
A volte penso che ci voglia costanza ed impegno anche nel fare le cazzate.
Ci vuol del professionismo, ci vogliono cura nei dettagli e concentrazione.
Voglio raccontarvi una storia.
La storia di una ragazza, una non ammissione agli esami di maturità e la tragicommedia che ne è seguita.
La ragazza è mia figlia.
Mia figlia che dopo un cammino fatto di 5 esami di riparazione in 4 anni, quest'anno decide a tavolino di essere scema, e visto i risultati mi vien da darle ragione, e non studia per mesi.
Il finale è ovvio: non ammessa.
Dopo il primo momento di shock, perché anche se ti aspetti le mazzate quando arrivano fanno male, tutto rientra nei ranghi e si razionalizza.
Giusto così.
Non hai lavorato e questo il risultato.
Io ne son stata quasi contenta.
Non che io sia completamente matta ma credo abbia, sorprendentemente, fatto meglio al suo ego la bocciatura, di quel che avrebbe fatto una promozione non meritata.
Lei è una strana creatura, che pensa sempre che le vengano regalate cose che non merita grazie alla sua educazione e al suo essere una bella persona.
Era convinta di essere arrivata fin lì grazie a spinte e agevolazioni.
Hai voglia a spiegarle che è giusto che in parte essere una persona onesta e corretta debba contare, hai voglia farle notare che uno che passa a scarpate di esami a fine anno ne ha magari 3.
Beh quando è arrivato lo stop, ha forse finalmente capito che quando non fa non ha e che tutto quello che aveva ottenuto fino a quel momento era guadagnato.
È quindi con questo spirito che siamo andate a scuola per capire cosa dovevamo fare.
Sapevamo che il suo era l'ultimo corso prima della riforma Gelmini e che erano state cambiate un po' di cose.
Si pensava che dovesse fare, cosa già assurda, un esame di chimica per accedere alla 5a, già guadagnata l'anno precedente.
Bizzarro in effetti, ma noi siam legalitari anche quando le leggi son stupide.
Arrivati a scuola pensate al nostro sgomento quando apprendemmo che gli esami da fare erano 4.
Chimica, Fisica, Economia e Sala, anche se lei, studente dell'istituto alberghiero ha scelto da subito cucina.
Io dopo anni di aplomb davanti agli insegnanti cedo ad un magone nervoso.
Non me la prendo con nessuno, capisco che son scocciati quanto me, che per loro è lavoro in più, inoltre son tutti genitori e quindi capiscono benissimo la situazione.
Non mi soffermo a chiedere che succederebbe se non passasse gli esami, ho paura della mia reazione, e comunque bisogna che studi tutta l'estate.
Oltre tutto quello che mi sconcerta è il farle fare chimica e fisica, materie che il nuovo corso studia solo in prima e seconda e che quindi non farà mai più.
Mi viene spiegato, senza però convincermi, che il ministero, quando l'anno prossimo le darà, speriamo, l'ambito diploma, nel pacchetto di studi riporterà che ha fatto chimica e fisica, e quindi, gioco forza, li deve fare.
Ora solo a me sa di minchiata clamorosa? Due mesi di chimica e fisica fatta a spanne a giustificare un corso di studi?
La scuola però è di quelle serie e organizza corsi di recupero, peccato che su 4 materie, uno non si riesca a fare e degli altri tre se ne possano sceglierne solo due, ma questo vale per tutti gli istituti mi è parso di capire.
Inizia così un'estate bislacca, fatta di studi spannometrici e confusionari, di scoraggiamento per il sistema che pare non reputi sufficiente far rifare l'anno a una che non ha studiato ma che la obblighi a riguadagnarsi un diritto già acquisito.
Un' estate all'insegna del “non capisco ma mi adeguo”, di ansia e ferie fatte a metà.
Oltre la beffa il danno, non aver nulla da fare era stato fino a questo momento l'unica consolazione della bocciatura e invece niente.
E arriviamo ad oggi.
3 esami in 3 ore, e già ci sarebbe qualcosa da obbiettare se questa cosa non venisse surclassata da una circolare arrivata, pare, ieri o l'altro ieri sul sito della scuola.
Sito che non è proprio tra i preferiti e che quindi sfugge ai più.
Ma niente paura la scuola è sul pezzo e ne riassume il contenuto stamattina ai ragazzi.
