiamo noi gente del settore, è un microcosmo bizzarro.
Ci sono quelli arrivati come per sbaglio senza neanche il tempo di cambiarsi, che ve se possa presentà Equitalia ‘na passata all’ascella nun ve costava soldi; quelli che siamo di Milano e l’accessorio è tutto; gli sventolatori del vessillo non è mai troppo se ci credi e i miei preferiti gli waiting for San Silvestro, che un filo d’argento non ha mai fatto male a nessuno, come no! ve presento er fegato che da ieri me strilla de fa una strage. continua qui
tag Claudia Swiffer


UN GAMBALETTO VI SALVERA'

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E dopo i je suis Charlie, i je suis expo e i je suis chiunque, io, dal profondo del mio cuore ma soprattutto dall’ammasso dei miei estrogeni e progesteroni dico convinta: je suis un uomo.
In fondo son da sempre sensibile nei confronti dei maltrattati, delle categorie più bisognose di supporto e appoggio.
C’è chiaramente una trama nera sotto, orchestrata da lobby femministe  e omosessuali, altrimenti non si spiega.
Non si spiega come le pagine dei social siano invase in contemporanea di articoli e pubblicità atte a minare non solo la virilità, già colpita quasi a morte dalle pinzette per sopracciglia, ma anche la stabilità psichica del cromosoma xy.
Credo infatti che lo studio pubblicato dall’huffington post, in cui si porta alla luce la scioccante verità per cui l’uomo sarebbe intimorito dalla donna più intelligente di lui e che preferirebbe quindi la bella oca alla gnocca col QI da ingegnere nucleare, sia stato pagato dal sindacato della passera in congiunzione con quello del migliore amico gay per dare ufficialità alla cosa, anche perché con mezz’ora di chiacchiere e il prezzo di un kg di patate, tubero non scelto a caso, la mia fruttivendola ve lo spiegava benissimo senza lambire tomo.
Altro esborso l’hanno evidentemente convogliato alla campagna pubblicitaria per i collant da uomo. CONTINUA QUI

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COME IL PRIMO BACIO

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Inizia tutto facendosi pipì sulle dita.
Un po’ perché ti tremano le mani per l’emozione, un po’ perché quando la devi fare le guarnizioni diventano a tenuta stagna e tocca impegnarsi, un po’ perché non sai bene dove posizionarlo quello stick e stai sempre o troppo lontano o troppo sotto.
Poco male pensi è poca cosa, in fondo stai leggendo la cosa più importante della tua vita, e non è una schedina da 35 milioni di euro, non è la lettera di un avvocato che ti dice che uno zio che non sapevi d’avere ti ha nominata erede universale e neanche il contratto di lavoro che sogni da sempre, e non è neppure scritta in lettere o numeri, è più un frammento di codice a barre…son due linee
Due linee che stanno a dire che cambia tutto, iniziando da te.
Da quel momento in poi non sei più padrona del tuo corpo.
Puoi solo assecondarlo, trovare palliativi per arginare reazioni inconsulte e umori altalenanti. CONTINUA QUI

caro signor maurizio

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Caro Signor Maurizio,
nome che tra l’altro credo abbia un pessimo karma con Federico, tipo i segni zodiacali avversi per intenderci, io sono uno di quei genitori che lei esorta a difendere i propri figli da gentaglia come Fedez.
Si rassicuri, noi genitori di adolescenti abbiamo una pellaccia che non s’immagina, noi siamo quelli che cantavano a squarciagola di volere una vita spericolata dove ognuno aveva il proprio viaggio ognuno diverso, e siamo ancora qui.
Nonostante il nostro primo concerto a 13 anni possa essere stato quello di Vasco, un concerto aperto dalla Steve Rodgers Band e le posso assicurare che quando Massimo Riva cantava Cocaine, non stava interpretando una cover ma stava chiaramente facendo un’ordinazione al dettaglio. continua qui
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l'importanza di supervisionare

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E dopo molto tempo torno a parlare del mio triangolo vip preferito che, nonostante io abbia delle affinità con la McStef, non è quello formato da Carlo Camilla e Ribot ma resta sempre Aniston Pitt Jolie.
Ieri per far contenta la figlia piccola ho comprato il dvd di Mr e Mrs Smith, la pellicola che ha inchiodato il coperchio del matrimonio con di Brad e consorte con dei tasselli da 36.
L’avevo già vista a dire il vero, probabilmente però mancava  l’anima della blogger, non mi ero ancora appassionata alla vicenda o probabilmente Jenny la friend non aveva ancora iniziato a piangere negli angoli, maledicendo la sorte avversa e la Angie.
Cosa che credo e spero abbia smesso di fare, visto che è tanto bella brava e simpatica anche lei e che se uno non ti vuole, che si chiami Pitt o Brambilla, la cosa migliore che puoi fare è dimenticarlo in fretta.
Tornando al film,  ieri l’ho visto bene.
E niente cara Jennifer…non hai da inveire contro il destino, contro lei, ti dirò anche poco contro il fedifrago…l’unica con cui te la devi prendere sei tu. continua qui
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CLAUDIA SWIFFER: OUI C'EST MOI

Buongiorno care lettrici di Amenità varie  e presto anche di Stylettissimo,
inizia oggi la mia collaborazione con that little lovely blog, parleremo delle ultimi sfilate ma non solo, cenni dal backstage , dinamiche del dorato mondo dello stile, cosa significa essere modella oggi, insomma parleremo di tutto.

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Direi di iniziare con il cardine di tutti gli outfit: l’accessorio.
Impossibile rinunciarvi, è un must, può risollevare un’intera mise sbagliata, fa la differenza. 
Ma visto i tempi che corrono è utile essere performanti, eclettici e poliedrici.
Questo è un ottimo esempio di come si può usare lo stile con utilità, arrivati a destinazione potete sempre donarlo alla padrona di casa come centrotavola, e così risolverete anche l’annoso problema sul tenersi o meno il cappello per tutta la durata dell’evento.  continua qui
tag Claudia Swiffer




il potere dELLA MUSICA....

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​Si sentì gli occhi lucidi.
Ma non era tristezza, erano i ricordi che tracimavano, niente di devastante, un lento fluire dell’anima sulle guance.
Si trovò a pensare che forse non è vero che quando si invecchia si diventa più emotivi, sono solo i flashback di una vita vissuta con passione che cambiano posto.
Fino a ieri li incasellavi sotto la targa serenità e allegria e d’un tratto te li ritrovi accatastati su mancanze e malinconia.
Basta che uno dei personaggi principali non sia più con te, per scelta o decisione divina, non conta, il ricordo muta, ma anche solo che il tempo ti abbia cambiato, che una scena arrivi improvvisa mentre sei distratto, ti colpisca a tradimento e ti obblighi a ricordare quel che eri, da cosa sei passata per arrivare fin qui.
In un attimo era stata catapultata nella stanza da letto di una casa di montagna, col soffitto basso e le finestre minuscole, aveva una permanente anni '80 e la frangia bombata, un paio di shorts gialli e una canottiera colorata, l’altra i capelli, che lei  invidiava da sempre, li aveva ricci di natura e un’abbronzatura che nella vita si poteva solo sognare. continua qui
tag Vi racconto una storia


almanacco della settimana dopo

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​Vista la nuova e sfavillante collaborazione con Nabiki e il suo Nabikiblob e dal momento che la McStef non è avezza a perdersi in ciance salottiere e gossippare, io e Nabiki abbiamo deciso di fare un crossover pazzesco, così per sottolineare che il mondo dei blogger non è tutto invidia e bile, ma che c’è una terra di mezzo in cui ci si trova tutti appassionatamente: il fine cazzeggio.

Ora non si sa de questo esperimento avrà un futuro…ma sicuramente ha un presente e un passato prossimo, infatti dopo l’almanacco del giorno dopo eccovi l’amanacco della settimana…dopo, un botta e risposta sui temi caldi della settimana appena trascorsa…
 

ALMANACCO DELLA SETTIMANA DOPO
 
Nab: Ma sarà vera sta cosa che Il Volo ha messo a ferro e fuoco un albergo in Canton Ticino? Ma te li immagini quei tre monellacci che distruggono una stanza come i migliori Guns n’roses e lasciano perfino i murales marroni sulle pareti? continua qui  
TAG: Nabikiblò


nessuno puo' mettere la mcstef in un angolo

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Inutile quando una è internazionale non puoi ingabbiarla, non  puoi rinchiuderla tra le pagine virtuali di un unico blog.
Quando una è internazionale prima o poi scalpita e vuole andare.
Io lo sapevo che la McStef non era una mia esclusiva letteraria, che prima o poi avrebbe voluto scoprire nuovi spazi virtuali, che non si sarebbe accontentata della vita di corte una volta tanto e della pagine che le metto a disposizione.
E così quando Nabiki le ha chiesto di occuparsi delle risposte sul suo blog non mi sono per nulla sorpresa di vederla entusiasta.

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​TAG MCSTEF


4  semplici regole

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​Di motivi per discutere ce ne sono tanti, ma tanti davvero.
Partiamo dal fatto che siam diversi, abbiamo diverse priorità, differenti modi per esprimerle e non ci capiremo mai fino in fondo.
O almeno voi non ci capirete mai, noi vi capiamo benissimo e il problema sta proprio lì.
Evitiamo almeno le cose base, quelle che provocano litigi o malumori, bronci o recriminazioni…e magari quelle che fanno sì noi ci si chieda, come la mamma di Riley in Inside Out, ma davvero ho lasciato il pilota brasiliano per questo qui???
Ma cose piccole davvero…cose quotidiane,  cose a cui non si fa caso ma fan macerie, ad esempio iniziamo con quattro semplici regole:
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​tag: Amenità varie...forse


IO VI TENGO, MA VOI NON MOLLATE

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È forse la trovata più geniale di un film che di trovate geniali ne ha parecchie.
I ricordi complessi.
Il film è Inside Out, ultimo capolavoro della Pixar, dico film perché chiamarlo cartone animato è riduttivo, ecco in Inside Out si parla della crescita emotiva, di quel momento in cui si dice addio al bianco e nero e benvenute alle sfumature.
La banca dati dei ricordi della protagonista passa da essere a compartimenti stagni ad essere complessa appunto.
Prima tutti i ricordi , rappresentati da sfere, sono di un unico colore, il colore dominante del ricordo,
giallo per la gioia, blu per la tristezza, verde per il disgusto, rosso rabbia e rosa fucsia per la paura ma, alla fine, Riley cresce e con lei le sue emozioni.
Niente più colore unico ma sfumature…gioia mista a paura o tristezza, disgusto e paura, rabbia e tristezza.
E tu, che sei grande a quel punto ti scopri a sbirciare le poltrone accanto, dove i tuoi figli stanno ridendo e pensi che sì, sarà così anche per loro, niente di assurdo, solo cresceranno.
E prima speri sia più tardi possibile e poi realizzi che le emozioni complesse non sono così male.
Certo la gioia non sempre sarà gioia assoluta, ma anche la tristezza sarà spesso annacquata, in fondo un buon compromesso.
Ecco la mia giornata di ieri è stata gialla e blu. continua qui



un imprinting da evitare 

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Non mi piace la cronaca, non mi piace soprattutto la cronaca nera, o almeno, non mi piace cos’è diventata la cronaca.
Non è più una notizia, non sono più fatti approfonditi supportati da tesi e prove concrete, la cronaca, specie quella nera, è diventata un gigantesco buco nella serratura in cui scrutare con avidità.
Fosse per me brucerei i plastici di Vespa,  cancellerei tutti i contenitori televisivi che fanno dirette sotto casa delle vittime, radierei dall’albo tutti i giornalisti che pongono domande indecenti ai parenti e ai passanti, perché possono raccontarmela che è un modo per tenersi il lavoro, ma io credo che l’onestà intellettuale e il rispetto per il mestiere di cronista dovrebbe impedirti di piazzare le telecamere in faccia alla gente chiedendo se la ragazza era solita accompagnarsi con qualcuno o se la coppia pareva solida.
Anche perché se non hai dignità per il tuo lavoro dovresti almeno concederla a chi non c’è più, o sta soffrendo.
Penso che tutte le Sare, le Melanie, le Yare di questa terra siano creature venute a contatto con la cattiveria umana, siano state uccise dalla ferocia e poi violentate dal sistema, che non ha mai sentito un rigurgito di coscienza nel darle in pasto ad un popolo di voyeur che, magari mentre stira, valuta alibi e apprende dinamiche morbose. Sono spettacoli indecenti, adatti a chi si ferma per vedere gli incidenti in autostrada. continua qui

tag Amenità varie...ma a volte anche no


PECHINO IMPRESS

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È finalmente iniziata la stagione dei reality, talent e chi più ne ha più ne metta e io, da brava blogger, con una predisposizione che sfocia nel patologico, per i casi umani e le umane bizzarrie, son felice come un Don Mazzi quando beccano un vip a far cazzate.
E esattamente come lui mi vien spontaneo dire: cari disadattati venite a me.
I palinsesti partono con i pezzi da 90.
Domani su Sky inizierà xfactor, ma la Rai ha già calato l’asso: Pechino Express.
Per chi non lo sapesse Pechino Express è una gara che vede contendersi la possibilità di fare della beneficenza 8 coppie di personaggi noti, autonomamente o conto terzi, i quali devono, lo si evince dal titolo, partendo da Quito e arrivare a Rio de Janeiro.
Sì vabbè, son cattiva, non han cambiato il nome, con le altre edizioni Pechino c’entrava.
La difficoltà della sfida sta nel fatto che non avranno a disposizione soldi, mi pare solo un dollaro al giorno,  e che non se ne possono far regalare
Si possono far pagare i passaggi in auto, dovranno dormire e mangiare dove li ospiteranno e li foraggeranno e sarà necessario superare alcune prove.
Cose delicate, tipo bere una brodaglia bianca non ben identificata,  di origine vegetale, ottenuta dalla fermentazione della saliva dell’indigena che l’ha sputata dopo aver masticato una poltiglia.
Vi assicuro che, anche solo per fare un fermo immagine sulla faccia dei concorrenti all’atto della deglutizione, vale la pena di vederlo. Continua qui

