
Lo so, chi legge il mio blog da tempo potrebbe pensare che io abbia un interesse al limite del patologico per il triangolo Aniston Pitt Jolie.
In realtà la mia curiosità è squisitamente antropologica.
Potrebbero chiamarsi, Brambilla Aspesi Rossi e abitare a Gorla Maggiore, non cambierebbe.
È la dinamica il vero punto della questione.
Una lei, o un lui, lasciato dopo pochi anni di matrimonio e il fedifrago che si accasa ,vive per il doppio del tempo con la pietra dello scandalo, ci fa figli ma resta sempre uno scappato/a di casa con l'abbandonato convinto che qualcuno stia vivendo la sua vita.
Un casino vero?
Visto, faccio prima a dire Jenny Brad ed Angie, tutti sanno tutto e io non devo fare premesse.
Perché oggi ritorno sull'argomento?
Perché pare che in un' intervista la cara Miss Friends abbia “lasciato libero” il buon Pitt.
A parte che non lo vedevo così necessitante d'assoluzione, mi pareva abbastanza tranquillo nella tenuta in Francia con i ventisette figli e la moglie gnocca, ma tant'è per quel che ne so io magari faticava a dormir di notte e i figli sono solo una conseguenza dell'insonnia.
Ma torniamo all'antropologia e agli schemi comportamentali.
Volevo analizzare l'intervista rilasciata dalla signora Aniston perché, prendendola per corretta a livello giornalistico, credo sia un fulgido esempio di cosa non dire se si vuol dare l'impressione di essere passata oltre.
Alla fine il perdono è arrivato, ufficialmente. Dopo anni di sofferenze dovute alla fine del matrimonio con Brad Pitt, Jennifer Aniston ammette di avergli perdonato il tradimento e di averlo finalmente “lasciato andare”.
Partiamo non malissimo, magari dopo dieci anni non avrei rivangato al faccenda che interessa solo al gossip, ma se avrete la compiacenza di leggere tutto alla fine forse si capisce il perché lo fa.
Ma procediamo.
È la prima volta che l'attrice parla apertamente del suo matrimonio finito: “Le persone fanno cose imperdonabili, ma devi riuscire a lasciarle andare - ha detto nell'intervista rilasciata al magazine - devi dirti: 'Va bene così, siamo tutti esseri umani. Facciamo degli errori'. Harper's Bazaar
E qui la prima cosa da non fare, classificare imperdonabile il fatto di innamorarsi, la vita gli ha dato ragione, di un'altra persona è forse un tantino eccessivo.
Primo perché, se vi liberate di tutto il rancore, potrebbe capitare anche a voi, secondo perché ci sono termini più adatti e che appagano molto di più. Cosine poco impegnative come stronzo, vigliacco, che in questo caso è anche adattissimo , visto che il biondino giura, mentre gli cresce il naso a dismisura, che no, non è successo nulla prima del divorzio.
Secondo perché di imperdonabile al mondo c'è ben altro, cose un pochino più gravi, abbiamo pur sempre seppellito Priebke. E, senza spingerci al genocidio, sarà che son Potteriana inside ma le cose senza perdono per me sono 3, la maledizione cruciatus, l'imperius e l'avadra kedavra e volendo qui c'è solo un accenno di cruciatus, ma chi non ha mai fatto soffrire qualcuno senza per questo finire ad Azkaban?
La prova tangibile che niente è stato perdonato è però da ricercare nell'affermazione seguente:
Portare rancore è come ingerire del veleno per topi e aspettare che il ratto muoia
No dai, l'ha presa bene...soprattutto l'ha metabolizzata alla grande, saran passati giusto quei dieci anni e parla di ammazzare ratti...che sì, pare intenda altro, pare che il rancore sia una pantegana che ti divora dentro, ma, non so voi, io la scelta del paragone la trovo bizzarra.
Quindi, state parlando del vostro ex? Volete dare l'impressione che oramai sia solo un vago ricordo? Bene, vi consiglierei di evitare, all'interno della conversazione, alcune parole.
Tipo: ratto, topo di fogna, blatta, verme, serpente e il catartico ma rivelatore merdaccia.
Non che dentro di voi non dobbiate continuare a chiamare l'oggetto del contendere “il pirla”, ci mancherebbe, nessuno vi vuole iscrivere ad una maratona di meditazione zen, ma non essere così espliciti potrebbe aiutare il concetto: sto bene, è tutto passato.
E soprattutto evitate di chiudere in questo modo:
Storia passata, ormai. A 45 anni l'attrice ha trovato l'amore: “Justin Theroux non è solo un grande attore ma anche uno dei migliori sceneggiatori in circolazione, è anche un regista e un artista. Nonostante sia così capace in moltissime cose, non ha un ego spropositato. È uno dei più umili e dignitosi esseri umani”.
Perché capisco che sbandierare la propria felicità, come infilarsi dei calzoni taglia trentotto al contrario per mostrare l'etichetta, sia una tentazione immensa.
Ma ostentare tutte le grandissime virtù del nuovo amore, che sarà sicuramente un fantastico essere umano, dignitosissimo e umile, una sorta di madre Teresa ma figo, accostandolo all'imperdonabile ratto rischia di suonare come un “il mio papà è più bello del tuo e anche più ricco” di fanciullesca memoria.
Ma io confido in voi cari Jenny di tutto il mondo, passerete oltre, come dalla foto sembra aver fatto forse davvero anche lei. Infatti sembra ci sia una cicogna in arrivo e magari anche dei fiori d'arancio.
