Ci vuole convinzione, inutile continuare a parlare solo di assassini e terroristi, cose che certamente sono: per farsi saltare in aria ci vuole convinzione.
Ci vuole una fede, una motivazione forte, ci vuole il coraggio delle proprie idee.
Sbagliate, certo; fondamentaliste, sicuro; terroriste, senza dubbio.
Credono di poter vincere, ma non hanno calcolato che non c'è niente da vincere, che non c'è storia non c'è partita: hanno già perso.
Possono farsi saltare a dieci per volta, due volte al giorno, possono spaventarci, renderci inebetiti dal terrore, ma hanno comunque già perso.
Non importa quanti infedeli riusciranno ad uccidere.
Gli altri sopravviveranno e certamente non si faranno convertire o soggiogare.
Se l'europa ha un pregio è quello di conoscere perfettamente la dittatura, la tirannia, il condizionamento etnico e il tentativo di sottomissione.
Lo conosciamo perché abbiamo lasciato che proliferasse più volte.
Ci siamo già fatti soggiogare e poi ci siamo svegliati, abbiamo lottato e sovvertito la nostra sorte.
Certo sarebbe meglio ci svegliassimo prima, ma probabilmente è una nostra caratteristica quella di abbassare momentaneamente la testa per poi rialzarla.
I guerrieri islamici ci stanno sottovalutando, lo si fa sempre quando si vede una popolazione anestetizzata, ci vedono come se fossimo una bella donna, leggera ed effimera, e esattamente come si fa con una bella donna allegra e solare, pensano che non ci sia tempra coraggio e intelligenza.
Non hanno capito che, per il fatto che noi non si decida di morire in nome di un Dio, non significa che non abbiamo niente per cui morire.
Abbiamo un sacco di cose per cui moriremmo.
La salvezza dei nostri figli ad esempio, ma non solo.
Noi donne, ecco noi donne abbiamo molte cose per cui moriremmo, non perché siamo più coraggiose e impavide degli uomini, no, è solo che sono ancora troppo fresche le nostre vittorie, le nostre conquiste, i nostri traguardi che ancora non sono tutti raggiunti e acquisiti, ma che sono qui, tangibili.
Ci sono ancora e lottano ancora quelle di noi che ci hanno permesso di portare un paio di calzoni e fumare per strada.
Non ho usato questi due esempi per caso, sono cose che possono sembrare banali, una addirittura sancisce il diritto di farsi del male, ma è proprio questo il punto: la libertà di scegliere.
E potete crederci se vi dico che prima di costringerci e di costringere le nostre figlie a mettere un velo dovrete ucciderci una a una, finché una volta conquistata la vittoria finale non scoprirete di avere solo un sacco di spazio vuoto.
E questo potrebbe anche starvi bene, ma le vostre donne avranno a loro volta visto che si può essere donne in maniera diversa, alzandosi in piedi e togliendosi il velo e, magari non tutte, ma qualcuna qualche domanda se la farà.
Siete i re di un mondo in cui la base per regnare incontrastati è lasciare nell'ignoranza le donne.
Purtroppo anche qui arrivate tardi, potete anche toglierci i libri: tanto li abbiamo già letti e molti di quelli li abbiamo scritti, raccontati e tramandati.
Dovreste, per influire sulle popolazioni a venire, annullare la rete, azzerare internet.
Peccato che serva più a voi che a noi.
Se vi deste il disturbo di studiarci un po', e non parlo dell'economia e del potere, di cui sapete sicuramente di più di chi ci dovrebbe governare, ma il popolo, il suo carattere nella storia, se credeste un po' meno alle vostre dottrine e un po' di più all'evoluzione della specie e ai suoi lasciti genetici, sapreste che una manciata di fast food e di smartphone possono solo ricoprirli, possono rallentarli, appannarli, ma all'occorrenza tornano.
Fosse solo per difendere il diritto di dire stronzate in rete, di avere giornate di leggerezza e la possibilità di andare ad un apericena il venerdì sera, convinti fermamente che l'inventore del termine apericena meriti di inginocchiarsi sui ceci per tutta del durata del karaoke a seguire.
Sì esatto, difenderemo il nostro diritto all'inutilità occasionale, anche per quelli che la praticano a tempo indeterminato.
Abbiamo liberato l'Europa con una rete di partigiani e resistenza tenuta in piedi da staffette cariche di documenti, qualche cosa ci inventeremo sicuramente.
Perché, e il succo della questione è qui, a noi hanno insegnato a ragionare, è vero, guardando il web non sembrerebbe, ma meglio così, continuate pure a sottovalutarci.
Tanto avete già perso.
Come quelli che inneggiano alla chiusura delle frontiere.
Avete perso anche voi, non esiste più il mondo delle frontiere, sono destinate a crollare tutte, certo non subito ma sarà così.
I nostri figli andranno all'estero, è facile ormai, e qualcuno non tornerà, per lavoro, studio, scelta di vita, amore.
Così faranno i figli degli altri, non sarà un esodo in massa come questo, sarà più lento, insinuante, come acqua nelle fessure e alla fine non ci saranno più religioni per cui morire e magari, se saremo bravi, vincerà John Lennon.