tag Amenità...forse



nella boccia di vetro

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“E’ che mi era sembrato un tipo a posto. Simpatico, divertente, aveva il mio stesso senso dell’umorismo…non so se mi spiego…è che le sue battute le capivo al volo, anche quando non erano così dirette. All’inizio erano solo “mi piace” reciproci ai commenti sui post della mia amica..l’unica che avevamo in comune e accettare la richiesta d’amicizia non era stato un problema. Poi una volta mi ha scritto in privato. Avevo fatto un post rabbioso, un po’ triste, mi aveva scritto non chiedendo spiegazioni o facendo domande personali, l’aveva fatto solo per strapparmi un sorriso e c’era riuscito. Da allora saluti al mattino, alla sera, liste di cose fatte durante il giorno e gusti musicali, tutto condito con ironia...non so neanch’io quando il registro è cambiato, so solo che ad un certo punto ho sentito una punta di fastidio…le domande che diventavano più private, insinuanti, il tono più febbrile, indagante…io ho iniziato a prendere le distanze, a rispondere con più fatica, facevo passare tempo…come se ci fosse paura nel digitare i tasti...pensavo attentamente alle parole da usare…e più io tardavo a rispondere più diventava pressante sei arrabbiata con me?cosa ti ho fatto?...perché non l’ho bloccato subito? Perché pensavo di riuscire a gestirlo, di farlo ragionare, non mi piace cancellare la gente dalla mia vita…anche solo virtualmente. continua qui...
Amenità varie...ma a volte anche no

pillole d'agosto: quant'o t'amo

lo so sono una vandala inside, ma le scritte d'amore sui muri, scritte d'amore urbano come direbbe la mia amica, mi piacciono molto...ma non è che mi piacciano proprio tutte...
Infatti il confine tra romanticismo e passione, e ridicolo e istinto omicida, è breve.

Quindi, se dovete farlo, ci sono almeno un paio d'accorgimenti da seguire:


-l'italiano: se in italiano avevate 5, prima di vergare qualsiasi parola fate leggere la bozza all'amico\a secchione, alla mamma, alla sorella, al figlio che in quinta elementare ne sa più di voi, perché una dichiarazione d'amore del genere "q'anto ti amo" (rigorosamente vera), non può che rincuorare l'oggetto del vostro desiderio e  spingerlo ad accendere un cero a san Valentino per lo scampato pericolo continua qui
tag amenità...forse 

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Grimilde in ferie

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Ma voi non siete stufe? E scusatemi se oggi mi rivolgo a quelle della mia categoria, le educatrici per lascito genetico e procreazione.
Lo so ne ho parlato nella lettera ai miei figli di qualche giorno fa, ma oggi c’è una novità.
Oggi io ho chiesto le ferie.
Perché le cose van fatte per benino e se partiamo dal concetto che fare la mamma è uno dei lavori più complicati  e peggio retribuiti del mondo, come per tutti gli impieghi, quando si decide di prendersi dei giorni di riposo, bisogna domandare a qualcuno di concederci le ferie.
A onor del vero far la mamma è anche uno dei compiti più gratificanti, non credete a quelle che raccontano solo di sudore abnegazione e fatica, son tutte balle, o semplicemente non lo stan facendo come si deve.
E dopo essermi garantita l’odio di tutte le  “mariegoretti” del globo posso continuare a raccontarvi la mi illuminazione. continua qui...
tag Su di me...su di noi

un biglietto per lo stadio

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Non sono una fan del tradimento, lo trovo un lavoraccio che non rende mai il costo di stress e ansia, credo che ne debba sempre valere la pena, perché sensi di colpa, recriminazioni e lacrime varie ed eventuali azzerano gli orgasmi nel tempo di un amen.
Non sto parlando di quelle cose da film dove l’ormone parte e va dove vuole, che se ti capita una volta nella vita hai culo, ma tre volte la settimana sei un attimo zoccola o zoccolo che dir si voglia.
Sto parlando dei tradimenti seriali, quelli o quelle, perché le corna non hanno sesso, a cui non basterebbe la scarpiera di Imelda Marcos, tante sono le scarpe in cui infilerebbero volentieri i piedi…scarpe..oddio...vabbè ci siam capiti. continua qui
tag Amenità...forse


skinny vs curvy...una sana via di mezzo no?

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E dire che per conformazione, metabolismo e tendenza biologica dovrebbe piacermi da morire, anzi dovrei esultare.
Invece niente, come spesso dico, son strana e, nonostante la tendenza curvy consacri me nell’olimpo delle acciughe, non mi piace per niente.
Perché è fasulla e artefatta, tanto quella skinny.

Soprattutto perché sempre più spesso vengono definite curvy donne con 15\20 kg in più.
Son felice se questo porta donne sovrappeso ad amarsi, ci mancherebbe, ma farne una tendenza trovo sia delinquenziale tanto quanto è stato per anni osannare il mito delle modelle massa grassa 0.
Non c’è dubbio, le foto che girano sul web sono bellissime.
Donne dalla pelle levigata, visi splendidi, corpi sinuosi , patinati e lisci come seta.
Beh ragazze, perché il problema son sempre le ragazze, non me ne vogliate ma sono balle, pietose ma balle.
Certo dovete accettarvi, dovete trovare la bellezza anche nei chili di troppo, sottolineare i punti di forza e fra splendere il sorriso. continua qui

tag Amenità varie...ma a volte anche no



la preservazione degli dei

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Oh quanti versi!
Le caste son sempre esistite e non solamente in India, loro sono solo meno timorosi ad ammetterlo.
In fondo che male c’è nel tentare di preservare la razza?
Se poi i geni, nel senso del dna, sia chiaro, sono di interesse pubblico, mi pare cosa buona e giusta.
Tutta quell’indignata confusione intorno al presunto abuso di acque clorate imputato ai giocatori del Milan, ma avrebbe potuto essere Inter, Juve o Napoli,  è ridicolo.
Anzi, io avrei fatto anche di più fossi stata il padrone dello Zero.
Non so, avrei vuotato la piscina una mezzoretta prima, avrei fatto un controllo al volo del ph e aggiustato i valori, gli dei non vogliano che una quantità di cloro eccessiva potesse scolorire i tatuaggi o infastidire gli occhi.
Insomma dai, pucciarsi nelle acque utilizzate dai bambini e dalle mamme, e se non avevano lavato le mani prima? Se nell’agitazione vedendo i campioni ai piccoli tifosi fosse scappato un pisss?
Non scherziamo. continua qui
tag Amenità...forse


cara Mcstef:  una cena senza rete

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Cara McStef, ho sempre un problema quando organizzano delle cene, perché non ci sono ancora regole sulla tecnologia che regna nella nostra vita. Il cellulare può essere messo sul tavolo? E il tablet? E quando è cortese e come è cortese leggere le mail e notifiche? Si può condividere un post " a voce"

Grazie Padrona di casa 2.0 ma non troppo

Cara padrona di casa 2.0 ma non troppo,
tu poni un quesito interessante e molto attuale, chiedendomi come mai nessuno abbia ancora fatto un manuale per gestire la tecnologia in situazioni sociali.
Credo che il motivo sia da ricercarsi nell’umana decenza.
Nel senso che, anche se non sembra, un poco di decenza l’abbiamo ancora e mentire sapendo di farlo, soprattutto spudoratamente, ci crea ancora qualche imbarazzo.
Sono quelle situazioni che io incasello sotto il nome Alice’s world.
Fanno parte dell’ Alice’s world tutte quelle circostanze in cui sapremmo benissimo cos’è giusto e corretto fare e matematicamente facciamo l’esatto contrario.
In fondo era Alice quella che si dava una valanga di buoni consigli senza seguirne neanche uno per sbaglio. continua qui

tag McStef


CARI FIGLI  MIEI...

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Cari figli miei,
lo so che credete che io mi sia forgiata sulle orme della mitica Rottermair, che Grimilde sia stata  la mia icona di stile e che da bambina costringessi il Cicciobello a finire tutta la frutta, ma vi posso assicurare che non è così.
Io sono stata anche normale.

Lontana dalla bipolare che conoscete, capace di cambiare registro di voce nel giro di 3 secondi, in grado di sfanculare uno di voi e avere parole amorevoli per gli altri contemporaneamente.
Giuro che non costringevo la Barbie ad andarsene in giro sempre con le scarpe e che non l’assillavo  ad usare forchetta e coltello, anche perché, cazzo, lei faceva sempre come dicevo io!
Scusate ho divagato.
Quello che volevo dirvi, e qui uso una metafora che potete capire: io non sono una rompiballe, siete voi che mi disegnate così.
Vi giuro sulla trilogia di Matrix che non mi porta giovamento alcuno ricordarvi di tirare l’acqua e guardarvi alle spalle dopo aver espletato le vostre funzioni corporee, che possano creparsi tutti i cd dei Muse se dirvi 48 volte al giorno di non lasciare le scarpe abbandonate in mezzo alla sala come navi alla deriva mi riempia di gioia.
Così come ricordarvi, compiti, ordine e le norme basilari della buona educazione, non sia tra le mie priorità quando apro gli occhi al mattino.
Anzi, vi confido un segreto: sono cose che mi annoiano da morire, la mia voce che le ripete continuamente è cacofonia pura.
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tag Dedicato a te


grazie...

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Grazie.
Credo si debba sempre ringraziare chi migliora le tue giornate.
Se poi oltre a migliorarle le fa balzare di violenza tra le dieci più belle della tua vita, non so neppure se un grazie possa bastare, servirebbe una parola nuova.
Siamo sempre poco attenti alle parole.
Non è giusto usare la stessa sequenza di lettere che si utilizza per un bicchiere d’acqua porto o un complimento ricevuto, se il risultato finale è quello di una gioia incontenibile.
Quindi adesso cercherò di spiegarti di cosa ti ringrazio.
Non ti ringrazio per la maturità ottenuta, quella è tua non mia, e sinceramente sui pezzi di carta ho la stessa cinica  visione del principe De Curtis nei Due marescialli, quando il nazista gli dice di avere carta bianca e lui lo esorta a farne un utilizzo consono.
Lo so che è importante, ma lo è per te, non per me, e adesso posso dirlo, a me non avrebbe fatto nessuna differenza, se non quella della tua tristezza dovuta al fallimento.
 E quindi ti ringrazio per altro. continua qui

tag Su di me...su di noi


your fair nanny

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Care lettrici,
come state? Bene? Mi auguro di sì.
Sono stata lontana per un po’, come avrete sicuramente saputo la mia Kate ha fatto un’altra puntatina in sala parto, questa volta la bimba gliel’han fatta tenere, non era etico continuare a impuntarsi sul figlio maschio, ormai il caro George viaggia barcollando verso il trono, che erediterà direttamente da nonna Elisabetta visto che i bookmakers danno la sua se
mi immortalità a 5.
Benvenuta quindi la piccola Charlotte Elizabeth Diana, con quel Diana messo ovviamente in coda dopo papà e nonna, non sia mai che il fratello faccia pazzie e la corona passi alla regina Diana, eventualità questa che potrebbe essere l’unica variabile capace di stroncare immantinente la coriacea ava. continua qui
tag McStef


spiegatemelo bene

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E comunque se è d'accordo the Queen non si discute

Adesso però qualcuno me lo spiega.
Bene, con calma, mi spiega cosa vi interessa se due donne o due uomini si sposano.
Perché, o fate parte del clero e quindi capisco che la libera interpretazione del vostro statuto lo rifiuti, altrimenti non ci arrivo proprio.
Mettiamo il caso voi siate dei fervidi cattolici e vi schifi l’idea di una cosa per voi contro natura, ecco,qui mi permetto di ricordarvi un paio delle regole che ci sono state date.
Non che voglia insegnarvi niente, ma ripassiamole assieme.
Analizziamo i peccati , la considerazione tra veniali e mortali è un pochino criptica e quindi teniamo di base i 10 comandamenti
Avere altro dio all’infuori che lui: e con questo ci giochiamo tutti quelli che si genuflettono ogni domenica davanti a Totti, Buffon e compagnia calciante
Non nominare il nome di dio invano: e partono in un amen, scelta del termine voluta, bresciani,  bergamaschi e il triveneto in toto continua qui
tag Amenità varie...ma a volte anche no


UNA QUESTIONE DI MATURITA'

