
Amo il Natale, lo dico ogni anno.
Del Natale amo tutto, dal significato religioso a quello consumistico.
Mi piace che anche per un non credente possa essere un momento di rinascita spirituale, adoro dimostrare il mio amore alle persone che mi circondano dandogli un segno tangibile magari impacchettato.
Amo lo zabaione di mia figlia che mi sveglia al mattino, l’aperitivo da mio padre, il pranzo da mia suocera, bere il negroni della Tata e il caffè della zia a pomeriggio inoltrato.
L’albero, le decorazioni e le luci colorate.
A Natale il gap generazionale coi miei figli si azzera e io ho improvvisamente la loro età.
Ma questo è un Natale speciale.
L’anno non è stato perfetto ma ha visto compiersi piccoli miracoli.
È l’anno delle mie ragazze, l’anno in cui un sogno è diventato realtà e non finisce più di dar soddisfazioni.
Il mio libro, scommessa fatta con me stessa e produzione tutta homemade, col supporto di pochi fidati amici, grazie ad un passaparola che mi sorprende e mi scalda il cuore, è approdato su tanti comodini, bagni, che si sa che sono loro che danno il vero polso della qualità di un’opera, borse…
Il mio Di fantasmi, di fughe e di ragazze questo Natale diventerà per molti un regalo.
Non so, lo trovo incredibile.
Ho dovuto ristampare in fretta temendo di non poter far fronte alle richieste che mi arrivavano.
Richieste a volte inquietanti, messaggi del tipo “hai ancora ragazze da vendermi”, roba che se venissero intercettati da un agente troppo zelante correrei il rischio di finire su Chi additata come la Heidi Fleiss della bassa.
Vallo a spiegare che le ragazze in questione sono 5 cialtrone che hanno solo la fortuna di essersi incontrate nelle fantasie di una blogger cazzara che ha deciso di raccontare la loro vita.
E così loro, che nella storia finiscono vestite a festa proprio la vigilia di Natale, saranno infiocchettate, che incartare la copertina di Leonardo sarebbe un delitto, sotto alberi illuminati.
Per certo non sfigureranno, almeno nel look, per il resto, lo sapremo tra un po’, ma di solito non se la cavano male.
Del Natale amo tutto, dal significato religioso a quello consumistico.
Mi piace che anche per un non credente possa essere un momento di rinascita spirituale, adoro dimostrare il mio amore alle persone che mi circondano dandogli un segno tangibile magari impacchettato.
Amo lo zabaione di mia figlia che mi sveglia al mattino, l’aperitivo da mio padre, il pranzo da mia suocera, bere il negroni della Tata e il caffè della zia a pomeriggio inoltrato.
L’albero, le decorazioni e le luci colorate.
A Natale il gap generazionale coi miei figli si azzera e io ho improvvisamente la loro età.
Ma questo è un Natale speciale.
L’anno non è stato perfetto ma ha visto compiersi piccoli miracoli.
È l’anno delle mie ragazze, l’anno in cui un sogno è diventato realtà e non finisce più di dar soddisfazioni.
Il mio libro, scommessa fatta con me stessa e produzione tutta homemade, col supporto di pochi fidati amici, grazie ad un passaparola che mi sorprende e mi scalda il cuore, è approdato su tanti comodini, bagni, che si sa che sono loro che danno il vero polso della qualità di un’opera, borse…
Il mio Di fantasmi, di fughe e di ragazze questo Natale diventerà per molti un regalo.
Non so, lo trovo incredibile.
Ho dovuto ristampare in fretta temendo di non poter far fronte alle richieste che mi arrivavano.
Richieste a volte inquietanti, messaggi del tipo “hai ancora ragazze da vendermi”, roba che se venissero intercettati da un agente troppo zelante correrei il rischio di finire su Chi additata come la Heidi Fleiss della bassa.
Vallo a spiegare che le ragazze in questione sono 5 cialtrone che hanno solo la fortuna di essersi incontrate nelle fantasie di una blogger cazzara che ha deciso di raccontare la loro vita.
