
Una cosa è certa, se rivedessimo le nostre priorità staremmo tutte molto meglio.
Il problema è che questa idea distorta dell'amore ce l'abbiamo da subito, presto, proprio da piccole piccole.
Appena ci agitiamo un pochino dentro...zacchetè parte la sindrome da Giulietta e Romeo.
Bello, un amore tormentato, viscerale che va contro tutto e tutti...spettacolo.
Delle mentecatte, ecco cosa siamo!
Certo si amavano...come si possono amare due quindicenni colpiti da un cupido, se va bene cieco e se va male bastardo dentro, che decide di mettere insieme i rampolli di due famiglie rivali da quel dì.
Ma ragazze mie, per forza è un grande amore, dura tre giorni!
Tre giorni, a quindici anni, quando hai gli ormoni in orbita e i neuroni in caduta libera.
A quell'età lì la produzione di pensieri coerenti è inversamente proporzionale alla vicinanza del portatore sano di cromosoma opposto, se poi si è entrambi bellocci si diventa dei blob.
Ricapitolando passiamo la vita a idealizzare una storia d'amore che dura tre giorni e fa sei morti.
Benissimo, ma non è che crescendo miglioriamo.
Incominciamo ad andare al cinema e ci roviniamo definitivamente con loro, ovviamente Jack e Rose.
Durata , quattro giorni, uno in più dell'altro ma , in compenso di morti ne fa 1518.
Ma quanta poesia in quella nave che va giù, una roba da matti...o meglio da matte.
Non è però tutta colpa nostra, ce l'avremo anche dentro il coté tragico ma la letteratura e la cinematografia calcano la mano ben bene.
Tutte le storie d'amore cartacee, senza distinzione , dagli Harmony a Shakespeare, prima del lieto fine, negli Harmony, perchè se aspettiamo dal bardo siamo a posto, ci fan penare come delle dannate.
Incomprensioni, parole non dette o dette alla persona sbagliata che riporta quel che vuole, ma, soprattutto, poca fiducia.
Il settanta per cento della produzione letteraria per il pubblico femminile finirebbe a pagina trenta se ci si decidesse a parlare.
Allora dovremmo fare una cosa, leggiamo tutto e guardiamo tutto ma non fermiamoci al the end, andiamo un pochino in là.
E se Romeo e Giulietta non avessero fatto tutto quel casino con pugnali e veleni e avessero convinto i genitori che andava bene così?
Si sarebbero sposati meno che maggiorenni, lui tempo sei mesi?un anno? avrebbe ricominciato ad andare in giro a fare il figo per Verona e lei i nomi delle rose li avrebbe chiesti al giardiniere.
E Jack? Arriva in America e povero in canna che fa? Sa giusto giocare a carte, ballare e dipingere.
Mi diventa un croupier? Un maestro di ballo in un villaggio vacanze per ricchi e toglie Baby dagli angoli? Un madonnaro a Central Park?
Vi giuro che non è mancanza di romanticismo il mio, è solo un tentativo di salvarci la vita.
Se partiamo da quei modelli lì non ne usciamo vive.
Per forza poi ci facciamo massacrare, ci insegnano che soffrire è bellissimo e che se hai veramente tanto culo muori giovane guardandoti negli occhi e giurandoti amore eterno...insomma eterno, da lì a cinque minuti uno o tutti e due si passa a miglior vita, però vuoi mettere, si diventa immortali nel ricordo dei posteri.
Bella roba.
Ma poi, si può parlare di amore vero dopo tre giorni? Dopo tre giorni sono fregole, ormoni e pruriti.
Tutta roba molto nobile che se all'inizio non c'è conviene non cominciare neanche, ma l'amore è un altra cosa.
Sbaviamo per anni dietro ad individui che ci danno brandelli di niente perché ci è stato detto, che “ fa così ma in fondo ti ama”, che “il tuo amore lo salverà” e che “il tuo sentimento basterà per tutti e due”.
Ma per piacere!
Questa roba l'ha studiata a tavolino lo stesso che ha inventato il punto G.
Allora da brave dovremmo andare sullo scaffale, contenitore o altro dei dvd, prendere Giulietta e Romeo e Titanic e dopo averli nascosti bene, sostituirli con un filmetto di bassa levatura ma di grande messaggio " La verità è che non gli piaci abbastanza."
Ricordiamoci però dove abbiamo nascosto gli altri due perché ogni tanto, vedere la sofferenze altrui, minimizza le nostre.
Riguardo a me poi, più che un incontro, il mio con Lui, è stato un incidente stradale.
Mi ha travolto con la delicatezza di un tir e, caso mai non avessi compreso, ha fatto anche un paio di manovre prima di parcheggiare.
L'emozione a mille e l'età per viverla come si deve: da matti.
Beh non cambierei un giorno di quelli con uno di questi che stiamo vivendo.
Non saranno tutti sospiri ma abbiamo imparato a sincronizzare i respiri.
E c'è più amore e passione in un “che meraviglia rincoglionire insieme” di adesso che in un “ti voglio” detto allora.
Certo è che, senza i ti voglio di allora, non ci sarebbero i ti amo di adesso.
Ma tra i primi e gli ultimi ci sono state un sacco di cose: cose belle e cose brutte, passione e rabbia.
Perché diventare immortali dopo 3 giorni son capaci tutti, basta avere gli ormoni in giostra e una bella dose di sfiga.
È diventare vecchi insieme che è difficile perché dopo tanti anni dovremmo capire che, a volte, è meglio un Finardi d'annata che uno Shakespeare eterno, perché l'amore è fatto di gioia ma anche di noia.....
