Ci mancava anche il blue monday!
Perché non sappiamo complicarcela da soli l'esistenza, ci serviva uno psicologo con un sacco di tempo libero e delle idee del cazzo per far quadrare il cerchio.
Abbiate il coraggio di dirmi che è un'idea geniale impegnarsi per coniare una formula matematica ad hoc che ci dica qual è il giorno più triste dell'anno.
Inserire variabili, come la distanza dal Natale, le decorazioni da ritirare, gli estratti conti post regali che arrivano, il clima, il debito pubblico, la muta del gatto e lo yogurt scaduto in frigo.
Vabbè qualcuno l'ho aggiunto io, ma il clima no, l'ha scelto lui, e, visto che tra il clima di Brunico e quello delle Ibiza ci son tre Mojti di mezzo, direi che non mi pare un fattore rilevante.
Che al ragazzo piaccia vincere facile si era capito con la scelta del giorno della settimana.
Un lunedì.
Sui 52 lunedì dell'anno, ad impegnarti, ne trovi decenti 7/8, se sei tifoso di una squadra che gioca la domenica e hai culo, magari qualcosa in più, ma giusto se lavori con qualcuno da pigliare per il sedere finché non ti offre il caffè, altrimenti i lunedì sono sempre comunque un devasto.
Il danno però ormai l'ha fatto, il terzo lunedì dell'anno è il giorno peggiore per il nostro umore.
E qui sta a noi.
Possiamo prendere al volo l'occasione per permetterci di essere pestiferi e sfanculare a piene mani chiunque, il quale potrà dare la colpa al giorno per essere stato trattato come un calzino usato in una sorta di “tana liberi tutti”;
decidere di piangere tutte le nostre lacrime per il moroso a intermittenza che ci appesta la vita, per i jeans che non entrano più neanche avvolgendoci con lardo di colonnata, per il dow jones in calo e perché quella scema di Rose che anche stasera non ha spostato il culone e ha lasciato che Di Caprio diventasse un bastoncino findus;
oppure vegetare in un angolo lamentandoci, alzando la gambetta e sperando di trovare qualcuno che venga a trascinarci mentre noi tocchiamo tutto, in una rivisitazione casereccia della Tristezza di Inside Out.
O decidere che no, la soddisfazione, molesto che non sei altro, non te la do, che degli psicologi che pasticciano con la matematica non mi fido, perché la vita è fatta di scelte: hai scelto la psiche? bene, la logica lasciala ad altri, tu divertiti con Freud Edipo e compagnia bella.
Decidere a tavolino di essere allegri e felici solo per il gusto di fare un dispetto.
Oggi ne hanno scritto tutti, e han dato i consigli per scongiurare la macumba del blue day...su dieci consigli almeno 5 prevedevano l'esborso di modiche cifre per tamponare la tristezza.
Cazzo, devono andare male anche quest'anno i saldi!
Perché non sappiamo complicarcela da soli l'esistenza, ci serviva uno psicologo con un sacco di tempo libero e delle idee del cazzo per far quadrare il cerchio.
Abbiate il coraggio di dirmi che è un'idea geniale impegnarsi per coniare una formula matematica ad hoc che ci dica qual è il giorno più triste dell'anno.
Inserire variabili, come la distanza dal Natale, le decorazioni da ritirare, gli estratti conti post regali che arrivano, il clima, il debito pubblico, la muta del gatto e lo yogurt scaduto in frigo.
Vabbè qualcuno l'ho aggiunto io, ma il clima no, l'ha scelto lui, e, visto che tra il clima di Brunico e quello delle Ibiza ci son tre Mojti di mezzo, direi che non mi pare un fattore rilevante.
Che al ragazzo piaccia vincere facile si era capito con la scelta del giorno della settimana.
Un lunedì.