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E anche quest’anno niente comprensione del testo su Venditti e la sua menosissima Notte prima degli esami, e dire che io e Sara  avevamo creduto fosse la volta buona!
Avevamo studiato cosi’ tanto la relazione tra Claudia non tremare e le sirene della polizia che, nel nostro romantico immaginario, venivano a portarselo via prima che le promettesse di non farle male.
Anche perche’ noi lo sappiamo che sarebbe stato solo il prequel di quel Sara svegliati e’ primavera che ha rovinato la vita ad un sacco di Sare anni 80. continua qui

tag Amenita'...forse

il tunnel del cappuccino

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Ve lo ricordate Povia?
Quello prima sponsorizzato a gran voce da Bonolis che gli avrebbe fatto vincere Sanremo per acclamazione con i Bambini che facevano oh, poi vittorioso nel 2006, e qui scusate ho un mancamento pensando al penultimo posto di Zucchero dell’85, dicevo lo ricordate?
La canzone regina era stata “piccione maledetto trrrr”, che non faceva propriamente così, ma vi sfido a singolar tenzone se tra le strofe non infilate questa, che è stato il travisamento più celebre della musica italiana con la Laura di Nek che era andata via con le mutande della zia e Al Bano per cui la felicità era copulare con Romina sulla panchina.
Ecco si fosse fermato lì, avremmo anche accettato, nella lunga storia del festival abbiamo perdonato un sacco di coglioni, figuratevi se non metabolizzavamo i piccioni.
Ma è andato avanti e ci ha propinato Luca.
Luca che era Gay e adesso sta con lei, che già di per sé era una cazzata al limite del pericoloso, ma che è andata oltre e adesso, Luca, proprio quel Luca lì, sulle montagne bergamasche tiene dei corsi. continua qui

tag Amenita'...forse


e io rivaluto la mano

umanità[u-ma-ni-tà] s.f. inv.
  • 1 La prerogativa dell'essere umano, intesa come complesso di caratteristiche, qualità, limiti peculiari alla condizione dell'uomo: la divinità e l'u. di Gesù Cristo
  • 2 L'insieme di tutti gli uomini: la distruzione dell'u.; anche, un insieme circoscritto di uomini: anche nei paesi ricchi esiste un'u. sofferente
  • 3 Complesso di doti e sentimenti solitamente positivi che si ritengono propri dell'uomo e lo distinguono dalle bestie: possedere grandi doti di u.
  • 4 Complesso di studi letterari aventi come oggetto l'uomo nei suoi valori e nel suo comportamento, usato quasi esclusivamente nella loc. varia u.: lo scrittore scomparso ha lasciato saggi di varia u.
Ci son cose che a pensarci non le inventi neanche dopo una serata alcolica con gli amici di una vita, quelli, per intenderci, che puoi svegliarti la mattina dopo con la faccia parcheggiata nel piatto coi resti del tiramisu’ che non cambiano idea su di te.
Eppure ci son persone che ci riescono nonostante  la loro religione le vorrebbe sobrie a prescindere.
E’ il caso di Mucahid Cihad Han, predicatore televisivo turco, che ha risposto ad un masturbatore reo confesso, che avrebbe avuto nell’aldila’, come punizione, la mano incinta. leggi qui
tag. amenita' varie...ma a volte anche no


AMO IL CALCIO E SONO UNA GOBBA

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io e la mia mamma primi anni settanta, si puo' infatti vedere sulla destra quella che sarebbe poi diventata l'ispiratrice del marchio Desigual, ricordo distintamente che ad ogni passo si sentiva chiaramente Hello sunshine in sottofondo....


Oggi ho assistito ad una rissa via facebook, cosa non rara, anzi, ma in questa c'era la voglia di colpire una categoria.
Una categoria che ormai ha le spalle larghe, che negli anni si e' sentita dire di tutto e di piu', a volte a ragione e a volte a torto.
Gli juventini.
Tanti nemici tanto onore, mi ripeteva mia mamma quando sbuffavo delle cattiverie, anche perche' non e' che la cosa mi sollevasse molto.
Io la juve la amo, sempre e da sempre, sono una che non puoi neanche prendere in giro quando le cose vanno male, sono gia' depressa abbastanza da sola.
Tento di essere obbiettiva, a volte ci riesco anche e rispetto tutti: non si sceglie di chi innamorarsi...mai.
Rispetto tutto perche' ho in comune tanto con tutti: con fiorentini milanisi, genoani e laziali....con tutti.
IO AMO IL CALCIO. leggi qui
tag su di me... su di noi


donne: istruzioni per un uso consapevole e sicuro

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Uno dei complimenti piu’ belli che mi sono stati fatti, parlando del mio libro, e’ che gli uomini ne escono benissimo. E’ una cosa che mi rende molto fiera, certo ci sono un paio di personaggi che non brillano in simpatia o personalita’, ma se una rondine non fa primavera un pirla non fa di certo categoria, infatti mi sarebbe spiaciuto scrivere uno di quei libri di genere nei quali, per far ridere le donne, serva necessariamente massacrare gli uomini.
Detto questo pero’, mi rendo conto che, spesso nel mio blog, mi rivolgo all’universo femminile e quindi ho pensato che fosse giunto il momento di dare una mano anche ai nostri compagni di vita.
Per voi, cari amici miei, un piccolo decalogo per aiutarvi nella, ammetto, non facile gestione della vostra dolce meta’.  continua qui
tag Amenita'...forse


un principe in technicolor

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Aveva le mani immerse nella schiuma.
Quella scansafatiche della lavastoviglie aveva scelto un bel giorno per decidere di scioperare.
Non che facesse un lavoro magistrale, ma almeno una parvenza di lavaggio di solito la dava, se i piatti erano già stati passati con lo scopino del cesso, come lo chiamava la sua amica Giuliana quando voleva prenderla in giro.
Ovviamente lo stop l’aveva dato proprio nella sera in cui lei aveva deciso di essere alle selezioni per master chef e aveva stupito la giuria più critica del mondo con effetti speciali e un crumble affogato nella crema calda.
Ma in fondo lavare i piatti non le era mai dispiaciuto, le mani immerse nell’acqua calda, il sapone spumoso ad accarezzarle e le cuffie inserite nel telefono per sentire la musica.
Poteva pensare tranquilla, in un mondo come ovattato, fatto di calore e note.
Stava pensando a Martina e alla sua fissazione per il principe azzurro.
L’aveva appena fatta addormentare e per farlo la domanda era sempre quella mi leggi una fiaba?
Non era importante quale, bastava solo ci fosse uno straccio di cavaliere che alla fine strappasse la principessa dal suo destino crudele.
Qualcuno che la salvasse.
E’ normale, pensò, insegnamenti atavici, la donna vista come creatura fragile da proteggere dalle avversità del mondo. continua qui...
tag Vi racconto una storia



le accezioni dell'amore

E alla fine hai vinto tu.
I bastardi vincono sempre.
Sono subdoli, sono violenti, sono spietati.
Ti prendono mentre non te lo aspetti, mentre sei impegnata a ridere, sognare, litigare, amare, mentre sei impegnata a vivere.
I bastardi son cattivi, ma non tutti cattivi allo stesso modo.
Ci sono quelli che hanno un minimo di compassione e fanno un buon lavoro, netto, pulito, subitaneo.
Atroce ma veloce.
Sono quelli che non ti danno tempo di respirare, di pensare, di tentare di venire ai patti con la tua casualità passeggera, col tuo essere effimero e incidentale.
Sono quelli che ti conservano i ricordi.
Fanno malissimo, tolgono il fiato e le forze, ma salvano i pensieri e ti regalano l’illusione di un per sempre.
Sono brutali ma dimostrano pietà.
Hanno uno sporco lavoro da fare e lo fanno bene, velocemente.
Un colpo secco.
E poi ci sei tu..  
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tag Su di me ...su di noi

L'IMMORTALITA' ALL'INDIETRO

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Ho risolto misteri per anni nelle campagne inglesi, tra vecchie signore sferruzzanti, gomitoli vaporosi di lana rosa, supponenti quanto geniali investigatori belgi e risibili capitani in pensioni.

Sono stata in prima linea con i vietcong, ho visto atterrare l'uomo sulla luna, sono andata con Penelope alla guerra e scritto lettere a bambini mai nati.

C'ero quando Virgilio con un poderoso calcio nelle terga scaraventò il timoroso Dante oltre la porta, quella che conduce alla città dolente, all'eterno dolore, tra la perduta gente.

Ero con Achille mentre vedeva Patroclo trucidato e soffriva di tutte le pene che l'amore può infliggere ed ero lì mentre si vendicava su Ettore il giusto.

Soffrivo con il mio adorato poeta mentre per nascondere il suo amore era costretto a cambiare il nome di Teresa Fattorini in Silvia, per poterne piangere la prematura perdita, magari lanciando uno sguardo oltre l'infinito.

Non potendo sopportare lo strazio sono tornata in Inghilterra ho vissuto in ambienti bucolici, quando le donne erano ornamentali, ma non tutte, ho visto chi con orgoglio riusciva a spezzare i pregiudizi, chi oscura e senza dote alcuna si ergeva fino a diventare una creatura rara e celestiale, sono stata testimone di donne che le convenzioni volevano da salvare e che diventavano salvatrici. continua qui
tag Re-cycle

di condom, bill gates e prestazioni farlocche

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Che poi non e’ che una vorrebbe scrivere di sesso per forza, anzi.
Soprattutto Io, che neanche sotto coercizione saprei scrivere un scena erotica senza infilarci tre cialtronerie e due prese per il sedere, e il gioco di parole assolutamente voluto conferma tutto.
Ma e’ che proprio, di questi temi, esimersi diventa difficile, soprattutto per una che l’ispirazione la prende dagli articoli sul web.
Se si aggiungono le amiche che, in fondo amano sentirmi dir pirlate, mi propongono le peggiori notizie su piazza, sempre di stampo pruriginoso, abbiamo fatto tombola.
A loro parzialissima discolpa c’e’ da dire che nei periodi di crisi, economica e morale, gli unici veri mercati in ascesa sono il gioco d’azzardo e il sesso.
Del gioco d’azzardo non parlo, lo trovo uno sfruttamento della disperazione che andrebbe punito con la reclusione a vita e quindi non mi resta che lui. continua qui
tag Amenita'...forse


UN VAFFANCULO COLOR MARSALA

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Avete presente quando una canzone diventa un simbolo, voi ne riconoscete la bellezza, ma alla fine c’e’ qualcosa che non vi torna?
Con Quello che le donne non dicono per me e’ sempre stato un po’ cosi’, era una delle preferite di mia nonna, che amavo alla follia, quando la sentiva magonava sempre un po’ e questo ha reso difficile ascoltarla con obbiettivita’.
Non so se negli anni io mi ci sia mai riconosciuta, certo e’ che adesso, quella donna li’, come direbbe un Benigni d’annata, nun me somiglia pe’ niente.
E non trovo che assomigli alle donne in generale.
Come volesse dare di noi un’immagine che non ci appartiene, migliore, ma non nel senso buono.
Nel senso convenzionale. continua qui
tag Amenita' varie..ma a volte anche no


e che volete da me? non sono mica TOLKIEN...

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Beh, tocca rassegnarsi.
Ad ognuno il proprio clima culturale, ad ognuno la sua trilogia.
A Tolkien quella dello Hobbit, per Nolan la trilogia di Batman, il buon  Al Pacino con trilogia del padrino e a me quella del pompino.
Son cose che segnano lo so, a volte sono anche una seria, ma davanti a certe notizie non riesco ad esimermi.
Quindi dopo aver parlato dei poteri benefici della fellatio su stress e insonnia femminile e dopo aver rafforzato il concetto, raccontandovi fino a che punto sia deleteria la nostra voce per le delicate sinapsi maschili e quindi quanto sia utile usar la bocca per altro, mi trovo spiazzata.
Perché se la donna è mobile i ricercatori non son da meno.
Infatti se da New York arrivano notizie che potrebbero avere come slogan “meglio un pompino oggi che uno Xanax domani” e dall’Inghilterra il leitmotiv  “ shut up and pomp it up”, da Torino giunge l’allarme: c’e’ una netta e sicura relazione tra sesso orale e tumori orofaringei per colpa del Papilloma virus.
E meno male che italian’s do it better e che niente sesso siamo inglesi.
E’ proprio una sovversione planetaria. continua qui

tag Amenita'...forse


LA SOLUZIONE E' LALLARE

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E’ giusto di qualche giorno fa l’articolo in cui diffondevo il verbo dell’università’ di New York.
Articolo secondo il quale, la chiave per risolvere ogni problema femminile, dall’insonnia allo stress fino ad arrivare alla depressione, parebbe essere praticar fellatio come non ci fosse un domani, e già spuntano nuovi studi che rincarano la dose e incentivano l’uso alternativo della bocca.
Pare infatti, e stavolta son gli inglesi a mettere il naso nei libri, che ci sia una disarmonia tra l’apparato uditivo/ ricettivo maschile e quello fonetico/espositivo femminile.
Ovvero quando parliamo diam fastidio da matti.
Ma non per colpa loro, no poveri, è che fan fatica a seguirci.
Siamo in pratica troppo articolate, non han le basi, si perdono, fan casino e gli scoppia il fatidico mal di testa da sovraccarico e intanto a noi parte la depressione dell’incompresa cronica.
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tag Amenita'...forse 


cara annina mi scuso

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I lutti e le scuse hanno qualcosa in comune: vanno elaborati.
Per le scuse non ci sono i famosi 7 passi, ce ne sono forse solo un paio,  ma sono passi pesanti.
La consapevolezza del proprio sbaglio e l’accettazione di aver  parlato per niente.
Di solito li faccio in fretta, quasi in apnea.
Quando ti accorgi di aver detto una stronzata meglio ammetterlo al volo e non pensarci più, c’e’ meno  vita in mezzo da smaltire, meno musi e meno fraintendimenti.
Ma queste scuse son diverse.
Non sono scuse a km zero, niente che tocchi conoscenze reali o affetti.
E sinceramente son scuse che non mi aspettavo di dover fare.
Perché va bene scusarsi con marito e figli, ma farlo con la muchacha sexy…insomma son cose pesanti che van metabolizzate.
Ma andiamo con ordine.
Partiamo col dire che io la Tatangelo l’avevo sempre difesa. continua qui
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MADRI E MAMME

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Questa è la storia di un uomo per bene.
Ma in fondo è la storia di tanti uomini per bene, uomini che hanno il solo torto di essere forse un po’ ingenui.
Certo non uomini perfetti, la perfezione non esiste e deve essere anche molto difficile conviverci.
Capita che questi uomini incontrino donne con l’orologio biologico in scadenza e allora succedono cose.
Che non sarebbe niente, il problema è che a volte succedono figli.
Figli che hanno da subito un unico padrone.
Non genitore, perché i genitori sono altro, hanno un padrone.
Uno che decide da subito, che attacca il cartellino, che usa il fatto di averlo portato in grembo per nove mesi come arma e sventola la parola “mamma” come fosse un vessillo di piratesca memoria.
Ma mi spiace, non sono mamme, sono madri geneticamente parlando, ma cosa significa essere mamme non lo sapranno mai.
Sono donne che ti fanno vergognare un po’, che ti fanno rimpiangere il cromosoma y. continua qui
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depressione? giu' la testa please!

