
Amo essere una cialtrona ma volte è controproducente.
Ci son persone che sulla loro fortuna ci si siedono e io che potrei averla in punta di dita non riesco a sfruttarla.
Non pensate subito che sappia fare chissa' cosa con le mani, poca malizia, che sto parlando di cose serie.
Son disoccupata? Mi piace inanellar parole? Lo faccio discretamente bene?
E allora perché non c'è verso di poter scrivere sull'argomento che senza dubbio mi darebbe, non fama per carità, ma soldi sicuri?
Perché, se anche solo tento lontanamente d' imbastire una trama che abbia una remota possibilità di poter sfociare in una scena di sesso, mi vien da prendere per il sedere, scelta del sostantivo non casuale, il protagonista con i calzoni alla caccaiola e la sua partner?
A parte che mi fa ridere già la parola partner, mi sa di doppio a tennis, smash e palle smorzate.
Voluta anche questa, fermatemi per carità.
Capisco che questo possa spingervi ad un pensiero affettuoso per Lui che, avendo me come controparte erotica, non se la deve passare poi tanto bene.
Ma cosa volete, mi ha sposato per allegria e, inspiegabilmente, pare gli faccia, dopo 15 anni, ancora un discreto effetto.
Le vie degli ormoni sono infinite e tortuose.
Ma torniamo al modo per far soldi.
Non sarebbe cosi' complicato.
Una trama carina la trovo, magari una cosa tipo lui cattedratico tutto libri neuroni e addominali e lei pasticcera con la passione per la glassa di zucchero.
Amplessi consumati tra la pasta brisè e le saccapoche, con lui che le declama John Donne e lei gli ingredienti per la creme broulè.
O nelle biblioteche dell'univerità tra un tomo di De Sade e un saggio su Masoch, che abbinato alla schiumarola potrebbe dare delle gran soddisfazioni.
Non funziona? Posso pensare ad altro, non ci son problemi, la fantasia è l'unica cosa che non mi manca.
Lei algida educatrice di un collegio e lui giardiniere che tra una rosa e un pino mugo le lancia sguardi infuocati “dando il ramato”.
Ovviamente si scoprirà che il rude contadino, altri non è che un conte che, per espiare colpe, non commesse, decide di dedicare anima e corpo alla letizia dei cespugli, scusate scusate scusate...., in fiore.
Lei abbandonerà il tacco dodici e la calza con la riga, che tanto algida non è, per accartocciarsi con lui nella serra, mentre fuori il temporale impazza...e il resto è troppo anche per me...la rima fatela voi.
Si potrebbe poi essere un po' più moderni e aprire la strada a un bel triangolo, in cui un lato vale l'altro.
Una cosa tipo “e lei con noi e lui tra noi le mani le tue poi ancora le sue”....
No non si può, questo non lo posso fare.
Già faccio fatica a ricordarmi chi dice cosa, figurati se capisco chi ansima cosa, finisce che faccio un bordello, all'anima della Merlin, dell'accidente e mi tocca risolvere il plot riesumando il delitto d'onore.
Magari con il torbido mi va meglio: lui molto giovane e sveglio e lei irreprensibile profia di latino.
Tra un due sul registro e una standing ovation in aula audiovisivi, con,magari, il padre di lui che le fa piedino durante il colloquio con i genitori.
No, via il piedino del papà che fa squallido e dentro l'occhiata languida della mamma che fa ambiguo assai.
E con questo espediente venderei anche ai signori, che notoriamente vomitano se vedono due uomini baciarsi ma vanno in tripudio se avviene tra due donne.
È inutile, sono irrecuperabile, al posto di due gnocche stratosferiche quelle avviluppate sulla cattedra, sotto gli occhi lascivi del ragazzo, hanno pericolosamente le fattezze della mia prof d'inglese delle medie, alla quale toccavamo la schiena prima di un compito in classe visto mai che la gobba aiutasse e quelle della mamma di una compagna delle elementari forgiata sulle orme della mitica Derelitta di Falettiana memoria.
Bleah, schifo...via quest'immagine.
Non penso di farcela.
Va bene è ufficiale non farò mai i soldi.
Devo farmene una ragione.
Le sfumature di grigio non fanno per me.
Che sfumature hanno le amenità?