E così loro, che nella storia finiscono vestite a festa proprio la vigilia di Natale, saranno infiocchettate, che incartare la copertina di Leonardo sarebbe un delitto, sotto alberi illuminati.
Per certo non sfigureranno, almeno nel look, per il resto, lo sapremo tra un po’, ma di solito non se la cavano male.

A coronare il sogno oggi c’è stata l’uscita dell’ultimo numero di XRun, pubblicazione con cui ho l’onore di collaborare da quasi due anni, che racconta storie bellissime di sport e regala immagini da togliere il fiato.
Franz, editore di X.run e coautore con Giovanni Storti (Giovanni di Aldo Giovanni e Giacomo) del premio bancarella Sport di quest’anno Corro perché mia mamma mi picchia, oltre a pubblicare il mio ultimo articolo, mi regala una bellissima recensione del libro, libro che ha letto senza neanche sapere di cosa parlasse e del quale ha colto un’essenza molto personale e molto maschile, cosa che, oltre a farmi un immenso piacere, mi ha permesso di vedere come l’altra parte del cielo percepisce le mie ragazze.
Insomma quest’anno i regali arrivano in anticipo e continueranno ad arrivare ancora per molto.
Perché l’emozione di qualcosa di tuo che passerà in mani sconosciute, farà compagnia nei giorni di festa e strapperà magari una risata, non si esaurisce mentre stringi l’ultimo fiocco con cui lo impacchetti.
È un’emozione unica che al solo pensiero mi strappa un sorriso ebete.
E allora grazie.
Grazie a tutti quelli che si sono appassionati alla storia di Elisabetta, che hanno amato il fantasma, desiderato la parlantina di Amelia, la pragmaticità di Bianca, la calma di Lavinia e soprattutto l’imbianchino di Caterina.
A quelli che due sberle al dott.proff. le avrebbero date volentieri e un’assistente come Giulietta se la sognano di notte.
Grazie a voi che avete fatto da cassa di risonanza, che avete regalato, e continuate a farlo, queste 5 ragazze incasinate, ciniche, sognatrici, con la testa a volte in libera uscita e il vento nel cuore a far nascere sorrisi in mezzo alle lacrime.
Loro mi dicono di dirvi di star tranquilli, hanno già indossato il vestito migliore e son pronte per nuove luci colorate.
Franz, editore di X.run e coautore con Giovanni Storti (Giovanni di Aldo Giovanni e Giacomo) del premio bancarella Sport di quest’anno Corro perché mia mamma mi picchia, oltre a pubblicare il mio ultimo articolo, mi regala una bellissima recensione del libro, libro che ha letto senza neanche sapere di cosa parlasse e del quale ha colto un’essenza molto personale e molto maschile, cosa che, oltre a farmi un immenso piacere, mi ha permesso di vedere come l’altra parte del cielo percepisce le mie ragazze.
Insomma quest’anno i regali arrivano in anticipo e continueranno ad arrivare ancora per molto.
Perché l’emozione di qualcosa di tuo che passerà in mani sconosciute, farà compagnia nei giorni di festa e strapperà magari una risata, non si esaurisce mentre stringi l’ultimo fiocco con cui lo impacchetti.
È un’emozione unica che al solo pensiero mi strappa un sorriso ebete.
E allora grazie.
Grazie a tutti quelli che si sono appassionati alla storia di Elisabetta, che hanno amato il fantasma, desiderato la parlantina di Amelia, la pragmaticità di Bianca, la calma di Lavinia e soprattutto l’imbianchino di Caterina.
A quelli che due sberle al dott.proff. le avrebbero date volentieri e un’assistente come Giulietta se la sognano di notte.
Grazie a voi che avete fatto da cassa di risonanza, che avete regalato, e continuate a farlo, queste 5 ragazze incasinate, ciniche, sognatrici, con la testa a volte in libera uscita e il vento nel cuore a far nascere sorrisi in mezzo alle lacrime.
Loro mi dicono di dirvi di star tranquilli, hanno già indossato il vestito migliore e son pronte per nuove luci colorate.