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E ci si mette anche l’università’ di New York.
Non bastavano mariti e fidanzati pronti a inventarsi di tutto per convincerci.
Devono aver pensato che con gli anni avessimo un po’ abbandonato la nostra atavica inclinazione al salvataggio e hanno creduto che puntare sul nostro tornaconto fosse la giusta arma di persuasione.
Non più la prova d’intimità per antonomasia, non la richiesta d’aiuto per sbloccare l’emotività’ scesa troppo in basso, no, adesso han fatto mettere nero su bianco, o bianco su nero vedete voi, che il sesso orale è meglio del Prozac e senza i fastidiosi effetti collaterali dati dallo psicofarmaco.
Certo la fellatio in se per se rallegra un po’, quello che fa la differenza, è amiche care, l’assunzione del miracoloso risultato finale. continua qui
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SECONDA STELLA A DESTRA...

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E’ proprio vero che il divertimento finisce sempre sul più bello.
Infatti, mentre Scanu aveva appena finito le scorte e iniziava a perdere mezzo etto l’han fatto rientrare.
L’isola è finita.
Ammetto di aver visto pochino, ma L’Isola è come Beautiful, se ti perdi due anni scopri che Brooke ha tentato di sposare sua figlia data per dispersa e cresciuta dagli Amish come fosse un maschio, ma se vedi una puntata sì e due no, non cambia niente, devi solo capire chi sta tentando di fare le scarpe a chi e nel mezzo di quale litigata ti trovi, mentre Ridge guarda malinconico dalla finestra inquadrato di tre quarti.
In questo caso non c’era Ridge ma Rocco in piena rinascita spirituale, ma la menata è la stessa.
Parte bene ieri sera, esce la Marcuzzi e io ho l’impressione che si sia fraintesa da sola.
continua qui..
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il dna ne pas d'eau

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Che io venissi da una stirpe di donne che dettavano legge per scelte e anticonformismo, l’ho sempre sospettato.

Averne la certezza guardando il tg5 e’ pero’ tutta un’altra cosa.

La mia mamma e la mia nonna erano due tipini particolari.

Intelligenza pronta e lingua un poco di piu’.

L’imbarazzo sempre in agguato e la figuraccia, per chi osava sfidarle, quasi certa.

Avevano vizi e vezzi che solo le piu’ grandi anime libere si possono permettere.

Decidevano a tavolino i nomi delle persone solo con uno sguardo, sovvertendo le scelte che ai loro genitori erano costate magari ore di discussione, e piu’ che parlare a volte enunciavano editti.

Detto cosi’ due spacca palle tremende. continua qui





a quelli che...

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A quelli che lo sono per indole,
a quelli per scelta,
quelli che non l'hanno voluto,
a quelli che proprio non era in preventivo.
A tutti quelli che si alzano di notte per controllare la febbre e a quelli che non sentono quando piangono neanche se li scrolli,
a quelli che dopo nove ore di lavoro fanno tre partite a monopoli, perché le prime due le avevano vinte loro,
a quelli che alla terza volta che spiegano le divisioni verrebbe da piangere,
a quelli che non sanno neanche che classe fanno ma sono orgogliosi lo stesso.
A quelli che la vita ha voluto non potessero essere sempre presenti ma fanno il possibile,
a quelli che avrebbero tutte le possibilità e fanno il minimo.
A quelli che si sono formati sulle orme di Fonzie e dire un mi spiace è difficile come attraversare un ponte tibetano su una gamba sola....ma poi portano un gelato proibito alle dieci di sera,
a quelli che vogliono che crescano come lui,
e a quelli che per carità di dio fai la tua vita. continua qui
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un'anima in affido

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Sogniamo
Sogniamo da sempre, sognavamo da piccole sedute sul letto, coi piedi a penzoloni e il naso puntato in alto.
Sognavamo davanti alla televisione mentre bellissime atlete si esibivano in movimenti fluidi, schiacciando la palla nella meta’ campo avversaria.
Sognavamo guardando delle eteree  ballerine che non erano piu’ creature terrene, ma cigni in movimento, con il viso truccato ad arte e l’occhio allungato da sapienti linee come se non ci fosse stato un trucco da eseguire ma una tela da dipingere. 
Una tela che ora danzava in movimenti aggraziati e leggeri come un battito d’ali.
Sognavamo di viaggiare alla ricerca di reperti antichi, di recitare su di un palco, di dipingere, aiutare qualcuno a trovare le giuste parole…sognavamo…
E nei sogni eravamo tutto quel che volevamo…continua qui
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son gli ormoni...poi passa

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Ho visto foto che piuttosto di pubblicarle anelerei ad un veloce e definitivo arruolamento nell’isis, con obbligo di burka

Ho letto frasi ad effetto, scopiazzate da link spacciandole per trovate illuminate che i Baci Perugina sul tavolo si son gettati di nocciola dalla finestra

Ho visto gli scippatori di frasi famose fare la ruota e ringraziare come neanche Rubbia alla consegna del Nobel, schernendosi dicendo  mi e’ venuta cosi’
 
Ho visto vegani postare la torta del compleanno mettendo la ricetta, come se a qualcuno vedendola al posto degli auguri di rito venisse in mente chissa’ se per la panna ha munto una mucca o un pezzo di seitan?

Ho visto  uomini senza fantasia sbavare su foto di donne che lasciano poco all’immaginazione
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si'...pero' un po' conta...

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“Lascia giudicare le donne agli uomini, quello che per voi e’ bello spesso non lo e’ per noi” queste sono le sagge parole del mio papa’, figo vero?
Ecco forse ci avrei creduto un po’ di piu’ se non me le avesse dette, nei lontani anni 80, mentre infido decretava che era inutile che io e mia mamma sbavassimo sul televisore, tanto i modelli della pubblicita’ di Cerruti 1881 erano tutti gay.
Ditemi che qualcuna di voi la ricorda, era una sfilata in passerella, tutti vestiti di bianco, tutti vestiti da uomini, ai tempi si poteva ancora e non erano obbligati all’ambiguita’, tutti con il Borsalino candido e dei denti da reclame della Durban’s.
Comunque la verita’ di base resta: uomini e donne hanno canoni completamente differenti per giudicare l’aspetto fisico.
Storica l’affermazione di mio marito quando, nel momento per me piu’ glorioso fisicamente parlando, allungo’ una mano a letto e, mettendomela sul fianco la ritoro’al volo dicendo: che senso! Le ossa!.
In effetti gli uomini non sono come noi, loro non giudicano gli altri uomini…oddio non tutto degli altri uomini, ma su qualcosina han da dire… continua qui
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GRAFFI D'AMORE

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Erano tornati anche questa volta.
Lui ne era felice, doveva ammetterlo, li aspettava.
Li aspettava sempre quando sentiva di diventare più forte, più sicuro, più stabile.
Non erano persone da rischiare loro.
Non come quei ragazzotti incoscienti che arrivavano non appena il freddo diventava più pungente, rischiando di romperlo e di farsi' che venisse collegato a qualche incidente.
Loro no, loro arrivavano da anni quando scivolare con grazia non poteva essere che un piacere.
Lui li conosceva bene.
Forse meglio di quanto li conoscesse chi stava tutto il giorno con loro.
Sapeva cosa fossero uno per l'altra, capiva subito cosa sarebbe successo.
Gli bastava vedere come si allacciavano i pattini, la forza con cui strattonavano le stringhe, di solito lui le toglieva le scarpe con cura e poi l'aiutava ad infilarsi gli scarponcini con le lame. continua qui
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l'ombra di una magia

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Si ricordava perfettamente del giorno in cui l'aveva visto per la prima volta.
Difficile dimenticarsi del giorno che ti ha salvato la vita.
Era sceso come sempre al parco sotto casa.
Era sceso di corsa, a passi concitati giù dalle scale del palazzo.
Scendeva sempre di corsa, temeva che se avesse rallentato gli si sarebbe appiccicato addosso l'odore di minestrone che pervadeva ogni rampa di quelle scale perennemente in penombra come se, per un tacito accordo, le lampadine facessero a turno a bruciarsi.
Forse lo facevano per dispetto ma a lui piaceva pensare lo facessero per compassione.

Sarebbe, altrimenti, stato troppo evidente il degrado, l'intonaco scrostato, le manate sul muro di chi non riusciva a fare a meno di appoggiarsi per salirle.
Lui non toccava mai i muri, non toccava neanche la ringhiera, non voleva che su nulla ci fosse traccia del suo passaggio, e per questo volava.
Volava giù di scalino in scalino, ballatoio in ballatoio verso l'aria del cortile.
Non era un granché quell'aria, era aria di periferia, di motorini accesi nei garage dove i ragazzi giocavano a fare i grandi meccanici, era come se da tutte quelle finestre aperte uscisse fuori l'odore di quelle vite, a volte pesanti, a volte sopportabili sempre da guadagnarsi. continua qui
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and all the oscars go to...

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Lo ammetto.
Amo profondamente Leonardo Di Caprio.
Mi piace tutto, anche che abbia gli addominali di un bevitore di birra.
Mi piace anche quella faccia da bambino malaticcio, quel colorito slavato di chi non si abbronzerebbe neanche dopo sei mesi in Uganda come missionario.
Anzi mi piace proprio per questo, non a caso la volta che l’ho gradito meno e’ stato in Titanic dove era caruccio assai.
Ed e’ per questo che ogni volta che leggo le nomination agli Oscar e ci vedo il suo nome, mi sale, come dice mia nipote, il crimine. continua qui
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Mr gREY E LA CASALINGA DI LURATE CACCIVIO

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E’ inutile, ci vuole il carattere giusto per far tutto.
E non e’ che ti viene col tempo, se nasci zitella zitella muori, se vieni al mondo da cazzara te ne andrai cialtrona.
Pero’, magari, tentare di adattarsi, giusto poco, solo per non far la figura della casalinga di Lurate Caccivio, non sarebbe stato male per la signora cinquanta sfumature.
Infatti pare che nella vita privata di Mr.Grey ci sia al momento un pochino di maretta.
Sembra che la dolce consorte si sia risentita per la risposta del pubblico femminile all’interpretazione del bel maritino nei panni di padron Christian.
In effetti come avrebbe mai potuto prevedere che orde di donne si sarebbero fatte prendere dal personaggio, un po’ maso e molto sado che la sceneggiatura richiedeva.
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spazio...ultima frontiera

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Basta mettersi d’accordo sulla modalita’ da dare al ricordo.
Ricordare qualcuno, qualcuno che non si e’ mai conosciuto  ma che ci ha regalato un po’ della sua magica arte, fatta di note, recitazione o segni di vernice, non significa strapparsi le vesti e indire due giorni di digiuno.
Significa semplicemente dire un grazie.
Certo qualcuno esagera…forse, ma in fondo chi siamo per decidere quanta empatia e affetto provino gli altri?
E comunque poco ci dovrebbe interessare, che gli altri facciano quel che vogliono, altra cosa di cui non ci interessa minimamente e di quanto le nostre icone siano state amate.
Non vi  piace quel che e’ piaciuto molto ad altri?
E chi ha detto che si necessiti di emozioni condivise, ben per voi, non ne avete sofferto la perdita, non dovete spendere quel famoso grazie di cui parlavo prima.
Io di grazie ne dico tanti. continua qui...
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lo so ragazzi....c'e' chi eredita un castello in spagna...

