
E’ necessario che le mamme si dia una calmata.
E che i papa’ facciano il loro dovere e ci fermino magari non legandoci al tavolo, cosa che in alcuni casi gioverebbe ma non vorrei mai trovarmi subissata di ingiurie, ma regalandoci magari delle sedute di terapie di gruppo.
Gruppi che si focalizzano su temi quali: come crescere dei figli senza provacar loro turbe permanenti; mamme: veicolo per interagire con il mondo e non per essere ostracizzati, fino al piu’ classico e indolore, come evitare di crescere degli emeriti stronzi/e e vivere felici.
Siamo ingombranti, competitive conto terzi e castranti.
A tratti amicone e a tratti censori, senza pensare che nessuno dei due compiti ci compete.
Di qualche giorno fa la notizia.
Un bambino inglese di 5 anni e’ tornato a casa dall’asilo con una fattura di circa 20 euro in moneta nostra.
Per un inconveniente non aveva partecipato alla festa di compleanno dell’ amico e i genitori non erano riusciti ad avvisare. Leggi articolo qui.
La mamma del festeggiato, stizzita, ha chiesto il risarcimento danni.
A parte che fosse venuta in mente a me ‘sta cosa avrei aperto un business da quotazione in borsa immediato, ma come dice l’autrice dell’articolo, per un momento la mamma ha pensato al suo bimbo?
L’anno prossimo filone da numerino per essere invitati al compleanno immagino!
Perche’ il problema e’ questo, quello che noi facciamo si ripercuote su loro.
Gli input sbagliati che gli diamo modificano il loro modo d’essere e di porsi davanti agli altri.
Perche’ poi a interagire sono non solo i ragazzini ma le loro mamme.
E il casino diventa completo.
Anche perche’ le mamme tra di loro parlano, uh se parlano, e le voci girano, hai voglia se girano, e una pover’anima che ha l’unico handicap di avere una mamma acida si ritrova da sola all’ora della merenda.
Per colpa di altre mamme, che per colpire la signora non scopo da un po’, mirano alla creatura, dicendosi e convincendosi di farlo per i propri virgulti.
Per non parlare del lavaggio del cervello al quale sottoponiamo i nostri figli.
Ripetere ad una bambina di 5 anni quanto e’ figa, e vi giuro il termine era questo, farlo notare agli altri genitori all’uscita delle elementari esortandoli a guardare che fisico fantastico avesse non le ha reso facile la vita.
Ora non so quanto fosse predisposta alla stronzaggine di suo e quanto ce l’abbiano tirata per i capelli, certo e’ che non e’ il primo nome a venir scelto per i lavori di gruppo.
Altro modo per non venir scelto e’ che mamma’, non contenta del lavoro svolto dai ragazzi cestini tutto e faccia consegnare un lavoro creato ex novo sfruttando la telefonata a casa e l’aiuto del pubblico, mettendoci le firme di tutti.
Ecco forse davvero ci dovremmo calmare e fare un passo indietro.
Se vediamo un’amicizia destinata a naufragare, un amore che significhera’ nostre notti insonni ad arginare lacrime con la gentile collaborazione del cioccolato, dovremmo imparare a preparare i fazzoletti e a comprare la nutella aspettando in silenzio e sperando che il nostro istinto, che altro non e’ che vecchiaia, si sia sbagliato.
Anche perche’ i giochetti ci riusciranno per poco.
Fino alle medie, forse, se il ragazzo/a e’ malleabile, per un paio d’anni alle superiori, e poi basta.
Poi si spera si ribelli, capisca che non gli facciamo del bene e inizi a chiudere a chiave la porta.
Questo ci dovremmo augurare, che chiuda la porta e blindi il cellulare.
Il problema e’ che se ce lo auguriamo non sara’ necessario che lo faccia.
Il problema e’ che qualcuna a questo punto si sentira’ tradita, rinfaccera’, dira’ frasi mitiche quali dopo tutto quello che ho fatto per te…
Appunto… speriamo di non aver fatto troppi danni.