Cara McStef, ho sempre un problema quando organizzano delle cene, perché non ci sono ancora regole sulla tecnologia che regna nella nostra vita. Il cellulare può essere messo sul tavolo? E il tablet? E quando è cortese e come è cortese leggere le mail e notifiche? Si può condividere un post " a voce"
Grazie Padrona di casa 2.0 ma non troppo
Cara padrona di casa 2.0 ma non troppo,
tu poni un quesito interessante e molto attuale, chiedendomi come mai nessuno abbia ancora fatto un manuale per gestire la tecnologia in situazioni sociali.
Credo che il motivo sia da ricercarsi nell’umana decenza.
Nel senso che, anche se non sembra, un poco di decenza l’abbiamo ancora e mentire sapendo di farlo, soprattutto spudoratamente, ci crea ancora qualche imbarazzo.
Sono quelle situazioni che io incasello sotto il nome Alice’s world.
Fanno parte dell’ Alice’s world tutte quelle circostanze in cui sapremmo benissimo cos’è giusto e corretto fare e matematicamente facciamo l’esatto contrario.
In fondo era Alice quella che si dava una valanga di buoni consigli senza seguirne neanche uno per sbaglio.
Analizziamo però il problema di cellulari e tablet sul tavolo.
Tablet: a meno che tu non abbia organizzato la cena per riuscire ad avere contatti di lavoro e speri di cogliere l’occasione per mostrare la tua collezione di stoffe; disegni di moda; progetti di ponti in Tanzania, devono sparire, perché trovarsi collegati a skygo per vedere il posticipo o su youtube per ricordarsi di che colore erano le righe della maglietta di Madonna in Papa don’t preach è un lampo e non è che sia proprio conviviale. Unica concessione: la presenza al tavolo di bambini. Qui però le regole sono ancora più ferree che con gli adulti. Vietato farlo comparire appena seduti a tavola , che socializzino, che scelgano dal menù che infilino le mani negli spaghetti e freghino la coca cola al vicino mentre è distratto. Solo dopo cena, quando la rilassatezza degli adulti diventa inversamente proporzionale alla loro agitazione e noia, et voilà le tablét! Ma non lasciatelo in balia del più forte, organizzate al volo un torneo di Fruit Ninja, una raccolta e semina in Farmville da fare a turni alternati, coinvolgete tutti i presenti insomma, unificate non dividete.
Se volevate fare in modo che fossero inoffensivi sin dal “seduti a tavola” forse vi conveniva mettervi d’accordo con gli altri genitori, riunirli in una casa e pagare una cugina bisognosa di fondi, una baby sitter votata al martirio, insomma qualcuno che li rendesse inoffensivi senza dover sborsare i soldi di pizza, bibita e coperto e senza dover smacchiare la camicia buona.
Smartphone: eccezzion fatta che non siate uno dei 6 possessori della sequenza dei codici di lancio dei missili di Aviano, un medico reperibile o abbiate un parente in fin di vita, togliete la suoneria.
Se proprio il vostro lavoro non ha orari e perdere anche solo dieci minuti equivale a dire addio a soldi che vi farebbero molto comodo, mettete la vibrazione e il telefono tenetevelo in tasca, o in grembo se siete donne con le gonne.
Sarebbe utile togliere le notifiche di face book, anche perché difficilmente vi diranno che dovete andare a salvare il consiglio d’amministrazione con un post.
Se il telefono dovesse vibrare, sarebbe cortese, fingere un problema idrico ed andare verso il bagno.
E se vibrerà spesso fa niente, sempre meglio che vi credano deboli di vescica che scortesi.
Quando rispondete magari chiudete la mail dicendo “perfetto ci sentiamo con calma domattina”, nel tentativo di chiudere il discorso.
E tutto questo vale se siete al ristorante.
Se siete a casa magari fate in modo che la cosa sia dichiarata.
Difficilmente gli ospiti, se sono amici, si offenderanno se in mezzo al tavolo troveranno un cestino in cui infilare i propri cellulari, e alla fine della serata magari vi ringrazieranno anche per aver loro regalato una conversazione unica, di cui sapete solo voi e non tutto il cyberspazio.
Fate sentire che volete stare con loro senza esibirli, senza dover condividere con 595 persone che con loro vi divertite.
Se poi qualcuno aspetta una chiamata di lavoro che lo dica, ci mancherebbe, siate flessibili che potrebbe servire anche a voi prima o poi.