Sperando che lo stilista scelto per l'abito le intimerà di desistere dall'eventuale malsana idea di decorare lo strascico di cubetti lego e pasta fissan....
leggi anche...o anche...e perché no
In realtà la mia curiosità è squisitamente antropologica.
Potrebbero chiamarsi, Brambilla Aspesi Rossi e abitare a Gorla Maggiore, non cambierebbe.
È la dinamica il vero punto della questione.
Una lei, o un lui, lasciato dopo pochi anni di matrimonio e il fedifrago che si accasa ,vive per il doppio del tempo con la pietra dello scandalo, ci fa figli ma resta sempre uno scappato/a di casa con l'abbandonato convinto che qualcuno stia vivendo la sua vita.
Un casino vero?
Visto, faccio prima a dire Jenny Brad ed Angie, tutti sanno tutto e io non devo fare premesse.
Perché oggi ritorno sull'argomento?
Perché pare che in un' intervista la cara Miss Friends abbia “lasciato libero” il buon Pitt.
A parte che non lo vedevo così necessitante d'assoluzione, mi pareva abbastanza tranquillo nella tenuta in Francia con i ventisette figli e la moglie gnocca, ma tant'è per quel che ne so io magari faticava a dormir di notte e i figli sono solo una conseguenza dell'insonnia.
Ma torniamo all'antropologia e agli schemi comportamentali.
Volevo analizzare l'intervista rilasciata dalla signora Aniston perché, prendendola per corretta a livello giornalistico, credo sia un fulgido esempio di cosa non dire se si vuol dare l'impressione di essere passata oltre.
Alla fine il perdono è arrivato, ufficialmente. Dopo anni di sofferenze dovute alla fine del matrimonio con Brad Pitt, Jennifer Aniston ammette di avergli perdonato il tradimento e di averlo finalmente “lasciato andare”.
Partiamo non malissimo, magari dopo dieci anni non avrei rivangato al faccenda che interessa solo al gossip, ma se avrete la compiacenza di leggere tutto alla fine forse si capisce il perché lo fa.
Ma procediamo.
È la prima volta che l'attrice parla apertamente del suo matrimonio finito: “Le persone fanno cose imperdonabili, ma devi riuscire a lasciarle andare - ha detto nell'intervista rilasciata al magazine - devi dirti: 'Va bene così, siamo tutti esseri umani. Facciamo degli errori'. Harper's Bazaar
E qui la prima cosa da non fare, classificare imperdonabile il fatto di innamorarsi, la vita gli ha dato ragione, di un'altra persona è forse un tantino eccessivo.
Primo perché, se vi liberate di tutto il rancore, potrebbe capitare anche a voi, secondo perché ci sono termini più adatti e che appagano molto di più. Cosine poco impegnative come stronzo, vigliacco, che in questo caso è anche adattissimo , visto che il biondino giura, mentre gli cresce il naso a dismisura, che no, non è successo nulla prima del divorzio.
Secondo perché di imperdonabile al mondo c'è ben altro, cose un pochino più gravi, abbiamo pur sempre seppellito Priebke. E, senza spingerci al genocidio, sarà che son Potteriana inside ma le cose senza perdono per me sono 3, la maledizione cruciatus, l'imperius e l'avadra kedavra e volendo qui c'è solo un accenno di cruciatus, ma chi non ha mai fatto soffrire qualcuno senza per questo finire ad Azkaban?
La prova tangibile che niente è stato perdonato è però da ricercare nell'affermazione seguente:
Portare rancore è come ingerire del veleno per topi e aspettare che il ratto muoia
No dai, l'ha presa bene...soprattutto l'ha metabolizzata alla grande, saran passati giusto quei dieci anni e parla di ammazzare ratti...che sì, pare intenda altro, pare che il rancore sia una pantegana che ti divora dentro, ma, non so voi, io la scelta del paragone la trovo bizzarra.
Quindi, state parlando del vostro ex? Volete dare l'impressione che oramai sia solo un vago ricordo? Bene, vi consiglierei di evitare, all'interno della conversazione, alcune parole.
Tipo: ratto, topo di fogna, blatta, verme, serpente e il catartico ma rivelatore merdaccia.
Non che dentro di voi non dobbiate continuare a chiamare l'oggetto del contendere “il pirla”, ci mancherebbe, nessuno vi vuole iscrivere ad una maratona di meditazione zen, ma non essere così espliciti potrebbe aiutare il concetto: sto bene, è tutto passato.
E soprattutto evitate di chiudere in questo modo:
Storia passata, ormai. A 45 anni l'attrice ha trovato l'amore: “Justin Theroux non è solo un grande attore ma anche uno dei migliori sceneggiatori in circolazione, è anche un regista e un artista. Nonostante sia così capace in moltissime cose, non ha un ego spropositato. È uno dei più umili e dignitosi esseri umani”.
Perché capisco che sbandierare la propria felicità, come infilarsi dei calzoni taglia trentotto al contrario per mostrare l'etichetta, sia una tentazione immensa.
Ma ostentare tutte le grandissime virtù del nuovo amore, che sarà sicuramente un fantastico essere umano, dignitosissimo e umile, una sorta di madre Teresa ma figo, accostandolo all'imperdonabile ratto rischia di suonare come un “il mio papà è più bello del tuo e anche più ricco” di fanciullesca memoria.
Ma io confido in voi cari Jenny di tutto il mondo, passerete oltre, come dalla foto sembra aver fatto forse davvero anche lei. Infatti sembra ci sia una cicogna in arrivo e magari anche dei fiori d'arancio.
Sperando che lo stilista scelto per l'abito le intimerà di desistere dall'eventuale malsana idea di decorare lo strascico di cubetti lego e pasta fissan....
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