Il problema è che questa idea distorta dell'amore ce l'abbiamo da subito, presto, proprio da piccole piccole.
Appena ci agitiamo un pochino dentro...zacchetè parte la sindrome da Giulietta e Romeo.
Bello, un amore tormentato, viscerale che va contro tutto e tutti...spettacolo.
Delle mentecatte, ecco cosa siamo!
Certo si amavano...come si possono amare due quindicenni colpiti da un cupido, se va bene cieco e se va male bastardo dentro, che decide di mettere insieme i rampolli di due famiglie rivali da quel dì.
Ma ragazze mie, per forza è un grande amore, dura tre giorni!
Tre giorni, a quindici anni, quando hai gli ormoni in orbita e i neuroni in caduta libera.
A quell'età lì la produzione di pensieri coerenti è inversamente proporzionale alla vicinanza del portatore sano di cromosoma opposto, se poi si è entrambi bellocci si diventa dei blob.
Ricapitolando passiamo la vita a idealizzare una storia d'amore che dura tre giorni e fa sei morti.
Benissimo, ma non è che crescendo miglioriamo.
Incominciamo ad andare al cinema e ci roviniamo definitivamente con loro, ovviamente Jack e Rose.
Durata , quattro giorni, uno in più dell'altro ma , in compenso di morti ne fa 1518.
Ma quanta poesia in quella nave che va giù, una roba da matti...o meglio da matte.
Non è però tutta colpa nostra, ce l'avremo anche dentro il coté tragico ma la letteratura e la cinematografia calcano la mano ben bene.
Tutte le storie d'amore cartacee, senza distinzione , dagli Harmony a Shakespeare, prima del lieto fine, negli Harmony, perchè se aspettiamo dal bardo siamo a posto, ci fan penare come delle dannate.
Incomprensioni, parole non dette o dette alla persona sbagliata che riporta quel che vuole, ma, soprattutto, poca fiducia.
Il settanta per cento della produzione letteraria per il pubblico femminile finirebbe a pagina trenta se ci si decidesse a parlare.
Allora dovremmo fare una cosa, leggiamo tutto e guardiamo tutto ma non fermiamoci al the end, andiamo un pochino in là.
E se Romeo e Giulietta non avessero fatto tutto quel casino con pugnali e veleni e avessero convinto i genitori che andava bene così?
Si sarebbero sposati meno che maggiorenni, lui tempo sei mesi?un anno? avrebbe ricominciato ad andare in giro a fare il figo per Verona e lei i nomi delle rose li avrebbe chiesti al giardiniere.
E Jack? Arriva in America e povero in canna che fa? Sa giusto giocare a carte, ballare e dipingere.
Mi diventa un croupier? Un maestro di ballo in un villaggio vacanze per ricchi e toglie Baby dagli angoli? Un madonnaro a Central Park?
Vi giuro che non è mancanza di romanticismo il mio, è solo un tentativo di salvarci la vita.
Se partiamo da quei modelli lì non ne usciamo vive.
Per forza poi ci facciamo massacrare, ci insegnano che soffrire è bellissimo e che se hai veramente tanto culo muori giovane guardandoti negli occhi e giurandoti amore eterno...insomma eterno, da lì a cinque minuti uno o tutti e due si passa a miglior vita, però vuoi mettere, si diventa immortali nel ricordo dei posteri.
Bella roba.
Ma poi, si può parlare di amore vero dopo tre giorni? Dopo tre giorni sono fregole, ormoni e pruriti.
Tutta roba molto nobile che se all'inizio non c'è conviene non cominciare neanche, ma l'amore è un altra cosa.
Sbaviamo per anni dietro ad individui che ci danno brandelli di niente perché ci è stato detto, che “ fa così ma in fondo ti ama”, che “il tuo amore lo salverà” e che “il tuo sentimento basterà per tutti e due”.
Ma per piacere!
Questa roba l'ha studiata a tavolino lo stesso che ha inventato il punto G.
Allora da brave dovremmo andare sullo scaffale, contenitore o altro dei dvd, prendere Giulietta e Romeo e Titanic e dopo averli nascosti bene, sostituirli con un filmetto di bassa levatura ma di grande messaggio " La verità è che non gli piaci abbastanza."
Ricordiamoci però dove abbiamo nascosto gli altri due perché ogni tanto, vedere la sofferenze altrui, minimizza le nostre.
Riguardo a me poi, più che un incontro, il mio con Lui, è stato un incidente stradale.
Mi ha travolto con la delicatezza di un tir e, caso mai non avessi compreso, ha fatto anche un paio di manovre prima di parcheggiare.
L'emozione a mille e l'età per viverla come si deve: da matti.
Beh non cambierei un giorno di quelli con uno di questi che stiamo vivendo.
Non saranno tutti sospiri ma abbiamo imparato a sincronizzare i respiri.
E c'è più amore e passione in un “che meraviglia rincoglionire insieme” di adesso che in un “ti voglio” detto allora.
Certo è che, senza i ti voglio di allora, non ci sarebbero i ti amo di adesso.
Ma tra i primi e gli ultimi ci sono state un sacco di cose: cose belle e cose brutte, passione e rabbia.
Perché diventare immortali dopo 3 giorni son capaci tutti, basta avere gli ormoni in giostra e una bella dose di sfiga.
È diventare vecchi insieme che è difficile perché dopo tanti anni dovremmo capire che, a volte, è meglio un Finardi d'annata che uno Shakespeare eterno, perché l'amore è fatto di gioia ma anche di noia.....