Ma che siate a casa o in un agriturismo, c’è una cosa da non fare: non fotografate il cibo per nessun motivo al mondo che non sia la necessità di riprodurre ricetta ed impiattamento per stupire gli amici alla prossima cena…rigorosamente smartphone free.
Grazie Padrona di casa 2.0 ma non troppo
Cara padrona di casa 2.0 ma non troppo,
tu poni un quesito interessante e molto attuale, chiedendomi come mai nessuno abbia ancora fatto un manuale per gestire la tecnologia in situazioni sociali.
Credo che il motivo sia da ricercarsi nell’umana decenza.
Nel senso che, anche se non sembra, un poco di decenza l’abbiamo ancora e mentire sapendo di farlo, soprattutto spudoratamente, ci crea ancora qualche imbarazzo.
Sono quelle situazioni che io incasello sotto il nome Alice’s world.
Fanno parte dell’ Alice’s world tutte quelle circostanze in cui sapremmo benissimo cos’è giusto e corretto fare e matematicamente facciamo l’esatto contrario.
In fondo era Alice quella che si dava una valanga di buoni consigli senza seguirne neanche uno per sbaglio.
Analizziamo però il problema di cellulari e tablet sul tavolo.
Tablet: a meno che tu non abbia organizzato la cena per riuscire ad avere contatti di lavoro e speri di cogliere l’occasione per mostrare la tua collezione di stoffe; disegni di moda; progetti di ponti in Tanzania, devono sparire, perché trovarsi collegati a skygo per vedere il posticipo o su youtube per ricordarsi di che colore erano le righe della maglietta di Madonna in Papa don’t preach è un lampo e non è che sia proprio conviviale. Unica concessione: la presenza al tavolo di bambini. Qui però le regole sono ancora più ferree che con gli adulti. Vietato farlo comparire appena seduti a tavola , che socializzino, che scelgano dal menù che infilino le mani negli spaghetti e freghino la coca cola al vicino mentre è distratto. Solo dopo cena, quando la rilassatezza degli adulti diventa inversamente proporzionale alla loro agitazione e noia, et voilà le tablét! Ma non lasciatelo in balia del più forte, organizzate al volo un torneo di Fruit Ninja, una raccolta e semina in Farmville da fare a turni alternati, coinvolgete tutti i presenti insomma, unificate non dividete.
Se volevate fare in modo che fossero inoffensivi sin dal “seduti a tavola” forse vi conveniva mettervi d’accordo con gli altri genitori, riunirli in una casa e pagare una cugina bisognosa di fondi, una baby sitter votata al martirio, insomma qualcuno che li rendesse inoffensivi senza dover sborsare i soldi di pizza, bibita e coperto e senza dover smacchiare la camicia buona.
Smartphone: eccezzion fatta che non siate uno dei 6 possessori della sequenza dei codici di lancio dei missili di Aviano, un medico reperibile o abbiate un parente in fin di vita, togliete la suoneria.
Se proprio il vostro lavoro non ha orari e perdere anche solo dieci minuti equivale a dire addio a soldi che vi farebbero molto comodo, mettete la vibrazione e il telefono tenetevelo in tasca, o in grembo se siete donne con le gonne.
Sarebbe utile togliere le notifiche di face book, anche perché difficilmente vi diranno che dovete andare a salvare il consiglio d’amministrazione con un post.
Se il telefono dovesse vibrare, sarebbe cortese, fingere un problema idrico ed andare verso il bagno.
E se vibrerà spesso fa niente, sempre meglio che vi credano deboli di vescica che scortesi.
Quando rispondete magari chiudete la mail dicendo “perfetto ci sentiamo con calma domattina”, nel tentativo di chiudere il discorso.
E tutto questo vale se siete al ristorante.
Se siete a casa magari fate in modo che la cosa sia dichiarata.
Difficilmente gli ospiti, se sono amici, si offenderanno se in mezzo al tavolo troveranno un cestino in cui infilare i propri cellulari, e alla fine della serata magari vi ringrazieranno anche per aver loro regalato una conversazione unica, di cui sapete solo voi e non tutto il cyberspazio.
Fate sentire che volete stare con loro senza esibirli, senza dover condividere con 595 persone che con loro vi divertite.
Se poi qualcuno aspetta una chiamata di lavoro che lo dica, ci mancherebbe, siate flessibili che potrebbe servire anche a voi prima o poi.
Ma che siate a casa o in un agriturismo, c’è una cosa da non fare: non fotografate il cibo per nessun motivo al mondo che non sia la necessità di riprodurre ricetta ed impiattamento per stupire gli amici alla prossima cena…rigorosamente smartphone free.