Si garantisce l'accesso in 5a a tutti a prescindere se FACCIANO GLI ESAMI O MENO, non se li facciano bene, se li facciano o meno, e s'invita chi ha partecipato ai corsi di recupero a dare l'esame comunque.
Quelli che non lo faranno o non avranno un risultato sufficiente potranno usufruire di un supporto per il recupero durante l'anno.
…..................
I puntini di qui sopra riempiteli voi, io alla notizia ho detto e sentito dire di tutto, e non tutto ripetibile.
Ma la riflessione che voglio fare è questa.
Ma quanto s'impegnano per far perdere fiducia e perdere credibilità agli occhi di questi ragazzi?
La scuola dovrebbe insegnare qualcosa.
E non solo a livello didattico, per quello ci sono l'enciclopedia, il dizionario, i libri di testo fino ad arrivare a wikipedia.
Ma a livello caratteriale, umano, etico e morale.
Deve insegnare il rispetto, l'abnegazione nella consecuzione di un obbiettivo, deve insegnare la coerenza.
E tutto questo si insegna con l'esempio!
Dov'è, in questa storia, il rispetto per i ragazzi?
Dov'è lo sforzo nell'obbiettivo di creare una società fatta di giovani che possano avere fiducia negli adulti, affinché diventino degli adulti di cui fidarsi?
E dov'è la coerenza? Avete detto che servono degli esami?
Noi possiamo anche reputarli assurdi ma se decidiamo di seguirvi in questa follia non potete alla fine dire che avete scherzato.
Non ho parlato con nessun professore, a questo punto mi auguro che davvero li promuovano tutti in blocco, perché se, dopo averlo detto, facessero scherzi si ritroverebbero in una situazione che non voglio nemmeno immaginare.
Solo spero che nessuno mi dica che l'hanno fatto per spingerli a studiare perché altrimenti non l'avrebbero mai fatto.
Perché a rischio di farmi odiare in secula seculorum farei loro notare che non si sta parlano di bambini di prima elementare ma di ragazzi di quasi vent'anni che dovrebbero conseguire una maturità e non sarà mai trattandoli da bambini e vedendo loro agire da tali che potranno farlo!Fai clic qui per effettuare modifiche.
Ci vuol del professionismo, ci vogliono cura nei dettagli e concentrazione.
Voglio raccontarvi una storia.
La storia di una ragazza, una non ammissione agli esami di maturità e la tragicommedia che ne è seguita.
La ragazza è mia figlia.
Mia figlia che dopo un cammino fatto di 5 esami di riparazione in 4 anni, quest'anno decide a tavolino di essere scema, e visto i risultati mi vien da darle ragione, e non studia per mesi.
Il finale è ovvio: non ammessa.
Dopo il primo momento di shock, perché anche se ti aspetti le mazzate quando arrivano fanno male, tutto rientra nei ranghi e si razionalizza.
Giusto così.
Non hai lavorato e questo il risultato.
Io ne son stata quasi contenta.
Non che io sia completamente matta ma credo abbia, sorprendentemente, fatto meglio al suo ego la bocciatura, di quel che avrebbe fatto una promozione non meritata.
Lei è una strana creatura, che pensa sempre che le vengano regalate cose che non merita grazie alla sua educazione e al suo essere una bella persona.
Era convinta di essere arrivata fin lì grazie a spinte e agevolazioni.
Hai voglia a spiegarle che è giusto che in parte essere una persona onesta e corretta debba contare, hai voglia farle notare che uno che passa a scarpate di esami a fine anno ne ha magari 3.
Beh quando è arrivato lo stop, ha forse finalmente capito che quando non fa non ha e che tutto quello che aveva ottenuto fino a quel momento era guadagnato.
È quindi con questo spirito che siamo andate a scuola per capire cosa dovevamo fare.
Sapevamo che il suo era l'ultimo corso prima della riforma Gelmini e che erano state cambiate un po' di cose.
Si pensava che dovesse fare, cosa già assurda, un esame di chimica per accedere alla 5a, già guadagnata l'anno precedente.
Bizzarro in effetti, ma noi siam legalitari anche quando le leggi son stupide.
Arrivati a scuola pensate al nostro sgomento quando apprendemmo che gli esami da fare erano 4.
Chimica, Fisica, Economia e Sala, anche se lei, studente dell'istituto alberghiero ha scelto da subito cucina.