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Forse e’ tipino sensibile, forse gli scoccia che nel suo grattacielo virtuale ci siano appartamenti abbandonati, magari e’ un precisetti  e l’idea che la sua invenzione abbia una falla lo infastidisce da matti o piu’ semplicemente teme la sovrappopolazione statica.
Qualsiasi sia la sua motivazione, Mr. Facebook ha deciso di introdurre il testamento.
Si potra’ infatti decidere a chi lasciare il nostro profilo in caso di dipartita, sempre che non si voglia vederlo sparire immantinente.
L’erede  avra’ un suo accesso, non potra’vedere cose private pregresse e cambiare la linea tenuta fin li’, ma accettera’ per noi le amicizie, postera’ seguendo le sensibilita’ del momento e custodira’ il nostro
piccolo mondo nel cyberspazio.
Beh…non che l’idea non mi piaccia e capisco che per svilupparla meglio servirebbero applicazioni piu’ articolate, ma a me questa cosa dell’erede universale non garba per nulla.
Se testamento dev’essere che testamento sia, con tutti i crismi e le opzioni del caso.
Perche’ dovrei lasciare la fede di nonna, la mia tazza preferita e i libri di Agatha Christie alla stessa persona? continua qui
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saving mr grey

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E chi l’avrebbe mai detto che proprio io mi sarei trovata a difendere Mr Grey?
Sono passati una manciata di giorni dall’uscita del film, che ha registrato ascolti da record, e le critiche son feroci.
Ridicolo, comico, inguardabile, bruttissimo.
Avevo pianificato di andarci con le amiche, cosa che faro’ lo stesso, ma ieri sera, nel giro di dieci minuti, tolto al volo il pigiama gia’ indossato, sono andata a vederlo con Lui e peccato che posti in fondo non ce ne fossero, perche’ l’idea di seguire il suggerimento  sanremese dei Kutzo nel buio in fondo a un cinema facciamo petting a volonta’ ci era sembrata in linea con il film.
Sala gremita, due posti talmente sotto schermo che le mutande di Anastasia Steele le vedevo a prescindere, e rotelle di liquirizia rubate ai miei figli. continua qui
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E IO RIVOGLIO GLI ANNI 90

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Dopo 4 serate nella riviera dei fiori e’ ufficiale: rivoglio i primi anni 90.
Voglio gli strascichi delle spallotte imbottite, i ciuffi bombati, le superga residuato bellico degli anni 80, ma soprattutto voglio Nek che cerca Laura e Masini che mi dice che siamo come delfini che vanno a riva per morir vicini.
Il Festival e’ in climax con me, parte benissimo con un Carlo Conti che e’ un una versione 2.0 di Baudo con in meno l’ego di Pippone che fa’ proverbialmente provincia.
Infatti al posto della manfrina di Pippo che salva dalla balconata il disoccupato, sotto Conti l’unico a minacciare di buttarsi e’ un Luca Argentero che scatena la platea dove si racconta di signore ingioiellate che prendendo a borsettate la vicina si siano catapultate al grido di Buttati che e’ morbido! 
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miss provvidenza...caso mai volesse

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Credo che niente possa rendere piu’ l’idea del termine usato dalla mia amica diversamente nordica: siamo un popolo di cerchiobottisti.
Siamo cosi’ fossilizzati sull’idea di non dover scontentare mai nessuno che alla fine facciamo incazzare tutti.
Dato per certo lo sbarco a Sanremo della vincitrice dell’Eurofestival Conchita Wurst, che vanta una voce meravigliosa supportata da un corpo mozzafiato e una barba da boscaiolo Wyoming, ieri pareva brutto non preparare gli italiani tradizionalisti con un esempio di famiglia straordinariamente normale come si definiscono loro ad ogni intervista, e dal quale mi sento di allontanarmi il piu’ possibile, visto che lo trovo un esempio brutto e assurdo che di normale non ha niente.
Loro sono gli Anania, mamma papa’ e 16 figli compresi tra i 20 anni e i 20 mesi.
Il padre interpellato sulla famiglia ripete che sono stati opera del volere di Dio, che lo spirito santo ha donato loro i ragazzi, e qui la platea dell’Ariston, notoriamente scongelata di anno in anno, ha un fremito e si lascia andare ad un risolino isterico. continua qui
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se c'ero dormivo...

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Lunedi’ inizia Sanremo.
Ovviamente nessuno lo vedra’, perche’ le canzoni fanno sempre schifo, perche’ la musica italiana e’ veramente deprimente, le vallette son strapagate e non sanno fare niente e il presentatore e’ uno che al massimo puo’ fare l’Eredita’.
Bene.
Io faccio coming out.

No, niente colpo di fulmine saffico con la farfallina di Belen, dico di dover fare coming out perche’ ci son cose in Italia che devi confessare come ad un incontro con gli alcolisti anonimi.


Ciao, sono Stefania, ho 46 anni e da quando ricordo vedo il festival, solo in un paio di occasioni ho perso qualche puntata e ho sentito un vuoto dentro…la mia dipendenza e’ totale, creo gruppi d’ascolto con i familiari, compro il sorrisi e canzoni per leggere i testi e do’ voti a cantanti e look. continua qui
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tornate A STUDIARE I CERCHI NEL GRANO 

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Gli americani ci stanno studiando.
E non lo fanno tentando di capire perche’ abbiamo guardato come dei bamba tre votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, dove tra l’altro aveva stravinto Bianca che credo fosse la scelta piu’ democratica, accomunante e conforme al volere del popolo Italiano: non ci studiano basandosi sul perche’ non son passati direttamente alla 4a votazione, visto che erano 3 giorni che dicevano sarebbe stata quella definitiva, e abbiamo pagato 9 persone che tiravano fuori le schede e trascrivevano per due giorni.

No, lo fanno approfondendo come sia possibile che degli italiani abbiano neutralizzato l’algoritmo di Facebook.
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e diamoci una calmata!

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E’ necessario che le mamme  si diano una calmata.
E che i papa’ facciano il loro dovere e ci fermino magari non legandocial tavolo, cosa che in alcuni casi gioverebbe ma non vorrei mai trovarmi subissata di ingiurie, ma regalandoci magari delle sedute di terapie di gruppo.
Gruppi che si focalizzano su temi quali: come crescere dei figli senza provacar loro turbe permanenti; mamme: veicolo per interagire con il mondo e non per essere ostracizzati, fino al piu’ classico e indolore, come evitare di crescere degli emeriti stronzi/e  e vivere felici.
Siamo ingombranti, competitive conto terzi e castranti.

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cinquanta sfumature di nani (che sarei io)

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Amo essere una cialtrona ma volte è controproducente.
Ci son persone che sulla loro fortuna ci si siedono e io che potrei averla in punta di dita non riesco a sfruttarla.
Non pensate subito che sappia fare chissa' cosa con le mani, poca malizia, che sto parlando di cose serie.
Son disoccupata? Mi piace inanellar parole? Lo faccio discretamente bene?
E allora perché non c'è verso di poter scrivere sull'argomento che senza dubbio mi darebbe, non fama per carità, ma soldi sicuri?
Perché, se anche solo tento lontanamente d' imbastire una trama che abbia una remota possibilità di poter sfociare in una scena di sesso, mi vien da prendere per il sedere, scelta del sostantivo non casuale, il protagonista con i calzoni alla caccaiola e la sua partner? continua qui
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NON FATELO A CASA!!!

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E alla fine l'ho letto.
L'ho letto e ho capito.
Ho capito le vendite, ho capito l'euforia generale, ho capito gli sguardi e i commenti languidi.
Le 50 sfumature sono un'opera di marketing coi contro cazzi, e la scelta del termine è più che mai calzante.
O almeno lo sono le sfumature nella declinazione del grigio...sono a metà del nero e devo dire che la solfa è decisamente cambiata.
Il plot, per quelle due che han resistito e non l'han letto e per quella manciata di uomini che non hanno una donna che gliene ha parlato:
lei molto giovane carina vergine, e non capisco lo stupore di tante pensando a questo, ha ventun anni non 35, è vero che ci sono ragazzette che a 15 la danno anche alla caritas ma qualcuna che arriva ai ventuno ci sarà pure. CONTINUA QUI



SE MI RUTTI NON VALE

Da  notiziedalmondo.info
Una ricerca olandese le donne, quando sono sessualmente eccitate, tendono a sorvolare sulle cose che normalmente farebbero loro schifo.
L’esperimento ha coinvolto 90 donne suddivise in tre gruppi, uno sottoposti a stimoli di tipo erotico, uno a stimoli “anti-erotici” e un gruppo di controllo sottoposto a stimoli neutri. Poi ai soggetti è stato chiesto di effettuare una serie di compiti, alcuni dei quali “decisamente schifosi” (come bere da una tazza con un grosso insetto sul fondo), ed altri di tipo “erotico” (come lubrificare un vibratore).
Il gruppo sottoposto a stimoli erotici è quello che mostrava meno “resistenza” a portare a termine i compiti (di qualunque tipo essi fossero), mentre una buona parte degli altri gruppi ha invece rifiutato di svolgere uno o più compiti.
Sulla base di questa ricerca, l’autrice del blog YourTango ha stilato una lista di cinque cose “schifose” che gli uomini fanno durante il sesso, ma alle donne non darebbe poi così tanto fastidio. Aspettiamo conferme o smentite dalle lettrici: fateci sapere cosa ne pensate della lista.
1.         Ruttare. Sarebbe molto più sopportabile un rutto nel bel mezzo di un bacio che a tavola.
2.         Scoreggiare. Non c’è unanimità ma secondo molte donne “non sarebbe poi un gran problema” (immaginiamo che dipenda anche dalla rumorosità e dall’odore, ma stiamo entrando già in più dettagli di quelli che vorremmo).
3.         Peluria. Molte donne (americane soprattutto) sembrano non amare particolarmente gli uomini “pelosi”, ma sarebbero apparentemente disposte a soprassedere.
4.         Alito cattivo. Si tratta di una cosa che può capitare a tutti, e a meno che non sia proprio intollerabile (o che sia un’abitudine) è sopportabile.
5.         “Strisciate” sulle mutande. Arrivate al punto in cui le mutande sono già state tolte (indispensabile per vedere eventuali “strisciate”), si tende a dimenticare gran parte dei difetti. 

                                      
Diciamo che era partita male fin dall’inizio.
L’affidabilita’ di una ricerca effettuata in un paese con una quantita’ procapite di sesso droga e tulipani pari a quella di pizza nel nostro, potrebbe non essere del tutto lucida, soprattutto se di sesso si tratta.
Ora, io mi auguro che abbiate perso 3 minuti per l’articolo, altrimenti in due parole si sintetizza cosi’.
Se l’ormone galoppa e la fregola incalza le donne tendono a sopportare cose che altrimenti farebbero loro ribaltare lo stomaco. CONTINUA QUI

scapestrati o irresponsabili???

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QUESTO DELLA FOTO E' UN PRESERVATIVO  FEMMINILE, VISTO MAI CHE PRENDANO PIEDE I  DELIRI CHE SEGUIRANNO SAREBBE UTILE LA  SUA DIFFUSIONE.


 DA liberoquotidiano.it
 L’ex deputato Pd Mario Adinolfi, uno degli organizzatori  del convegno sulla “famiglia tradizionale” che si è svolto  sabato 17 gennaio. scatenato aLa Zanzara su Radio 24 parla di preservativi e dice: “Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario. Abbassano il piacere e interrompono il momento”. Quando i conduttore Giuseppe Cruciani eDavid Parenzo gli hanno notare che i condom salvano dall’Aids, lui risponde così: “No, è solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c’è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. I preservativi – prosegue Adinolfi - abbassano il piacere e interrompono il momento. Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato. Lo trovo capisco il valore. E ancora: “La malattia la eviti se vai con le persone con cui sai che puoi andare” Ma non bisognerebbe distribuire i condom nelle scuole, insistono i conduttori?: “Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo”. E poi scatenato sui rapporti tra uomo e donna: “La condizione ideale – dice ancora Adinolfi - è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità”. Non solo. Adinolfi aggiunge: “La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse”.

Una cosa a Mario Adinolfi va riconosciuta.
Ha del talento, smisurato direi.
Anche perche’ inanellare una cosi’ corposa quantita’ di minchiate in una manciata di righe non e’ per niente facile.
Mario Adinolfi, giornalista ed ex deputato pd organizzatore del convegno di famiglia tradizionale che fa affermazioni dalle quali avrebbe preso le distanze anche la Dc anni 80 e Rauti in tutte le sue stagioni. continua qui



universo? piu' un armadio a due ante

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Universo maschile.
Mah...Boh
Forse.....sì insomma proprio proprio universo è un tantino esagerato, pianeta magari, microcosmo..troppo, landa...desolata..no desolata no, son cattiva, a tirar su compagnia son bravissimi, molto più di noi.
Ma chiamarlo universo è veramente tanto, io spesso elogio la loro basicità che si contrappone alla nostra ostinazione nell'essere contorte, ma appunto perché basici in un universo ci starebbero un pochino troppo comodi.
Ma non crediate che voglia sminuire, la basicità è bella, è schietta, è assolutamente trasparente, compri a scatola aperta.
Noi abbiamo bisogno di un universo, abbiamo così tante paturnie e cambi di opinione che ci facciamo il cambio di stagione, ci siamo inventate le cabine armadio per poterci mettere tutte le emozioni e le dietrologie che vediamo nascoste in un “ciao come stai”. continua qui...
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SFUMATURE? BIANCO E NERO ALL'OCCORRENZA

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Siamo un popolo che si accontenta del grigio, ma che non conosce le vie di mezzo.

Siamo un ossimoro.

Ci vanno bene le scorciatoie, se le prendiamo noi ovviamente, ci va bene che giustizia e fisco chiudano un occhio, se le la multa e’ la nostra e le tasse le evadiamo noi, che poi insomma cosa vuoi che evada io, no? pochi spiccioli, son le altre le somme che contano.

Ci stanno bene gli stipendi d'oro se a prenderli sono i nostri figli, che lui si e' fatto il culo e merita...non come quei raccomandati che ci sono in giro, che la sua non era mica una raccomandazione, in fondo il nonno l'ha solo presentato, e poi se non valgono i raccomandati mica li tengono. continua qui



PUT THE SHOES ON ME...RITA

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Inizio con una precisazione doverosa.

