
E chi l’avrebbe mai detto che proprio io mi sarei trovata a difendere Mr Grey?
Sono passati una manciata di giorni dall’uscita del film, che ha registrato ascolti da record, e le critiche son feroci.
Ridicolo, comico, inguardabile, bruttissimo.
Avevo pianificato di andarci con le amiche, cosa che faro’ lo stesso, ma ieri sera, nel giro di dieci minuti, tolto al volo il pigiama gia’ indossato, sono andata a vederlo con Lui e peccato che posti in fondo non ce ne fossero, perche’ l’idea di seguire il suggerimento sanremese dei Kutzo nel buio in fondo a un cinema facciamo petting a volonta’ ci era sembrata in linea con il film.
Sala gremita, due posti talmente sotto schermo che le mutande di Anastasia Steele le vedevo a prescindere, e rotelle di liquirizia rubate ai miei figli.
Avere zero aspettative forse ha aiutato, chissa’, ma io tutta sta bruttura non l’ho vista.
Se si eccettua l’invito a fare il primo bagno insieme, bagno in cui Anastasia, nel libro perche’ nel film non sono stati abbastanza audaci da metterlo, si esibisce nella prima fellatio oltretutto con ingoio della sua vita, guadagnandosi un Sanremissimo 10 pieno, la standing ovatin ,il premio della critica, quello della giuria di qualita’ e mi sa anche il garofano reciso per la meglio cover.
Ecco, va bene non farci vedere o anche solo intuire questo, ma far dire al tenebrosissimo protagonista e’ l’ora del bagnetto e’ veramente troppo, il pensiero vola alla mamma della Mellin, che brucerei seduta stante, e l’eros mi cade come una pera matura.
Per il resto e’ tutto esattamente come nel libro.
Anzi ho rivalutato Anastasia, che nel romanzo non e’ che mi piacesse chissa’ quanto.
Sara’ che la figlia di Miami Vince e della Donna in carriera mi pare sia perfetta per la parte, sara’ che invece Mr.Grey non e’ bello abbastanza, fatto sta che mi ha intenerito.
Molto bella ma non patinata, s’impappina il giusto e si stupisce a dovere quando deve.
E poi c’e’ lui, Mr cinquanta sfumature.
Beh…io non so cos’abbiano letto gli altri, ma per me era esattamente questo: una fregatura.
Quanto si vede? Quanto si puo’…certo avrebbe potuto essere piu’ forte ma davvero era quello il messaggio del libro?
Forse il problema e’ tutto qui.
Quando si legge un libro ognuno si fa il proprio film, immagina le proprie scene, quelle che gli scatenano la fantasia o come in questo caso l’ormone.
E quello che avevo letto io era questo: una storia d’amore.
Si’ per farcela piacere e non cadere nel solito plot: s’incontrano, si amano, arriva un terzo all’orizzonte, ci sono incomprensioni, non si parlano, si lasciano, han dei dubbi, per caso capiscono , si riprendono e vissero tutti felice e contenti, ecco per non fare tutta questa manfrina, al posto del terzo all’orizzonte han messo delle cingiate sul culo, ma per il resto non e’ che cambi chissa’ quanto.
Anche perche’, tolte le cinghiate e il sadismo, che si affretta a giustificare e fa sparire nel giro di un amen, per il resto l’autrice non ha raccontato che il dietro le quinte, quello che capita piu’ spesso di quanto non si creda, e la vendita dei sexy toys in aumento vertiginoso e non sulla scia delle sfumature, ne e’ una prova tangibile.
Certo che se abbiamo sognato e rimuginato su frustatine al clitoride direi che aspettarcele in un multisala con pop corn e cocacola non potesse che deludere le nostre aspettative.
Detto questo e confermato che a mio modo di vedere il bel Christian e’ esattamente il principe azzurro che volevano venderci, nonostante siano serviti litri di vasellina e lubrificante per infilarlo nella calzamaglia, una cosa raccapricciante nel film c’e’.
Una cosa talmente distraente da farmi perdere pezzi di dialogo.
Una cosa che rende non credibile tutta la pellicola.
