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Gli americani ci stanno studiando.
E non lo fanno tentando di capire perche’ abbiamo guardato come dei bamba tre votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, dove tra l’altro aveva stravinto Bianca che credo fosse la scelta piu’ democratica, accomunante e conforme al volere del popolo Italiano: non ci studiano basandosi sul perche’ non son passati direttamente alla 4a votazione, visto che erano 3 giorni che dicevano sarebbe stata quella definitiva, e abbiamo pagato 9 persone che tiravano fuori le schede e trascrivevano per due giorni.
No, lo fanno approfondendo come sia possibile che degli italiani abbiano neutralizzato l’algoritmo di Facebook.
O almeno cosi’ diceva in origine un articolo del Tg com di qualche giorno fa’ , poi piccatamente rettificato da un ricercatore dell’IMT di Lucca che a gran voce ha reclamato la paternita’ della pubblicazione, ovviamente non solo farina del suo sacco, che quando le cose son importanti di gloria ce n’e’ per tutti.
Il fiero papa’ ha sottolineato inoltre che il suo lavoro non metterebbe in pericolo nessun algoritmo, e meno male eravamo preoccupatissimi, ma sarebbe a disposizione della comunita’ scientifica.
Quindi a studiarci potrebbero essere anche i coreani, tra un karaoke e l’altro.
Son cose che fan sempre piacere soprattutto quando capirete sulla base di cosa.
Il suddetto algoritmo, non a rischio lo ripeto per non provocare panico inutile, a grandi linee sarebbe basato sul concetto che se ogni giorno su di una pagina Fb diversifichi e posti cose differenti sara’ piu’ facile che la pagina prolifichi e goda di ottima salute.
Ora, quello che non ci si spiega, o almeno loro non si spiegano, e’ come sia possibile che la pagina La stessa foto di Toto Cotugno, che ritrae il Totone nazionalpopolare in puro stile anni ‘80, abbia piu’ di 45000 like e come ogni giorno, sotto l’immagine, ci siano di media una cinquantina di commenti e una ventina di condivisioni.
L’esperimento di per se’ non e’ originalissimo, era stato gia’ tentato, ma non aveva dato i frutti sperati, mentre con noi italiani e con L’italiano doc ha sbancato.
I commenti giornalieri sotto la foto, che ritrae Cotugno pettinato come una Farrah Fawcett corvina, sono una meraviglia.
Si va dallo spaventato allarmismo di chi temeva, al minimo ritardo, di rimanere senza il santino quotidiano, a quelli che trovano il caro Toto un po’ piu’ sciupato di ieri, a quelli che, chiamandolo maestro pratica devo dire diffusa, lo richiedono a gran voce al Quirinale.
Ecco alla luce della possibilita’ che l’evoluzione antropologica dell’homo italianus si possa basare su questo e dalla forza con cui il ricercatore ha reclamato il possesso della pubblicazione, vorrei dire due parole.
Caro studioso dell IMT, cari americani, coreani, canadesi, giapponesi, abitanti della Papuasia
Non perdete il vostro tempo.
Tu studioso, lo so che ci tieni, e come vuoi che non ti capisca!
In questi anni di precarieta’ lavorativa il curriculum vitae e’ la nuova bibbia, immagino la tua indignazione vedendoti sottratto da un Tg berlusconiano, e quindi fazioso e vizioso, il frutto dei tuoi sforzi, anch’io nel mio piccolo sono stata in dubbio se implementare il mio con la mansione di Turnig sausages manager impiego che mi guadagnai girando salamelle per una settimana intera alla festa dell’Avanti nel lontano ’82.
Ma stai sereno, nessuno te la tocca.
E voi, che vi accingete a tentar di capire, lasciate che vi spieghi.
Nulla di strano, esoterico, perche’ han tirato in ballo anche quello, o cervellotico.
Signori: noi italiani siamo dei cazzari.
Cazzari pieni di fantasi e con una passione viscerale per la battuta, ma sempre cazzari.
Niente di piu’ e niente di meno.
Abbiamo avuto un presidente del consiglio che perdeva 5 punti di share sotto elezioni per amor della battuta, figurati se vien via gratis.
Se ci aggiungete che abbiamo scoperto da poco gli smartphone e che Candy Crush cracca ogni tre per due, cosa potremmo mai fare in bagno mentre siamo in ufficio?
Inoltre siamo dei sorprendenti creatori di icone, meglio se trash, sappiamo ridere di noi stessi come pochi popoli al mondo e non resistiamo al non senso virtuale.
E se questo non bastasse vi ricorderei, a braccio, che se il veterinario ci avesse sconsigliato di mettere il canarino sulla finestra per le polveri sottili, se la Apple non avesse inventato l’Ipod, noi saremmo ancora esattamente come ci cantava il buon Toto tanti anni fa, con l’autoradio in mano, fieri di esserlo…
Ci son rimasti giusto gli spaghetti al dente….
Peccato per quel partigiano come presidente…ecco quello manca davvero.