Avremo tutti una delicata carnagione ambrata e una sola razza, speriamo umana.
Ci vuole una fede, una motivazione forte, ci vuole il coraggio delle proprie idee.
Sbagliate, certo; fondamentaliste, sicuro; terroriste, senza dubbio.
Credono di poter vincere, ma non hanno calcolato che non c'è niente da vincere, che non c'è storia non c'è partita: hanno già perso.
Possono farsi saltare a dieci per volta, due volte al giorno, possono spaventarci, renderci inebetiti dal terrore, ma hanno comunque già perso.
Non importa quanti infedeli riusciranno ad uccidere.
Gli altri sopravviveranno e certamente non si faranno convertire o soggiogare.
Se l'europa ha un pregio è quello di conoscere perfettamente la dittatura, la tirannia, il condizionamento etnico e il tentativo di sottomissione.
Lo conosciamo perché abbiamo lasciato che proliferasse più volte.
Ci siamo già fatti soggiogare e poi ci siamo svegliati, abbiamo lottato e sovvertito la nostra sorte.
Certo sarebbe meglio ci svegliassimo prima, ma probabilmente è una nostra caratteristica quella di abbassare momentaneamente la testa per poi rialzarla.
I guerrieri islamici ci stanno sottovalutando, lo si fa sempre quando si vede una popolazione anestetizzata, ci vedono come se fossimo una bella donna, leggera ed effimera, e esattamente come si fa con una bella donna allegra e solare, pensano che non ci sia tempra coraggio e intelligenza.
Non hanno capito che, per il fatto che noi non si decida di morire in nome di un Dio, non significa che non abbiamo niente per cui morire.
Abbiamo un sacco di cose per cui moriremmo.
La salvezza dei nostri figli ad esempio, ma non solo.
Noi donne, ecco noi donne abbiamo molte cose per cui moriremmo, non perché siamo più coraggiose e impavide degli uomini, no, è solo che sono ancora troppo fresche le nostre vittorie, le nostre conquiste, i nostri traguardi che ancora non sono tutti raggiunti e acquisiti, ma che sono qui, tangibili.
Ci sono ancora e lottano ancora quelle di noi che ci hanno permesso di portare un paio di calzoni e fumare per strada.
Non ho usato questi due esempi per caso, sono cose che possono sembrare banali, una addirittura sancisce il diritto di farsi del male, ma è proprio questo il punto: la libertà di scegliere.
E potete crederci se vi dico che prima di costringerci e di costringere le nostre figlie a mettere un velo dovrete ucciderci una a una, finché una volta conquistata la vittoria finale non scoprirete di avere solo un sacco di spazio vuoto.
E questo potrebbe anche starvi bene, ma le vostre donne avranno a loro volta visto che si può essere donne in maniera diversa, alzandosi in piedi e togliendosi il velo e, magari non tutte, ma qualcuna qualche domanda se la farà.
Siete i re di un mondo in cui la base per regnare incontrastati è lasciare nell'ignoranza le donne.
Purtroppo anche qui arrivate tardi, potete anche toglierci i libri: tanto li abbiamo già letti e molti di quelli li abbiamo scritti, raccontati e tramandati.
Dovreste, per influire sulle popolazioni a venire, annullare la rete, azzerare internet.
Peccato che serva più a voi che a noi.
Se vi deste il disturbo di studiarci un po', e non parlo dell'economia e del potere, di cui sapete sicuramente di più di chi ci dovrebbe governare, ma il popolo, il suo carattere nella storia, se credeste un po' meno alle vostre dottrine e un po' di più all'evoluzione della specie e ai suoi lasciti genetici, sapreste che una manciata di fast food e di smartphone possono solo ricoprirli, possono rallentarli, appannarli, ma all'occorrenza tornano.
Fosse solo per difendere il diritto di dire stronzate in rete, di avere giornate di leggerezza e la possibilità di andare ad un apericena il venerdì sera, convinti fermamente che l'inventore del termine apericena meriti di inginocchiarsi sui ceci per tutta del durata del karaoke a seguire.
Sì esatto, difenderemo il nostro diritto all'inutilità occasionale, anche per quelli che la praticano a tempo indeterminato.
Abbiamo liberato l'Europa con una rete di partigiani e resistenza tenuta in piedi da staffette cariche di documenti, qualche cosa ci inventeremo sicuramente.
Perché, e il succo della questione è qui, a noi hanno insegnato a ragionare, è vero, guardando il web non sembrerebbe, ma meglio così, continuate pure a sottovalutarci.
Tanto avete già perso.
Come quelli che inneggiano alla chiusura delle frontiere.
Avete perso anche voi, non esiste più il mondo delle frontiere, sono destinate a crollare tutte, certo non subito ma sarà così.
I nostri figli andranno all'estero, è facile ormai, e qualcuno non tornerà, per lavoro, studio, scelta di vita, amore.
Così faranno i figli degli altri, non sarà un esodo in massa come questo, sarà più lento, insinuante, come acqua nelle fessure e alla fine non ci saranno più religioni per cui morire e magari, se saremo bravi, vincerà John Lennon.
Avremo tutti una delicata carnagione ambrata e una sola razza, speriamo umana.