Sono passati una manciata di giorni dall’uscita del film, che ha registrato ascolti da record, e le critiche son feroci.
Ridicolo, comico, inguardabile, bruttissimo.
Avevo pianificato di andarci con le amiche, cosa che faro’ lo stesso, ma ieri sera, nel giro di dieci minuti, tolto al volo il pigiama gia’ indossato, sono andata a vederlo con Lui e peccato che posti in fondo non ce ne fossero, perche’ l’idea di seguire il suggerimento sanremese dei Kutzo nel buio in fondo a un cinema facciamo petting a volonta’ ci era sembrata in linea con il film.
Sala gremita, due posti talmente sotto schermo che le mutande di Anastasia Steele le vedevo a prescindere, e rotelle di liquirizia rubate ai miei figli.
Avere zero aspettative forse ha aiutato, chissa’, ma io tutta sta bruttura non l’ho vista.
Se si eccettua l’invito a fare il primo bagno insieme, bagno in cui Anastasia, nel libro perche’ nel film non sono stati abbastanza audaci da metterlo, si esibisce nella prima fellatio oltretutto con ingoio della sua vita, guadagnandosi un Sanremissimo 10 pieno, la standing ovatin ,il premio della critica, quello della giuria di qualita’ e mi sa anche il garofano reciso per la meglio cover.
Ecco, va bene non farci vedere o anche solo intuire questo, ma far dire al tenebrosissimo protagonista e’ l’ora del bagnetto e’ veramente troppo, il pensiero vola alla mamma della Mellin, che brucerei seduta stante, e l’eros mi cade come una pera matura.
Per il resto e’ tutto esattamente come nel libro.
Anzi ho rivalutato Anastasia, che nel romanzo non e’ che mi piacesse chissa’ quanto.
Sara’ che la figlia di Miami Vince e della Donna in carriera mi pare sia perfetta per la parte, sara’ che invece Mr.Grey non e’ bello abbastanza, fatto sta che mi ha intenerito.
Molto bella ma non patinata, s’impappina il giusto e si stupisce a dovere quando deve.
E poi c’e’ lui, Mr cinquanta sfumature.
Beh…io non so cos’abbiano letto gli altri, ma per me era esattamente questo: una fregatura.
Quanto si vede? Quanto si puo’…certo avrebbe potuto essere piu’ forte ma davvero era quello il messaggio del libro?
Forse il problema e’ tutto qui.
Quando si legge un libro ognuno si fa il proprio film, immagina le proprie scene, quelle che gli scatenano la fantasia o come in questo caso l’ormone.
E quello che avevo letto io era questo: una storia d’amore.
Si’ per farcela piacere e non cadere nel solito plot: s’incontrano, si amano, arriva un terzo all’orizzonte, ci sono incomprensioni, non si parlano, si lasciano, han dei dubbi, per caso capiscono , si riprendono e vissero tutti felice e contenti, ecco per non fare tutta questa manfrina, al posto del terzo all’orizzonte han messo delle cingiate sul culo, ma per il resto non e’ che cambi chissa’ quanto.
Anche perche’, tolte le cinghiate e il sadismo, che si affretta a giustificare e fa sparire nel giro di un amen, per il resto l’autrice non ha raccontato che il dietro le quinte, quello che capita piu’ spesso di quanto non si creda, e la vendita dei sexy toys in aumento vertiginoso e non sulla scia delle sfumature, ne e’ una prova tangibile.
Certo che se abbiamo sognato e rimuginato su frustatine al clitoride direi che aspettarcele in un multisala con pop corn e cocacola non potesse che deludere le nostre aspettative.
Detto questo e confermato che a mio modo di vedere il bel Christian e’ esattamente il principe azzurro che volevano venderci, nonostante siano serviti litri di vasellina e lubrificante per infilarlo nella calzamaglia, una cosa raccapricciante nel film c’e’.
Una cosa talmente distraente da farmi perdere pezzi di dialogo.
Una cosa che rende non credibile tutta la pellicola.
Infatti non credo che esista uomo al mondo che possa trovare minimamente chiavabile qualcuno che indossi queste scarpe!