Non ho nulla contro i vegani.

Nulla contro i vegetariani.

Nulla contro i fruttariani.

Nulla contro gli onnivori.

Nulla contro chi decide di nutrirsi di semi di lino e bere solo chinotto.

Basta che nessuno di loro tenti di influenzare gli altri a suon di fondamentalismo e terrorismo alimentare, mi vanno tutti bene.



Sintetizzando, mangia quel cazzo che vuoi e non rompere i maroni. continua qui



i parcheggi, le multitasking e i centimetri mutevoli...

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Non è che noi non si sappia guidare, è che siamo delle creative.
E lo dimostriamo chiaramente quando parcheggiamo.
Mentre parcheggiamo abbiamo fatto tutte l'artistico.
Proprio non ci riesce di fossilizzarci dentro rigidi schemi, anche fossero sole righe blu.
Oltretutto è ora di smetterla di prenderci in giro sul fatto che siam distratte, non è assolutamente vero.
C'è in corso una campagna diffamatoria e in malafede contro le donne al posto di guida.
Noi non siamo distratte siamo al massimo multitasking!
Mentre siamo al volante siamo in grado di truccarci, sfamarci, organizzare cene, telefonare alla suocera, vedere gli occupanti delle altre auto , salutandoli se li conosciamo,   guardare le vetrine dei negozi e, nel caso avessimo gli occhiali giusti e fossimo in coda, leggere i prezzi.
continua qui



e tu di che gruppo sei?

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Quello dei gruppi in Facebook sta diventando una piaga virtuale.
Se non si capisce come arginarla si viene sommersi dalle notifiche piu’ disparate, sulla stessa schermata puoi venire informata di una nidiata di canarini da adottare e assistere ad una disquisizione tra vegani, veri o farlocchi, in questi casi molto farlocchi,  se allattare e’ concesso dalla dieta o no, infondo si parla sempre di latte animale, o, e qui e’ veramente d’interesse antropologico leggere tutto, se dopo aver fatto sesso orale l’ingoio e’ consentito, visto che la fidanzata appena convertita al dio del tofu si rifiuta.  continua qui



UN INUTILE SUPEREROE..

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Un grazie sentito a Tiziano Riverso che accetta sempre di regalarmi le sue magie per impreziosire le mie storie. Un inchino profondo a te Tiziano...

Un inutile supereroe...

Eppure non era stato morso da nessun ragno.
Non era stato esposto ad alcuna tempesta magnetica.
Nessuna lettera da Hogwarts fuori tempo massimo era stata recapitata via gufo.
Che sensazione assurda, era andato a dormire come sempre tardi e come sempre era rimasto qualche minuto ad attendere che Morfeo passasse di li’.
Aveva sfruttato quel poco tempo pensando alle solite cose, lavoro, cose da fare, da ricordare, vita insomma e stamattina era tutto diverso.
Quante volte l’aveva sognato da bambino, svegliarsi ed essere come Superman, il professor Xavier, Peter Parker, sua madre non aveva mai capito la sua passione per i ragni, quel farseli camminare addosso, le sembrava strano, le faceva anche un poco paura. CONTINUA QUI


OTTIMIZZARE PER ESSERE MIGLIORI

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Questo mese e' in uscita un nuovo numero di XRun, la rivista con cui collaboro da ormai due anni, c'e' un mio articolo a cui sono molto affezionata, si parla di atletica e di ragazzini che decidono di faticare e mettersi alla prova, del lavoro del genitore di un giovane che sceglie di impegnarsi in quella che e' la disciplina piu' diffusa al mondo.
In occasione di questo vi ripropongo gli articoli pubblicati fin ora... questo e' il primo buona lettura....


Dolore.
Il ginocchio, da parecchio tempo a questa parte, è sinonimo di dolore.
Dolore pungente penetrante, dolore latente alternante.
Quattro anni fa, dopo una vita da non-sportiva, mi sono ammalata.
Di una malattia bella, che fa bene, migliora fisico e mente e fa spuntare sorrisi dove ci sono grugni.
Mi sono ammalata di corsa.
Adesso è diventato difficile, dovrei fare, secondo il medico, una montagna di sport alternativi per potermi togliere lo sfizio di una corsetta.
Inutile dire che non intendo cedere, farò quel che serve, anche se , per quel che serve, bisogna avere tempo.
Non riesco però a pensare a me come un ex-runner, non ce la faccio, parlo di corsa al presente, perché il presente senza di lei è fatto di nervosismi, chili in più e mal di testa.
Io non vado veloce: a me basta andare. continua qui



son fatta cosi'...debole e inaffidabile

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Sabato 3 gennaio ore 9.15 a.m.

“Pronto? E’ la ditta Thermoesticazzi, chiamo per la revisione della caldaia”

E va bene, ve lo concedo, molto probabilmente Thermoesticazzi non e’ esattamente la ragione sociale del chiamante, ma se tenete conto che in 12 anni non l’ho mai imparata, e leggerete quel che segue, probabilmente converrete con me che e’ sicuramente quella piu’  idonea.
Sintetizzando dall’altra parte del filo, metaforicamente parlando, c’era la responsabile delle manutenzioni annuali di legge. continua qui


un' uscita di classe..

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Cara Mcsteff, sono disperata. Alcuni colleghi mi hanno messo in una chat whatsapp composta da 50 persone. Come faccio a uscirne con stile senza fare la figura dell'asociale? Si mandano circa 20 messaggi al minuto....
anonima disperata

Cara Anonima Disperata,
il problema che mi sottoponi è un problema che si espande a macchia d'olio.
Sempre più frequentemente siamo assillati dai bipbip dei messaggini in arrivo, che logorano i nervi e distraggono dal quotidiano, oltre ad avere un effetto “al lupo al lupo” da manuale, infatti stufi di essere continuamente disturbati per ogni sciocchezza spesso non degniamo della dovuta attenzione i messaggi che contano.
Se poi siam madri abituate e stressate dagli “al lupo al lupo” rischiamo di perderci i ben più importanti “al pupo al pupo”.  continua qui...



IMPOSSIBILE DA DIMENTICARE

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E anche tu sei finito.
E io non so dove metterti.
Perché dire che sei stato brutto sarebbe sbagliato, dire che sei stato bello un’esagerazione.
Sei stato l’anno delle prime delusioni della mia bellissima bambina grande, ha sofferto per te e questo non te lo posso proprio perdonare, ma poi sei riusciuto a farla ridere di nuovo, le hai dato gratificazioni e prospettive…insomma ci hai provato a riscattarti…ti sei impegnato, potevi fare meglio…
Sei l’anno dell’alieno che ritorna a bussare alla porta di mia sorella, cattivo, prepotente, senza pietà e questo ti condanna senza appello.
continua qui....



WE WILL  SURVIVE ANCHE A CAPODANNO

Siamo ancora in tempo?
Lo so, forse sarebbe stato meglio parlarne prima, prima di svaligiare i negozi di intimo audace e quelli di vestiti glitterati, ma mal che vada possiamo tenere tutto per un party Madonna Style o per un concerto fuori porta dei New Trolls.
Infatti se la domanda più gettonata di dicembre è senza dubbio “cosa fai a capodanno?”, quella che ci poniamo noi donne nei giorni in prossimità del 31 è “ e moh, che cazzo mi metto???”, tenendo conto  che arriva giusto giusto dopo Natale e a meno che non si sia state operate alla mandibola o si abbia sposato la dieta Pannella qualche danno l'ha fatto.
Quindi, visto che uno degli obbiettivi del mio blog è quello di fornire un servizio, si spera utile, vediamo di rispolverare le regole base. continua qui...


FREGARSENE DELLE POZZANGHERE PER SENTIRE LA CAMPANA

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Forse è così.

Forse davvero i problemi iniziano quando iniziamo a preoccuparci delle conseguenze delle nostre piccole follie.

Quando sporcarci il vestito è più importante del gusto della pesca che stiamo mangiando, che sa d’estate e ci inzacchera le mani col suo succo che cola verso i polsi.

Che tre etti in più sulla bilancia ci spaventano al punto da rifiutare che la crema di mascarpone avvolga il pandoro e ci riporti a quando, da bambini, si litigava per decidere se doveva restare tutta gialla o se alla metà avremmo dovuto aggiungere il cacao. continua qui



e il mondo perde un po' della sua eleganza...

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Sul web impazzano meravigliose fotografie che  la ritraggono, e poco importa se lo fanno  a venti o settantanni, gli occhi e la meraviglia sono gli stessi, ma io per rappresentarla ho chiesto un favore ad un amico, il grande Tiziano Riverso che credo abbia saputo cogliere tutta la sua essenza. Grazie Tiziano
 

Tutte noi donne abbiamo quell’icona estetica, spesso lontana da noi per forme e colori, a cui vorremmo fortemente somigliare.
Quella creatura che, almeno una volta nella vita, ci ha spinto a pensare domattina vorrei svegliarmi ed essere uguale a lei.
Per me, da sempre, Lei è Dalila Di Lazzaro, donna magnifica con una vita travagliata e durissima.
Ma è di un’altra Lei che voglio parlare.
Perché purtroppo oggi è venuta a mancare la Lei di mia madre.
Quanto adorava  Virna Lisi mia madre. continua qui...

DI RAGAZZE, FANTASMI E LUCI COLORATE...

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Amo il Natale, lo dico ogni anno.
Del Natale amo tutto, dal significato religioso a quello consumistico.
Mi piace che anche per un non credente possa essere un momento di rinascita spirituale, adoro dimostrare il mio amore alle persone che mi circondano dandogli un segno tangibile magari impacchettato.
Amo lo zabaione di mia figlia che mi sveglia al mattino,  l’aperitivo da mio padre, il pranzo da mia suocera, bere il  negroni della Tata e il caffè della zia a pomeriggio inoltrato.
L’albero, le decorazioni e le luci colorate.
A Natae il gap generazionale coi miei figli si azzera e io ho improvvisamente la loro età.
Ma questo è un Natale speciale.
L’anno non è stato perfetto ma ha visto compiersi piccoli miracoli. continua qui...



i re del fai da te

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È vero non ci sono più le donne di una volta.
Ammettiamolo e sia finita.
Non ci sono più quelle confortevoli, accoglienti e comprensive compagne di vita.
Quelle con sempre le lasagne pronta e la camicia inamidata.
Non ci sono più le donne che sanno togliere le macchie!
A parte rari casi, che credo stia studiando qualche remota università del Wisconsin, il giorno che le mamme e le nonne andranno in pensione, saremo tutte in giro come la famosa pubblicità, con macchie grosse come medaglie o ci convertiremo all’usa e getta.
Detto questo, aggiungendo che siamo nervose, stizzite e complicate, senza neanche cercare giustificazioni che a volte ci sono , vorrei dire una cosa…niente di definitivo s’intende…
Non è che gli uomini siano esattamente come quelli vecchio stampo.
 continua qui...



unica concessione: il brillocco della nonna

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Cara McStef,
dopo 10 anni  ci siamo lasciati, nessuna infedeltà reale, solo noia e infelicità, d’accordo entrambi, ma adesso vuole indietro tutti i regali che mi ha fatto. A me non sembra giusto, io i suoi non li voglio, e ne ho fatti parecchi. Dice che si usa così.
Cosa ne pensi, devo fare l’orgogliosa e restituirgli tutto come se non mi importasse o mi tengo fino tutto e tanti saluti?
Tua liberata…finalmente


Cara Liberata finalmente, non ci sono usi che tengano o galatei che possano imporlo.
A parte il brillocco della bisnonna tramandato da generazioni, che sarebbe scortese tenere, non si restituisce nulla.  continua qui...


GLI AMORI IMMORTALI, LE FREGOLE E LA NOIA

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Una cosa è certa, se rivedessimo le nostre priorità staremmo tutte molto meglio.
Il problema è che questa idea distorta dell'amore ce l'abbiamo da subito, presto, proprio da piccole piccole.
Appena ci agitiamo un pochino dentro...zacchetè parte la sindrome da Giulietta e Romeo.
Bello, un amore tormentato, viscerale che va contro tutto e tutti...spettacolo.
Delle mentecatte, ecco cosa siamo.
Certo si amavano...come si possono amare due quindicenni colpiti da un cupido, se va bene cieco e se va male bastardo dentro, che decide di mettere insieme i rampolli di due famiglie rivali da quel dì.
Ma ragazze mie, per forza è un grande amore, dura tre giorni!
Tre giorni, a quindici anni, quando hai gli ormoni in orbita e i neuroni in caduta libera. continua qui...



l'ultima magia

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Il rapporto tra le storie che scrivo e le fotografie è molto stretto, mi capita spesso di vedere uno scatto e immaginarmi la sua storia, oggi è successo, ringrazio Claudio Turri, magistrale fotografo, per avermi concesso la possibilità di raccontare questa meraviglia.
Se ne stava lì immobile.

Incurante delle ombre che le sfilavano accanto sfiorandola distratte.

Ombre non persone, ombre.

Non le vedeva, non prestava loro attenzione,  poteva solo avvertire come uno spostamento d’aria, l’onda di conversazioni distanti, lo strascico confuso di pensieri in movimento.

Credeva nei segni, nel pensiero magico, in tutte quelle piccole manie che scandiscono la vita di tutti i giorni e che nessuno ammette mai d’avere. continua qui...





mera limitazione ematica

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Sto per fare un affermazione che parrebbe stravolgere tutte le conquiste femministe e le affermazioni di parità sessuale.

