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UN GAMBALETTO VI SALVERà

10/22/2015

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E dopo i je suis Charlie, i je suis expo e i je suis chiunque, io, dal profondo del mio cuore ma soprattutto dall’ammasso dei miei estrogeni e progesteroni dico convinta: je suis un uomo.
In fondo son da sempre sensibile nei confronti dei maltrattati, delle categorie più bisognose di supporto e appoggio.

C’è chiaramente una trama nera sotto, orchestrata da lobby femministe  e omosessuali, altrimenti non si spiega.
Non si spiega come le pagine dei social siano invase in contemporanea di articoli e pubblicità atte a minare non solo la virilità, già colpita quasi a morte dalle pinzette per sopracciglia, ma anche la stabilità psichica del cromosoma xy.
Credo infatti che lo studio pubblicato dall’huffington post, in cui si porta alla luce la scioccante verità per cui l’uomo sarebbe intimorito dalla donna più intelligente di lui e che preferirebbe quindi la bella oca alla gnocca col QI da ingegnere nucleare, sia stato pagato dal sindacato della passera in congiunzione con quello del migliore amico gay per dare ufficialità alla cosa, anche perché con mezzora di chiacchiere e il prezzo di un kg di patate, tubero non scelto a caso, la mia fruttivendola ve lo spiegava benissimo senza lambire tomo.
Altro esborso l’hanno evidentemente convogliato alla campagna pubblicitaria per i collant da uomo.
Ora sono anni che a noi donne trapanano le ovaie spingendoci intirizzite verso il nude look, anni di décolleté ripieni di piedi bluastri ma rigorosamente senza calze anche alla messa di Natale, anni in cui dalla fine stivale al giro perizoma abbiamo dei congelatori a risparmio energetico che l’A+++ ci spiccia casa e adesso i 70 denari a rombi li rivendono a lui.
Un’amica sostiene che agli uomini piacerebbero eccome, tengon caldo, proteggono contenendo quello che di più caro hanno al mondo e soprattutto sono l’espressione massima di tutte le raccomandazioni della mamma: mi raccomando copriti il pancino.
E si sa, come la mamma non gli vuol bene nessuno.
Ecco cari uomini, a meno che voi non vi chiamate Edipo, badate bene avere solo il complesso in questo caso non basta, lasciate perdere…perché ve lo dico con tutto l’amore che posso, il pedalino bianco, se siete svelti, lo fate sparire in un attimo, ma per levare un velatissimo col tassello ci vuole manualità e tempo altrimenti vi si impiglia nelle unghie e me lo smagliate tutto.
E comunque immaginate l’imbarazzo:  facciamo il caso che incontrate quella che ha deciso di darla via come se non fosse sua e ve la regala lo stesso nonostante lo shock di vedere che sotto i jeans voi portate i collant, pensate un attimo al momento di rivestirsi..
Questo è mio, no tuo, sono uguali, attento non ti entra me lo allarghi…
Son cose brutte, cose che segnano più dell’elastico di un gambaletto.
Certo che la colpa cari ragazzi è un po’ anche vostra se il mercato si permette di farvi queste proposte.
Magari sarebbe il caso di limitare l’uso dei maglioni scollati a V di vostra sorella piccola portati a pelle, anche con le pashmine ci andrei piano o almeno evitando, se vi riesce, i rosa mischiati col grigio, e abbiam capito che stan da dio con la giacchetta sciancrata di vigogna ma danno da pensare che magari, un domani, vi piacerebbe una brassiere in tinta per contenere i vostri meravigliosi pettorali, magistralmente depilati s’intende.
Eviterei di parlare di risvoltini e mocassini perché sono una ragazza degli anni ’80 e la ferita si è appena rimarginata, inoltre tengo moltissimo ai miei ormoni e ad un suicidio di massa affogati nel latte condensato mi sottrarrei volentieri.
Concludendo cari maschi credo che la soluzione al tunnel del nylon sia sbugiardare la ricerca pubblicata dall’huffington, sceglietevela intelligente, magari un pochino più di voi, non è difficile come può sembrare e vedrete che se non potrà evitarvi l’ imbarazzi del nylon vi caldeggerà almeno l’uso delle autoreggenti o calze da sesso scomodo come si suol dire riportando in auge la mitica e mai troppo celebrata sveltina vestiti che celerà brutture e farà risparmiare un sacco di tempo a tutti.
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