Io dopo anni di aplomb davanti agli insegnanti cedo ad un magone nervoso.
Non me la prendo con nessuno, capisco che son scocciati quanto me, che per loro è lavoro in più, inoltre son tutti genitori e quindi capiscono benissimo la situazione.
Non mi soffermo a chiedere che succederebbe se non passasse gli esami, ho paura della mia reazione, e comunque bisogna che studi tutta l'estate.
Oltre tutto quello che mi sconcerta è il farle fare chimica e fisica, materie che il nuovo corso studia solo in prima e seconda e che quindi non farà mai più.
Mi viene spiegato, senza però convincermi, che il ministero, quando l'anno prossimo le darà, speriamo, l'ambito diploma, nel pacchetto di studi riporterà che ha fatto chimica e fisica, e quindi, gioco forza, li deve fare.
Ora solo a me sa di minchiata clamorosa? Due mesi di chimica e fisica fatta a spanne a giustificare un corso di studi?
La scuola però è di quelle serie e organizza corsi di recupero, peccato che su 4 materie, uno non si riesca a fare e degli altri tre se ne possano sceglierne solo due, ma questo vale per tutti gli istituti mi è parso di capire.
Inizia così un'estate bislacca, fatta di studi spannometrici e confusionari, di scoraggiamento per il sistema che pare non reputi sufficiente far rifare l'anno a una che non ha studiato ma che la obblighi a riguadagnarsi un diritto già acquisito.
Un' estate all'insegna del “non capisco ma mi adeguo”, di ansia e ferie fatte a metà.
Oltre la beffa il danno, non aver nulla da fare era stato fino a questo momento l'unica consolazione della bocciatura e invece niente.
E arriviamo ad oggi.
3 esami in 3 ore, e già ci sarebbe qualcosa da obbiettare se questa cosa non venisse surclassata da una circolare arrivata, pare, ieri o l'altro ieri sul sito della scuola.
Sito che non è proprio tra i preferiti e che quindi sfugge ai più.
Ma niente paura la scuola è sul pezzo e ne riassume il contenuto stamattina ai ragazzi.
Si garantisce l'accesso in 5a a tutti a prescindere se FACCIANO GLI ESAMI O MENO, non se li facciano bene, se li facciano o meno, e s'invita chi ha partecipato ai corsi di recupero a dare l'esame comunque.
Quelli che non lo faranno o non avranno un risultato sufficiente potranno usufruire di un supporto per il recupero durante l'anno.
…..................
I puntini di qui sopra riempiteli voi, io alla notizia ho detto e sentito dire di tutto, e non tutto ripetibile.
Ma la riflessione che voglio fare è questa.
Ma quanto s'impegnano per far perdere fiducia e perdere credibilità agli occhi di questi ragazzi?
La scuola dovrebbe insegnare qualcosa.
E non solo a livello didattico, per quello ci sono l'enciclopedia, il dizionario, i libri di testo fino ad arrivare a wikipedia.
Ma a livello caratteriale, umano, etico e morale.
Deve insegnare il rispetto, l'abnegazione nella consecuzione di un obbiettivo, deve insegnare la coerenza.
E tutto questo si insegna con l'esempio!
Dov'è, in questa storia, il rispetto per i ragazzi?
Dov'è lo sforzo nell'obbiettivo di creare una società fatta di giovani che possano avere fiducia negli adulti, affinché diventino degli adulti di cui fidarsi?
E dov'è la coerenza? Avete detto che servono degli esami?
Noi possiamo anche reputarli assurdi ma se decidiamo di seguirvi in questa follia non potete alla fine dire che avete scherzato.
Non ho parlato con nessun professore, a questo punto mi auguro che davvero li promuovano tutti in blocco, perché se, dopo averlo detto, facessero scherzi si ritroverebbero in una situazione che non voglio nemmeno immaginare.
Solo spero che nessuno mi dica che l'hanno fatto per spingerli a studiare perché altrimenti non l'avrebbero mai fatto.
Perché a rischio di farmi odiare in secula seculorum farei loro notare che non si sta parlano di bambini di prima elementare ma di ragazzi di quasi vent'anni che dovrebbero conseguire una maturità e non sarà mai trattandoli da bambini e vedendo loro agire da tali che potranno farlo!Fai clic qui per effettuare modifiche.