Vi chiedo, prima di far partire twitter con cui inneggiate al rogo e togliere mi piace dalla pagina facebook, di avere la pazienza di leggere fino in fondo, perché sto dicendo l'esatto contrario.

Io, nel pieno delle mie facoltà mentali e senza nessuna costrizione psicofisica, dico convinta che non attribuisco all'infedeltà maschile la stessa valenza e lo stesso peso che tributo a quella femminile. continua qui...



quelle che....

A quelle che....

hanno i figli sempre coordinati dalla scarpa alla mutanda;

quelle che hanno un filo diretto con la pediatra e sanno fare diagnosi meglio di lei;

al primo giorno di scuola sanno già i nomi di tutte le professoresse, da dove vengono, se son di ruolo e anche accenni di anamnesi mediche delle stesse;

non lanciano i figli al volo dall'auto al mattino e non li lasciano mai fuori da scuola con l'aria dei martiri protocristiani in attesa del giudizio;

non hanno bisogno di vedere il diario: loro sanno. Conoscono il programma svolto come e meglio delle insegnanti;  continua qui...


AMICI IN FACEBOOK: ISTRUZIONI PER L'USO

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578.
Non che abbia iniziato a dare i numeri, quello lo faccio da tempo, 578 sono gli amici che ho in facebook.
Gli amici in facebook sono gli stessi per tutti.
Certo cambiano i nomi, le foto dei gatti, i selfie,  ma tutti ci dividiamo in macro categorie.
Alcune buffe, altre gradevoli, talune inquietanti e tutte rigorosamente con potere di like. continua qui....


i livelli, le cinesate e louboutin

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“Pronto, ho un quesito deontologico, è giusto vero che sono andata da Oviesse e con 60 euri ho comprato un botto di cose e poi in stazione ho visto Desigual e con la stessa cifra mi son presa una cintura e una sciarpa.”
Che dire, adoro le mie amiche.
Perché son sorprendenti, perché quando alzi la cornetta non sai mai se vorranno la ricetta dei tagliolini ai mirtilli o un commento all’ultimo summit mondiale sul riscaldamento globale.
Commento che ovviamente dovrà tenere conto della possibilità di investire in infradito e parei o buttarsi su piumini 100 grammi e polacchini a stiletto.
Ma soprattutto le adoro perché le telefonate non sono mai inutili. continua qui...




giu' le mani dalla doppia spunta

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A pochi giorni dall’entrata in vigore della doppia spunta blu si leggono le prime notizie bufala.
La toglieranno per evitare il ripristino del  delitto d’onore , no la lasceranno dove stanno tanto c’è la modalità aereo, anzi non serve  c’è un app per toglierla definitivamente.
Insomma tutto e il contrario di tutto.
Che tolgano l’opzione spunta blu è da escludere.
Per tanti motivi.
Il primo è economico,  ma figuratevi se mr  Facebook, padrone di whatsapp, non immaginava il finimondo che avrebbe suscitato e non aveva già bella e pronta l’app da vendere ad Andriod, da far scaricare. Ipotesi complottista? Mmhh forse.. continua



anticonformista per causa maggiore

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Perché non mi piace Morgan?
Troppo spocchioso, troppo arrogante, troppo so tutto io? Forse..
Fino a giovedì scorso sapevo solo che mi irritava profondamente, mi indisponeva e mi stimolava l’esternazione polemica.

E adesso forse ho capito come mai.
Morgan non mi piace perché a mio umile e ignorante parere, in fondo faccio parte del pubblico che si merita merda perché non capisce le sue scelte, è  un falso anticonformista.
Mi pare uno che nel sistema ci starebbe eccome se solo il sistema se lo cagasse un pochino di più.
Nulla da eccepire sulla cultura. continua qui



PASSARE OLTRE...ISTRUZIONI PER L'USO

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Lo so, chi legge il mio blog da tempo potrebbe pensare che io abbia un interesse al limite del patologico per il triangolo Aniston Pitt Jolie.
In realtà la mia curiosità è squisitamente antropologica.
Potrebbero chiamarsi, Brambilla Aspesi Rossi e abitare a Gorla Maggiore, non cambierebbe.
È la dinamica il vero punto della questione.

Una lei, o un lui, lasciato dopo pochi anni di matrimonio e il fedifrago che si accasa ,vive per il doppio del tempo con la pietra dello scandalo, ci fa figli ma resta sempre uno scappato/a di casa con l'abbandonato convinto che qualcuno stia vivendo la sua vita.
Un casino vero?
Visto, faccio prima a dire Jenny Brad ed Angie, tutti sanno tutto e io non devo fare premesse. continua qui


l'importanza di sentirsi armando

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C'era chi voleva sposare Simon le Bon, chi conoscere biblicamente Rob Lowe, chi incontrare Madonna e chi trovarsi ad asciugare il piumone nella lavanderia a gettoni dove Nick Kamen restava in mutande.
E poi c'ero io.
Io che volevo incontrare Brunella Gasperini, Oriana Fallaci e Lella Costa.
Va che sono strana.
Allora la Sig.ra Gasperini l'ho lisciata per motivi anagrafici anche se ricordo la tristezza di mia madre quando nel '79 se ne andò, Oriana Fallaci oramai la posso solo leggere e ringraziare per tutto, mi restava Lella Costa, che a questo punto secondo me inconsciamente si sta toccando le balle.
Lella Costa che ho visto per la prima volta nell'87 con mia mamma, in uno spettacolo gratuito all'aperto in una piazza di Varese.
Passammo per caso, ci sedemmo per curiosità, mi innamorai per la vita. continua qui



una delle tante vite possibili...

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Capita che un posto ti entri subito nel cuore.
E capita che non a caso si tratti di una biblioteca.
I libri, cosa sarebbe stata la mia vita senza i libri non lo so, e sinceramente non lo voglio neanche sapere, so solo che non quando si è trattato di scrivere il mio non ho avuto dubbi ad investire dello stesso infinito amore la protagonista.
Che poi quanto di te c’è nella protagonista del tuo libro è una domanda che mi sento fare fin dall’inizio.
E così è stato anche sabato.
Non so se si può dire, non so se sia giusto nei confronti delle altre, ma la presentazione di sabato alla biblioteca di Cairate l’ho amata moltissimo. continua qui...



E NOI CHE PENSAVAMO DI RIPOSARCI...

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Devo dire che ci sono rimasta male, era anche per noi un'occasione per prenderci una meritata pausa.
Anche se i segnali c'erano tutti.
Era facile intuire che si trattasse di una bufala, ma un po' mi è spiaciuto lo stesso.
L'idea che in un paesino di 500 anime del centro Italia, rendendosi conto che la Sagra delle fettuccine coi funghi non fosse più motivo d'attrazione turistica, si fossero inventati la Sagra del pompino mi aveva dato una speranza per la ripresa economica del paese.
Perché adesso non è più il momento di andare per il sottile, se bisogna risollevarsi serve rispondere alle richieste dei consumatori. CONTINUA QUI...



qualcuno che dica no...

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C'è una cosa che accomuna chi eccede nella chirurgia estetica e gli ego riferiti, quelli che proprio pare vivano in Matrix e confidino nell'immagine residua che hanno di se stessi.
O almeno c'è una mancanza che accomuna le due categorie.
Ma partiamo con ordine.
Ho un sommo rispetto per la difficoltà ad accettare il proprio corpo.
Credo sia una cosa molto intima e pericolosa, una cosa con origini ataviche che seminate nel terreno sbagliato può portare a disagi al limite del patologico.
In questi giorni l'argomento botulino e ritocchi è rimbalzato dai giornali ai blog, Renée Zellweger la Roxie Hart di Chicago o per i più la pasticciona Bridget Jones si è presentata completamente stravolta nei connotati, dichiarando di star meglio con se stessa. continua...


emotiva o cerebrale?

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Ebbene sì non mi era bastato farmi dire, da uno di quei test deliranti che girano in facebook, che tra tutti i personaggi dei cartoni animati anni '80 sono Oliver Hutton, oggi ci ho riprovato con l'attrice del passato.
Per il cartone animato ero stata rigida, avevo risposto per bene, senza mistificazioni, nessun tentativo di manipolare il test.
Anche perché noi ragazze di test ce ne intendiamo da sempre.
La nostra intervista a crocette per vedere se siamo audaci od educande, sentimentali o cerebrali, vaginali o clitoridee, non ce l'hanno mai fatto mancare, fin dai tempi di Cioè e Ragazza in.
E se capite di cosa sto parlando non siete messe bene, ve lo dico con affetto.
continua...  



'A BRAD....TE C'HANNO MAI MANDATO A QUEL PAESE???

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Lo so mi scuso, sto riciclando parecchio. Ma oggi, sistemando la sezione blog e allegandoci i post sulla nomination e vittoria del Nabikino d'oro e l'apoteosi dell'articolo sul giornale locale, ho dovuto fare il collegamento con questo post che era nominato come miglior post dell'anno...premio poi sfumato, cosa che ancora mi brucia assai...
Rileggendolo ho pensato che potesse essere d'aiuto alla bella addormentata nel bosco che c'è in tutte noi...che non chiediamo altro che credere a tutte "le peggio cazzate.."
“Mia moglie si è ammalata. Era sempre nervosa a causa dei problemi sul lavoro, con i bambini, nella vita personale e dei suoi fallimenti. Aveva perso 14 kg, arrivando a pesare circa 41 kg a 35 anni. Era davvero scheletrica e piangeva sempre. Non era una donna felice. Soffriva di continui mal di testa, fitte al cuore e masticava nervoso, che le causava mal di schiena e fitte al costato. Non dormiva bene, si addormentava solo il mattino e si stancava molto velocemente durante il giorno. La nostra relazione stava per rompersi. La sua bellezza stava svanendo, aveva le borse sotto gli occhi, stava uscendo di testa e aveva smesso di prendersi cura di sé. Rifiutava di girare film e rigettava ogni ruolo. Avevo perso le speranze e pensavo che avremmo divorziato presto... Ma poi decisi di agire. Dopo tutto, avevo la donna più bella sulla Terra. continua a leggere...


una corsa nella luce

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N.d.a. Anche questo è un vecchio post che nel copia e incolla ho deciso di riproporre...è pur sempre Halloween...e qui si parla di un'anima che vaga nella luce...

Correre le aveva sempre dato un senso assoluto di libertà.

Correre adesso lo aveva amplificato oltre ogni aspettativa.
Adesso era puro movimento, mente elastica in espansione, sguardo oltre l'orizzonte, amava ogni svolta improvvisa, ogni improvvisa salita, ogni discesa, ogni radice che la obbligava ad uno scarto veloce.
Amava sentire il suo cuore pulsare, il fiato uscire regolare e i passi cadenzati.
La notte poi era un incanto, nella notte la sua anima leggera prendeva vita e irradiava una sorta di alone luminoso. continua...



lettera ad un papa'...che vuol vivere

Impazzano in internet i video in cui Robbie Williams nella camera dell’ospedale, mentre la moglie è in travaglio per lo sforno del loro secondogenito, balla e canta come un matto.

Ne ho visto uno, so che ce ne sono altri, anche perché pare che lui abbia fatto tutto il tempo a cantare, tweettare, farsi video e condividere il tutto con i fans.

Ciliegina sulla torta l’aver fatto indossare alla signora un paio di tacchi vertiginosi glitterati asserendo che la moglie è glamour anche in sala parto. continua...


IL SESSO TANTRICO I PRELIMINARI E IL PUNTO BOH?

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N.d.a. nelle ultime 24 ore il mio sito vecchio ha dato i numeri facendomi accelerare il trasloco dei post.
Ho pensato che i più gettonati di là avessero il diritto di andare in home di qua. Questo è tutto per Serena che sul blog vecchio se lo era perso.
“Il punto G della donna si trova alla fine della parola shoppinG”
Quando ho letto questa frase pensavo di morire.
Perché è vera e insindacabile: il punto G non esiste.
E' chiaro che è solo una trovata degli uomini per poter ravanare in lungo e in largo.
Adesso che abbiam preso coscienza ci dicono che ognuna ha il suo punto G, tutto sta a trovarlo.
E via di caccia al tesoro.
Allora chiamiamolo con il suo nome: il punto Boh??!!
Già che ci siamo sfatiamo qualche altro mito. continua...



un mondo di cui far parte

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Che parole potenti, forti, che pugno allo stomaco.
Sono parole che colpiscono, parole d’impatto.
Che danno emozioni e infondono speranza. 
Perché tutti prima o poi abbiamo voluto cambiare il mondo, anche quelli che adesso se ne stanno arroccati nelle stanze dei bottoni, quelli che non hanno nessun interesse a far migliorare le cose o cambiare una virgola.
Anche loro saranno stati ragazzi, avranno avuto uno straccio di coscienza e la volontà di migliorarlo questo globo meraviglioso fatto di natura e creature umorali contraddittorie e corruttibili.
Avranno avuto un momento illuminato e mistico…forse. continua...