Ah sì dimenticavo....varie.
Ci son persone che sulla loro fortuna ci si siedono e io che potrei averla in punta di dita non riesco a sfruttarla.
Non pensate subito che sappia fare chissa' cosa con le mani, poca malizia, che sto parlando di cose serie.
Son disoccupata? Mi piace inanellar parole? Lo faccio discretamente bene?
E allora perché non c'è verso di poter scrivere sull'argomento che senza dubbio mi darebbe, non fama per carità, ma soldi sicuri?
Perché, se anche solo tento lontanamente d' imbastire una trama che abbia una remota possibilità di poter sfociare in una scena di sesso, mi vien da prendere per il sedere, scelta del sostantivo non casuale, il protagonista con i calzoni alla caccaiola e la sua partner?
A parte che mi fa ridere già la parola partner, mi sa di doppio a tennis, smash e palle smorzate.
Voluta anche questa, fermatemi per carità.
Capisco che questo possa spingervi ad un pensiero affettuoso per Lui che, avendo me come controparte erotica, non se la deve passare poi tanto bene.
Ma cosa volete, mi ha sposato per allegria e, inspiegabilmente, pare gli faccia, dopo 15 anni, ancora un discreto effetto.
Le vie degli ormoni sono infinite e tortuose.
Ma torniamo al modo per far soldi.
Non sarebbe cosi' complicato.
Una trama carina la trovo, magari una cosa tipo lui cattedratico tutto libri neuroni e addominali e lei pasticcera con la passione per la glassa di zucchero.
Amplessi consumati tra la pasta brisè e le saccapoche, con lui che le declama John Donne e lei gli ingredienti per la creme broulè.
O nelle biblioteche dell'univerità tra un tomo di De Sade e un saggio su Masoch, che abbinato alla schiumarola potrebbe dare delle gran soddisfazioni.
Non funziona? Posso pensare ad altro, non ci son problemi, la fantasia è l'unica cosa che non mi manca.
Lei algida educatrice di un collegio e lui giardiniere che tra una rosa e un pino mugo le lancia sguardi infuocati “dando il ramato”.
Ovviamente si scoprirà che il rude contadino, altri non è che un conte che, per espiare colpe, non commesse, decide di dedicare anima e corpo alla letizia dei cespugli, scusate scusate scusate...., in fiore.
Lei abbandonerà il tacco dodici e la calza con la riga, che tanto algida non è, per accartocciarsi con lui nella serra, mentre fuori il temporale impazza...e il resto è troppo anche per me...la rima fatela voi.
Si potrebbe poi essere un po' più moderni e aprire la strada a un bel triangolo, in cui un lato vale l'altro.
Una cosa tipo “e lei con noi e lui tra noi le mani le tue poi ancora le sue”....
No non si può, questo non lo posso fare.
Già faccio fatica a ricordarmi chi dice cosa, figurati se capisco chi ansima cosa, finisce che faccio un bordello, all'anima della Merlin, dell'accidente e mi tocca risolvere il plot riesumando il delitto d'onore.
Magari con il torbido mi va meglio: lui molto giovane e sveglio e lei irreprensibile profia di latino.
Tra un due sul registro e una standing ovation in aula audiovisivi, con,magari, il padre di lui che le fa piedino durante il colloquio con i genitori.
No, via il piedino del papà che fa squallido e dentro l'occhiata languida della mamma che fa ambiguo assai.
E con questo espediente venderei anche ai signori, che notoriamente vomitano se vedono due uomini baciarsi ma vanno in tripudio se avviene tra due donne.
È inutile, sono irrecuperabile, al posto di due gnocche stratosferiche quelle avviluppate sulla cattedra, sotto gli occhi lascivi del ragazzo, hanno pericolosamente le fattezze della mia prof d'inglese delle medie, alla quale toccavamo la schiena prima di un compito in classe visto mai che la gobba aiutasse e quelle della mamma di una compagna delle elementari forgiata sulle orme della mitica Derelitta di Falettiana memoria.
Bleah, schifo...via quest'immagine.
Non penso di farcela.
Va bene è ufficiale non farò mai i soldi.
Devo farmene una ragione.
Le sfumature di grigio non fanno per me.
Che sfumature hanno le amenità?
Ah sì dimenticavo....varie.