Amenità Varie... ma anche no
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Ice Bucket Challenge.
Per quei quattro che sono stati ad una spedizione al polo per 5 mesi e non avevano la connessione internet, è il modo che si sono inventati in America e sta facendo il giro del mondo, per raccogliere i fondi per la Sla.
Consiste nel versarsi in testa un secchio di acqua gelata che ha due significati, quello delle prime sensazioni che ha il malato di sla colpito dalla malattia e quello dello shock della notizia alla quale non ci si arrende.
Chi lo fa di solito dovrebbe far seguire il gesto da una donazione, in America, dove la beneficenza si
può, io dico giustamente, detrarre, le persone che hanno devoluto qualcosa sono più di 1,1 milioni.
Una volta fatto, la persona fradicia, come il giochino delle foto da bimbi in facebook, nomina altre persone, che devono decidere se accettare o meno la sfida.
Ognuno sta dicendo la sua su questa pratica e ho pensato che un'opinione in più o in meno non facesse differenza.
Non voglio sindacare con chi dice che la beneficenza dovrebbe essere una pratica privata, che non c'è niente da ridere sulla malattia, che c'è chi fa cose da moltissimi anni in maniera più oscura e più nobile.
Anche perché hanno ragione.
Ma il problema è un altro: è così importante il modo?
Un malato che potrebbe vedersi arrivare lo spiraglio di una cura darebbe davvero così peso su come siano stati raccolti i quattrini per farlo?
Certo il fenomeno è sfuggito di mano, prendendo a volte delle sembianze boccaccesche, ma si parla di donazioni per oltre 50 milioni di dollari che stanno aumentando di ora in ora, chissenefrega se son stati donati col capo chino inginocchiati sui ceci, se partendo per un paese straniero a far beneficenza intima e raccolta o facendo sorridere chi vede Bill Gates sfidato da Mr.Facebook.
Quel Bill Gates che di beneficenza ogni anno ne fa a camionate, quel Bill meraviglia Gates che anni fa acquistò il codice Da Vinci, quello vero non il libro di Dan Brown, solo per farlo girare per i musei di tutto il mondo ed essere certo che il maggior numero di persone ne potesse godere la magnificenza.
Quel Bill Gates che sa che farsi vedere costruire l'accrocchio per finire bagnato fradicio porterà molte persone a farlo e forse una parte di loro a fare delle donazioni.
Ma in fondo il discorso che voglio fare prescinde le secchiate di acqua gelata, è un discorso generale.
Infatti come tanti che sono insofferenti alla pagliacciata della doccia fredda, io sono insofferente alle critiche ad ogni costo, perché per pochi che criticano dopo aver fatto un'accurata analisi essersi informati e aver preso una posizione, che rispetto moltissimo, ci sono una marea di altri che praticano lo sputasentenze come sport olimpico.
Che criticano i modi di far tutto senza mai però prendere un'iniziativa per far qualcosa in maniera, a loro modo di vedere, corretta.
Sono quelli che postano le foto dei bambini di Gaza tra un mojto e una partita a racchettoni.
Si dice che in Italia i soldi raccolti siano davvero pochi, bene io rispondo che son sempre di più di quelli che si sarebbero raccolti senza far nulla.
E chi si è fatto il bagno solo per pubblicità renderà conto alla propria coscienza e, nel caso non ne avesse una, non saranno certo 100 post in facebook che gliela faranno crescere.
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