Sui 52 lunedì dell'anno, ad impegnarti, ne trovi decenti 7/8, se sei tifoso di una squadra che gioca la domenica e hai culo, magari qualcosa in più, ma giusto se lavori con qualcuno da pigliare per il sedere finché non ti offre il caffè, altrimenti i lunedì sono sempre comunque un devasto.
Il danno però ormai l'ha fatto, il terzo lunedì dell'anno è il giorno peggiore per il nostro umore.
E qui sta a noi.
Possiamo prendere al volo l'occasione per permetterci di essere pestiferi e sfanculare a piene mani chiunque, il quale potrà dare la colpa al giorno per essere stato trattato come un calzino usato in una sorta di “tana liberi tutti”;
decidere di piangere tutte le nostre lacrime per il moroso a intermittenza che ci appesta la vita, per i jeans che non entrano più neanche avvolgendoci con lardo di colonnata, per il dow jones in calo e perché quella scema di Rose che anche stasera non ha spostato il culone e ha lasciato che Di Caprio diventasse un bastoncino findus;
oppure vegetare in un angolo lamentandoci, alzando la gambetta e sperando di trovare qualcuno che venga a trascinarci mentre noi tocchiamo tutto, in una rivisitazione casereccia della Tristezza di Inside Out.
O decidere che no, la soddisfazione, molesto che non sei altro, non te la do, che degli psicologi che pasticciano con la matematica non mi fido, perché la vita è fatta di scelte: hai scelto la psiche? bene, la logica lasciala ad altri, tu divertiti con Freud Edipo e compagnia bella.
Decidere a tavolino di essere allegri e felici solo per il gusto di fare un dispetto.
Oggi ne hanno scritto tutti, e han dato i consigli per scongiurare la macumba del blue day...su dieci consigli almeno 5 prevedevano l'esborso di modiche cifre per tamponare la tristezza.
Cazzo, devono andare male anche quest'anno i saldi!
Ora, visto che è comunque assodato che siamo facilmente influenzabili, e basta che un articolo inizi con “uno studio dell'università del Massachusetts ha evidenziato che” e siamo pronti a giurare che vedere sistematicamente a spasso coi Kardashian può farci venire il lato B di Kim e fidanzare con un rapper, io farei una formale richiesta.
Voglio una formula matematica che mi dica qual'è il giorno dell'anno in cui posso sfondarmi di nutella senza prendere un etto; quella che permetta alle mie figlie di conoscere il giorno in cui è più facile imbattersi in un ragazzo normale e quello, da passare chiuse in casa, in cui possono trovare solo principi azzurri inutili quanto i leggings che indossano; quello indicato per risolvere le beghe famigliari e quello per in cui mettermi lo smalto nero, ci fosse una volta che io riesca a farlo senza sembrare una bambina che ha giocato con le tempere!
Insomma se proprio non hai niente da fare caro il mio psicologo, dammi una speranza, che tranquillo, io riesco a pigliarmi per il sedere da sola tenendo la sveglia in avanti di 10 minuti, vuoi che non mi fidi di qualcuno che mi dice che il 20esimo giovedì dell'anno devo comprarmi un paio di Jimmy Choo?
Voglio una formula matematica che mi dica qual'è il giorno dell'anno in cui posso sfondarmi di nutella senza prendere un etto; quella che permetta alle mie figlie di conoscere il giorno in cui è più facile imbattersi in un ragazzo normale e quello, da passare chiuse in casa, in cui possono trovare solo principi azzurri inutili quanto i leggings che indossano; quello indicato per risolvere le beghe famigliari e quello per in cui mettermi lo smalto nero, ci fosse una volta che io riesca a farlo senza sembrare una bambina che ha giocato con le tempere!
Insomma se proprio non hai niente da fare caro il mio psicologo, dammi una speranza, che tranquillo, io riesco a pigliarmi per il sedere da sola tenendo la sveglia in avanti di 10 minuti, vuoi che non mi fidi di qualcuno che mi dice che il 20esimo giovedì dell'anno devo comprarmi un paio di Jimmy Choo?
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