12 semplici regole

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Inutile per trovare spunti bisogna guardarsi intorno.
Ultimamente sono stata accusata, non velatamente, di perdere troppo tempo navigando in rete.
Ma potrei mai perdermi l’occasione di commentare questa cosa?
Un’amica mi ha segnalato, ed è quindi complice di tutto quello che dirò, sappilo ti trascinerò con me nel fango all’occasione, questo fantastico dodecalogo, si può dire?
Vabbè le regole son 12 e non dieci.
Sono dei consigli dati dalla  rivista americana Click Magazine alle donne moderne del 1938 su come conquistare un uomo.
E, a parte la tristezza nel constatare che non è cambiato nulla da allora e che in secula seculorum a noi viene spiegato come accasarci e a loro a come portarci a letto, non ho potuto fare altro se non spulciarle e farci, come dire, delle note a margine.
Partiamo?  continua....



L'ordinazione sbagliata!

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Ma siamo sicure di far bene a maltrattarlo?
Sembra diventata una moda.
Denigrare il principe azzurro, fare battute neanche tanto velate sulla sua virilità rivestita di lycra color del cielo, inneggiare ai rospi, che non si trasformano in nulla ma almeno non danno illusioni.
Come se avessimo cambiato i nostri progetti e le nostre aspettative.
Siamo false come un biglietto da trenta euro, e come lui non imbrogliamo nessuno.
Al principe azzurro pensiamo eccome.
Il problema è che non lo vogliamo, o almeno non vogliamo lui.   continua a leggere...


mettetevi comodi!

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inizia qui...
Benvenuti, 
come sempre fate come se fosse casa vostra, una casa ancora da finire, si sa le case nuove han bisogno di tempo.
Bisogna capirle, ascoltarne l’anima e finirle vivendoci, aggiustando il tiro, capendo cosa è meglio per noi.
E chissà se sarà come con tutte le case nuove, se ci sentirà per un po'come in vacanza.
Le foto del banner sopra sono di quel mago di Davide, a sinistra ovviamente il cipiglio intransigente della McStef , a destra io, in mezzo, beh in mezzo lo scatto che giustifica la parola mago, sembra quasi che io abbia delle gambe!  continua a leggere...


il diritto di fare la fila

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Non credo esista motivazione che possa giustificare la repressione del pensiero e delle libertà altrui.
Mi sto accorgendo che ultimamente lo scrivo spesso e questo non mi piace neanche un po’.
Penso però che, mi ripugna ammetterlo, sia insito nella natura umana.
Non può esistere religione, ideologia, razza…niente è giustificabile certo, ma almeno quando lo si faceva in nome di questi ideali, seppur abominevole, sembrava che in qualcosa si credesse.
In maniera contorta e distorta certo, ma c’era una convinzione di fondo e un modo malato per portarla avanti.
Si facevano guerre per soggiogare le libertà degli altri, ci si metteva in gioco, si rischiava a volte la vita.
C’era una sorta di aberrante e distorta nobiltà d’intenti. Continua...



MADAME BARBARA' E L'OROSCOPO DEL GIORNO

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Carissime lettrici e carissimi lettori,
sono Madame Barbarà, amica intima di Nanny McStef.
Le sono giunte sempre più spesso richieste d'interpretazione sogni, letture dei segni cosmici, piani astrali ed essendo lei una persona seria e non volendo sconfinare in un campo che non le appartiene mi ha chiesto se volevo occuparmene io.
Ed eccomi qui.
Interpretazione dei sogni; lettura dei fondi di orzo che il caffè mi rende di un nervoso e poi le interpretazioni ne risentono; lettura delle carte rigorosamente del mercante in fiera che la papessa mi mette ansia e l'impiccato mi angoscia; interpretazione dei segni delle vostre mani, possibilmente sporche che pescare nel torbido mi piace assai. Continua...



angie o amal?

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Cara McStef,
sono una maestra d'asilo di Lurate Caccivio, mi sposerò la prossima primavera e sono indecisa sullo stile da tenere per quel giorno così importante e unico. Semplicità e raso lucido come Angelina o turbinio di pizzo e strascichi come l'avvocata di George? E per la lista nozze? È cafone farla? Chiedere soldi?
Certa dei tuoi buoni consigli,
tua piccola maestra lombarda.

Cara piccola maestra lombarda,
aiutare qualcuno a trovare il proprio stile senza conoscerlo è molto difficile ma vediamo di fare delle valutazioni standard.
Certo il raso lucido è più facile da trattare, anche in lavatrice viene un amore, ricordandosi ovviamente di stirarlo alla rovescia col ferro non troppo caldo. Continua...



silenzi violenti

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Manipolazione.
Appropriazione indebita concetti, elementi e parole al fine di usarli a proprio piacimento, distorcendone valori e significati.
Questo è il vero problema della comunicazione oggi.
Tentare di far passare come pacifico un movimento, anzi citando loro, un metodo, che sta in piedi, ritto silente a leggere, mentre il significato di quello che fa è pura violenza. Continua...



il diritto di dire di no!

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Arriva anticipato da una scampanellata.
Si scusa subito dell'orario.
Inizia a parlare a ruota libera, deve farlo, sa perfettamente che mi sta proponendo un copione già sentito decine di volte e che deve variare un po' il testo, quindi non mi lascia proferir verbo.
Mi dice di non spaventarmi, perché mai dovrei poi, non ho l'aspetto di Biancaneve e lo spirito men che meno e lo si vede ad occhio nudo.
Racconta che sarà in giro per il quartiere per un paio di giorni e che i carabinieri han detto a lui e al suo amico di presentarsi affinché la popolazione timorosa e colpita dai tanti furti non chiami in centrale in massa.
Fa il nome di una vicina che è stata molto carina e gentile. Continua...



baci e baba'

Dipende da quando ti capita di guardarla.
Dalla prospettiva, dall'ora...
Di giorno se passi in quello che loro chiamano il salotto buono pensi che ti siano state dette sono bugie.
Pulita, luminosa, piena di palazzi meravigliosi e chiese.
Le chiese sono una presenza costante, maestose o minuscole, schiacciate tra i palazzi e con ai lati, al posto delle vetrate a volta, balconcini con i panni stesi e antenne paraboliche attaccate sghembe.
Ecco forse a guardare bene da lontano è tutto un po' sghembo, come messo lì un attimo in attesa di una collocazione precisa che si è persa negli anni e nella vita che scorre. Continua...



9 lustri

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E un altro anno è passato.
Non sono una che ha paura degli anni.
Son altre le cose che mi fanno paura.
Le malattie, la solitudine, il non amore, l'essere sola in mezzo alla folla...il non essere capita.
Ma l'età no.
A gennaio io dichiaro già l'anno in corso, senza paturnie o pensieri, sarà che oggettivamente non li dimostro gli anni che ho, e quindi, bella forza, è facile.
Ma quest'anno ho fatto un pensiero.
Da domani, a computo di giorni, son più vicina ai 50 che ai 40...e un brivido lungo la schiena è corso.
Continua...


le vite degli altri

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Lei guardò dal finestrino.
Le immagini scorrevano veloci, circa a 280 km all'ora se si prestava fede all'insegna luminosa sul fondo della carrozza.
Il cielo coperto e un sottile strato di nebbia coloravano tutto nei toni del grigio.
Le era sempre piaciuto viaggiare in treno.
Le dava il senso dello scorrere cadenzato del tempo.
Niente frenate, niente soste in autogrill pieni di vita, niente stop improvvisi o accelerazioni dovute all'impazienza.
Non bisognava stare coi sensi all'erta in treno, in treno si poteva vivere senza preoccuparsi, perdendosi anche un po'. Continua...



UN'ANNESSIONE MANCATA

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Cara McStef,
visto le tue origini scozzesi volevo sapere cosa ne pensavi del referendum per l'indipendenza della Scozia e se ci sei rimasta male per la vincita del no.
                                                                   Tua affezionata lettrice

Cara affezionata lettrice,
non mi sono espressa prima sull'argomento per evitare di influenzare il voto di chichessia.
Devo dire che trovo il risultato un'occasione mancata.
Neanche il ricordo di William Wallace ha potuto nulla nel guidare le mani degli scozzesi che avevano solo da dire yes i will...Continua...



un pirla inutile

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Bilancia: oggi affrontate i contrattempi con ironia.
Voi non avete idea di come mi scoccia dire che la De Giuli aveva ragione!
Parto male.
Al primo contrattempo mi girano i maroni.
Non tanto per l'intoppo, che si è risolto subito, ma per la supponenza con cui l'ha trattato quella che doveva aiutarmi a risolverlo.
Non capisco e non capirò mai chi usa i dieci minuti di potere che ha su di te, dovuti al fatto che sta facendo il suo lavoro di cui tu, che di quella cosa avrai bisogno due volte in vita tua, non sai niente. Continua...



due magnifiche ragazze...

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Inizio settembre...tempo di Tor des Geants.
E per il terzo anno consecutivo sono qui in attesa.
Lei, la ragazza col dono di accomunare, quella magica, di cui ho parlato gli anni scorsi, sta arrivando.

Scilla Tonetti, la scheggia, la macchina da guerra, finirà tra poco la sua gara.
E quest'anno siamo tutti live.
Tutto il gruppo che l'ha seguita, tutti quelli che ogni giorno, appena acceso il pc, correvano alla pagina del Tor per controllare i passaggi, quelli che attendevano notizie dal campo, foto e curiosità, sono on line.
Abbiamo già spuntato il nostro presente e attendiamo impazienti. Continua...



TANTI AUGURI...E GRAZIE

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Avete presente quando capita di dimenticarsi del compleanno di un caro amico?
Quella sensazione di “ma va che son pirla forte!”.
Ecco io son pirla forte.
La sera del 6 settembre lo sapevo che da lì a poche ore ci sarebbero stati degli auguri da fare e la mattina del 7, sparito tutto.
Oblio fino a ieri.
Continua...


quello che non cambierà mai...

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Rubo a Ligabue queste parole per fare a tutti loro un augurio: che il mondo possa essere all'altezza dei vostri sogni e se così non dovesse essere cambiatelo!


Li vedi arrivare sorridenti, carichi dell'estate trascorsa, abbronzati dentro, come se quel poco sole che ci è stato regalato l'avessero immagazzinato tutto loro.
Allegri, sfrontati, con i compiti finiti giusto ieri l'altro e l'incoscienza radicata negli occhi.
Quegli occhi vispi, pieni di sogni, stracolmi di futuro.
E tu non puoi non amarli da matti, Continua...



NON ANDARE VIA...ANZI VATTENE

Se volete avere un sottofondo adeguato ascoltatevi la canzone mentre leggete, è molto bella.
Declino ogni responsabilità nel caso non foste quietamente allegri e al suo ascolto vi venisse l'insano impulso di soffocarvi con le Pringles alla paprica.

E mi sono ritrovata a pensare al primo amore.
O almeno, non alla persona che lo ha rappresentato, ma a come stavo, cosa provavo e come mi sentivo.
Partiamo dalle regole: per amore non intendo amore a livello biblico, perché se così fosse avrei ben poco da scrivere, per amore intendo la testa leggera, il cuore in bambola, la gelosia, insomma tutto il pacchetto standard.
E mi sono chiesta perché, come si identifica il primo amore.
Continua...

UNA MERA QUESTIONE MATEMATICA

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Cara McStef... sono la famiglia dell'anno. E va bene. Ma perchè tirare in ballo Jennifer? Che ipotesi fai? Jennnifer ha abusato al punto che la stampa gioca a massacrarla? Angelina se l'è legata al dito dopo quell'sms "Ti prendi i miei scarti, ti invio l'avanzo della cena"? Brad non è poi insensibile al fascino di una gattamorta e tutto sommato un giretto sulla Jennifer lo rifarebbe?

Tua Incredula senza parole

Cara incredula senza parole,
ti capisco, anch’io leggendo quell’articolo sulle nozze che terminava con “Un esempio straordinario, che anche una nostalgica  Jennifer Aniston non può non apprezzare” ho avuto un moto di stizza.
E mi son chiesta perché.
Perché tirarla sempre in ballo? Continua...


CI VUOL IMPEGNO ANCHE PER FAR CAZZATE (sez. ma a volte anche no)

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A volte penso che ci voglia costanza ed impegno anche nel fare le cazzate.
Ci vuol del professionismo, ci vogliono cura nei dettagli e concentrazione.
Voglio raccontarvi una storia.
La storia di una ragazza, una non ammissione agli esami di maturità e la tragicommedia che ne è seguita.
La ragazza è mia figlia.
Mia figlia che dopo un cammino fatto di 5 esami di riparazione in 4 anni, quest'anno decide a tavolino di essere scema, e visto i risultati mi vien da darle ragione, e non studia per mesi.
Il finale è ovvio: non ammessa.
Dopo il primo momento di shock, perché anche se ti aspetti le mazzate quando arrivano fanno male, tutto rientra nei ranghi e si razionalizza.
Giusto così. Continua...


UN DIGESTIVO GRAZIE...

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 Cara McStef,
ieri sera sono stata molto in imbarazzo.
Invitata da amici in vacanza, mi hanno portato in un ristorante molto esclusivo e dal nome altisonante. Al momento dell'antipasto?primo? Chi lo sa...mi son vista recapitare il piatto di cui ti allego una foto.
Ora qual'è il limite accettabile? Quando bisogna smettere di pensare, sono io rozza che non capisco, e quando invece è il caso di credere che ci sia qualcuno dietro ad un separè che se la ride pensando ho fregato anche questi vedendo che tutti fan finta di niente?
E soprattutto come reagire? Cosa dire se si decide che tanto non ci vedranno più e quindi conviene, fosse solo per onestà gastrica, mostrare il nostro sdegno?
Grazie, ti leggo sempre con molta attenzione,
tua lettrice perplessa. Continua...

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